Vaccino Oxford-AstraZeneca, l’Emilia Romagna partecipa alla sperimentazione

Dalla prossima settimana inizia il reclutamento di 300 volontari tra gli operatori sanitari, inclusi tra i soggetti a rischio, per la sperimentazione di AstraZeneca.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Dopo Pfizer e Moderna, ora l’annuncio di un terzo vaccino in dirittura d’arrivo. Si tratta dello studio di Oxford-AstraZeneca. In prima linea nella sperimentazione di Fase3 del vaccino, due eccellenze dell’Emilia Romagna: il Politecnico di Sant’Orsola di Bologna e l’azienda ospedaliera-universitaria di Modena. Ad annunciarlo il presidente di Regione, Stefano Boccaccini.

Emilia Romagna, il via alla sperimentazione del vaccino AstraZeneca: l’annuncio di Stefano Bonaccini

AstraZeneca
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna dal 22 dicembre 2014.

In Emilia Romagna, come del resto in tutte le regioni italiane, si continua a lottare senza sosta contro il Coronavirus. Negli ospedali i medici e gli infermieri fanno il possibile per salvare la vita dei malati. La Regione, però, si sta occupando anche di ricerca e proprio in Emilia Romagna, già dalla prossima settimana, partirà la sperimentazione del vaccino Oxford-AstraZeneca. A rendere nota la lieta notizia è stato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il quale si trova in convalescenza nella sua casa di Campogalliano per aver contratto anche lui la polmonite bilaterale di Covid-19. Il governatore, in un post diffuso sui social, tiene a precisare:

Due centri di eccellenza dell’Emilia-Romagna in prima linea nella sperimentazione del vaccino Oxford-AstraZeneca, una delle ricerche più avanzate contro il Coronavirus.

Naturalmente stanno seguendo procedure validate e controllate secondo gli standard internazionali, che potranno fornirci un contributo fondamentale per sconfiggere la pandemia.

Leggi anche: Anche il vaccino Moderna promette bene: “Efficace al 94,5%”

Sperimentazione in Emilia Romagna: i primi destinatari

Come riportato da Il Resto del Carlino, il professor Pierluigi Viale, primario dell’Unità Operativa di malattie infettive del policlinico Sant’Orsola, ha spiegato che la sperimentazione del vaccino si farà su soggetti a rischio, con il reclutamento dapprima di 300 volontari tra gli operatori sanitari del Sant’Orsola e degli altri ospedali della Usl bolognese. Saranno operatori senza una storia Covid accertata. In seguito verranno selezionati altri 300 volontari emiliano-romagnoli, non necessariamente sanitari. Per il reclutamento di questo secondo gruppo sarà attivato un numero verde.

Vaccino AstraZeneca, l’iter di sperimentazione

Modena e Bologna sono fra i sette centri selezionati in Italia per la sperimentazione di fase 3 del vaccino Oxford-AstraZeneca, afferma il professor Viale. L’iter prevede che sui 300 volontari solo a 200 verrà somministrato il vaccino mentre agli altri 100 il placebo, ma nessuno saprà cosa sarà somministrato a ciascuno. Il team che si occuperà della somministratore, dei prelievi del sangue, non supererà le 10-12 persone. Il percorso, che porterà ad un risultato sugli esseri umani testati, durerà due anni.

Che cosa sappiamo del vaccino Oxford Astra-Zeneca

La multinazionale britannica AstraZeneca ha annunciato che il suo vaccino, sviluppato insieme all’Università di Oxford, ha mostrato un’efficacia media del 70%. I migliori risultati sono stati ottenuti inoculando ai volontari una mezza dose di vaccino, prima di utilizzare quella completa un mese dopo. Sarà quest’ultimo il vaccino che verrà commercializzato al pubblico. Il vaccino avrebbe un costo accessibile anche per i paesi a reddito medio e basso. Ciò sarebbe dovuto alla capacità di conservazione del vaccino alla temperatura del frigorifero per almeno 6 mesi. Entro la fine del 2020 saranno disponibili a livello mondiale circa 200 milioni di dosi.

Vaccino AstraZeneca: quanto è sicuro?

Nonostante un’efficacia media stimata al 70%, valore deciasemnte più basso rispetto ai concorrenti Pfizer e Moderna, il professor Viale non ha dubbi sulla sicurezza del vaccino. Ha detto:

Io con questi dati mi farei vaccinare domani. Uno può dire non me la sento davanti alla sperimentazione ma un altro conto è dire non faccio il vaccino quando ci sarà. Se non sono sufficienti la Fda dice no, ma se dice sì vuol dire che gli studi sono stati fatti, magari per strategia di mercato non sono stati resi noti.

Non è possibile che un vaccino venga commercializzato con studi ‘zoppi’. Se Italia e Germania hanno già prenotato milioni di dosi vuol dire che il dossier c’è ed è soddisfacente.

Leggi anche: Covid, l’annuncio di Pfizer: “Nostro vaccino efficace al 90%”

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