Armocromia: cos’è la teoria dei colori amata da Elly Schlein

Da quando Elly Schlein ha pronunciato la parola "armocromia", ammettendo di ricorrere all'aiuto di una consulente per abbinare al meglio i suoi outfit, non si parla d'altro. Ma in cosa consiste la teoria dei colori?

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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Armocromia: cosa significa questa parola diventata virale? Da quando a pronunciarla è stata la leader del Partito Democratico Elly Schlein («dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista»), non si sono risparmiati commenti e approfondimenti. Schlein ha rilasciato un’intervista al magazine Vogue Italia, dove ha ammesso di ricorrere all’aiuto di una consulente di immagine, Enrica Chicchio, per scegliere l’abito in perfetta sintonia con i colori della pelle.

L’armonocromista si occupa di questo: è specializzata nello studio accurato di look e colori per determinare quali tonalità valorizzino maggiormente una persona. Una consulenza che può essere anche molto costosa, arrivando (come ammesso da Schlein fino a 300 euro l’ora. Ma cosa significa esattamente questo termine?

Leggi anche: Chi è Enrica Chicchio, personal shopper che veste Elly Schlein per 300 euro l’ora

Cos’è l’armocromia

L’armocromia, o analisi del colore, è una teoria che si occupa di identificare quali sono i colori e le loro sfumature che meglio si addicono a una persona.

Ad essere analizzati sono principalmente il tono della pelle, la tinta dei capelli e quella degli occhi, così da individuare quali sfumature cromatiche valorizzino di più chi le sceglie. Dalla fine del 1800 ad oggi Ad essere analizzati sono principalmente il tono della pelle, la tinta dei capelli e quella degli occhi, così da individuare quali sfumature cromatiche valorizzino di più chi le sceglie. Dalla fine del 1800 ad oggi tanti hanno approfondito teorie sulo studio dell’abbinamento dei colori ai toni del corpo umano.

Quando nasce

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Ma quando nasce l’armocromia? Questa teoria ha iniziato a diffondersi a partire dagli anni Trenta del Novecento con l’arrivo del cinema a colori. Fu allora che le costumiste di Hollywood iniziarono a dare maggiore valore a abbinamenti e, soprattutto, alle combinazioni cromatiche tra i colori dei protagonisti del grande schermo e il loro outfit.

Tuttavia, bisogna aspettare gli anni Settanta per scoprire l’armocromia che coinvolge anche gli anni Duemila. Fu la cosmetologa statunitense Bernice Kentner, con il suo libro Color me a Season, a catalogare le sfumature di colore in quattro palette, una per ciascuna stagione dell’anno: primavera, estate, autunno, inverno.

L’armocromia ai tempi dei social

In tempi più recenti e nell’era dei social, l’analisi del colore ha suscitato l’attenzione di un numero sempre più ampio di persone. Si moltiplicano le pagine Instagram e i profili TikTok che spiegano cos’è la teoria dei colori offrendo consigli e spiegazioni.

Esiste, inoltre, anche un’applicazione (“Armocromia”di Rossella Migliaccio), che, con test specifici, aiuta a individuare la propria palette. E c’è anche un libro (“Armocromia”di Rossella Migliaccio), che ha venduto 80mila copie.

Come funziona l’armocromia

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Il colore è il re della teoria: in base ai sottotoni – caldi o freddi -, all’intensità e ai contrasti cromatici della pelle, degli occhi ai capelli, l’armocromia individua quattro stagioni. Ognuna di esse, inoltre, può dividersi in sottogruppi in base a precise caratteristiche. Facciamo qualche esempio, ricordando, però, che per avere la certezza occorre una consulenza:

  • Colori invernali come nero, bianco e grigio sono perfetti per persone con pelle rossastra o olivastra
  • Colori estivi come le tonalità pastello del rosa e del verde sono più adatti a chi ha poco contrasto tra pelle e capelli, dal biondo fino al castano chiaro
  • Colori autunnali come giallo oro, tabacco e marrone sono da preferire per capelli nocciola, rosso scuro, o biondo caldo, con maggiore contrasto con la cute
  • Colori come blu luminosi e rossi caldi sono migliori per biondi caldi con occhi chiari, e per chi ha pelle e occhi chiari che contrastano con capelli tendenzialmente più scuri. Questa è la primavera, la stagione di chi ha più contrasto tra capelli e cute

Leggi anche: Trucco occhi verdi: tutte le soluzioni per valorizzarli e farli brillare

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