Assegno unico per i figli dal 1°luglio: a chi spetta, a quanto ammonta e come richiederlo

Dopo l'approvazione per decreto del Cdm, parte dal 1° luglio l'assegno unico per i figli. Ecco chi potrà beneficiarne, a quanto ammonta e come richiederlo.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Dopo l’approvazione per decreto del Cdm, parte dal 1° luglio l’assegno unico per i figli. Da quanto è noto fino ad ora, si tratterebbe di un assegno ponte per sei mesi, valido da luglio a dicembre 2021 per le famiglie con figli da 0 a 18 anni. Solo dal 2022, grazie alla riforma fiscale, tale misura di sostegno diventerà strutturale e universale. L’assegno in questione non verrà concesso a tutti: solo ai nuclei familiari di disoccupati, incapienti e autonomi finora esclusi dagli assegni familiari.

Nella bozza del decreto è chiarito che potranno beneficiare dell’assegno unico per i figli i nuclei fino a 50mila euro di Isee. Le famiglie con Isee fino a 7000 euro godranno di 217,8 euro a figlio se hanno almeno 3 figli, mentre per chi ha figli disabili sono previsti 50 euro in più. Tale misura, definita nella legge 46/2021 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale numero 82 del 6 aprile, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi volti a “riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale”.

Assegno unico per i figli: chi potrà beneficiarne dal 1°luglio

L’assegno unico che partirà il 1°luglio sarà semplificato rispetto a quello che verrà introdotto nel 2022 ed avrà probabilmente importi minori rispetto ai 250 euro massimi di cui si era parlato finora. Per questo si tratta di una misura “ponte”, che coinvolgerà solo i disoccupati e i titolari di partita IVA, in pratica tutti coloro che non hanno accesso agli assegni familiari o ANF (Assegno al Nucleo Familiare). Possono fare richiesta anche le mamme dal settimo mese di gravidanza.

Chi non appartiene a queste categorie dovrà aspettare il 1° gennaio 2022, giorno in cui entrerà in vigore l’assegno universale, assieme al piano di riordino e di abolizione delle agevolazioni fiscali vigenti. I mesi da luglio a gennaio 2022, infatti, serviranno per evitare che le famiglie italiane si trovino in difficoltà: si continuerà ad utilizzare fino ad allora l’attuale sistema di detrazioni fiscali per non creare disagi ai lavoratori, per passare poi gradualmente all’assegno unico.

Perciò per quest’anno rimarranno valide le tradizionali detrazioni fiscali per i figli a carico, ma non solo: il via libera fino a fine 2021 è anche per le vecchie misure a sostegno dei genitori, come premio alla nascita e bonus bebè.

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Assegno unico per i figli a chi ha fino a 50.000 euro di Isee: ecco tutte le cifre

Assegno unico per i figli a chi ha fino a 50.000 euro di Isee: ecco tutte le cifre

La bozza del decreto parla chiaro: in questa fase, chi ha un’Isee superiore ai 50mila euro è escluso dal beneficio. Per quanto riguarda l’importo dell’assegno unico, esso dipende dal numero di figli e dalla situazione economica del nucleo familiare, certificata dall’Isee: sarà più basso al crescere dell’Isee, per azzerarsi oltre i 50mila euro di reddito. Chi ha un Isee fino a 7.000 euro, ad esempio, avrà diritto ad un assegno di 167,5 euro se ha un figlio, a 335 euro con due minorenni, e a 653 euro se ha tre figli. Tali importi spettano pienamente con un Isee massimo di 7mila euro. Ma decrescono all’aumentare del reddito.

Nello specifico, il valore dell’assegno si dimezza a 83,5 euro attorno ai 15.000 euro di Isee, mentre cala a 30 euro al mese a figlio dai 40mila ai 50mila euro di Isee. Per poi azzerarsi se si supera soglia 50.000 euro di reddito. Da specificare che l’importo dell’assegno è sempre maggiorato di 50 euro in caso di figli con disabilità.

Chi potrà beneficiarne? Oltre al limite del reddito, vi è un altro criterio: in questa fase, da luglio a dicembre, potranno godere dell’assegno tutte le famiglie escluse dagli assegni familiari, percepiti invece dai lavoratori dipendenti. Si tratta di 2 milioni di famiglie, che comprendono: soggetti inattivi, percettori di Reddito di cittadinanza, lavoratori autonomi, ma anche lavoratori dipendenti esclusi dall’assegno per ragioni di reddito. A questi nuclei andrà 1 miliardo e 580 milioni dei 3 miliardi di euro a disposizione.

Il resto è destinato a 4 milioni di famiglie di lavoratori dipendenti, che già incassano l’assegno familiare: loro avranno una maggiorazione di 37,5 euro al mese per figlio nel caso di nuclei con uno o due bambini, cifra che salirà a 70 euro nel caso di famiglie con tre o più figli

Assegno unico per i figli: come richiederlo

Per accedere all’assegno unico sarà necessario fare domanda in via telematica all’Inps o alla Caf e Patronati: le modalità verranno chiarite entro il 30 giugno 2021. Qualora si abbiano i requisiti adatti, l’erogazione dell’assegno avverrà nello stesso mese di presentazione della domanda, mediante bonifico bancario direttamente sul conto corrente. Alle famiglie che beneficiano di RdC verrà sottratto dall’importo teorico spettante dell’assegno la quota di Rdc, relativa ai figli minori del nucleo familiare, calcolata in base alla scala di equivalenza. Il ricalcolo verrà fatto dall’Inps.

In caso di affido condiviso di minori, l’assegno può essere accreditato per il 50% sull’Iban di ciascun genitore. L’assegno, in ogni caso, non concorre a formare la base imponibile dell’Irpef.

Si è detta soddisfatta della misura la ministra per le Pari Opportunità Emma Bonetti (Iv), che ha commentato: “Due milioni di nuclei che prima non ricevevano nulla, da luglio avranno un assegno. Così come quattro milioni che già ricevono avranno una maggiorazione. Si tratta di un passo deciso nella direzione dell’universalità che è il principio fondante della misura. Per ora le detrazioni e le altre misure in essere, come assegno natalità e dote mamma, restano. Nessuno perderà nulla.”

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