Antonio De Marco ammette: “Li ho uccisi perché erano troppo felici”

Una confessione atroce come il gesto che ha commesso. Antonio De Marco ha ammesso di aver ucciso Daniele ed Eleonora perché erano troppo felici.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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“Erano troppo felici”. La voglia di vivere e la gioia di pianificare una vita insieme, per Daniele De Santis e Eleonora Manta voleva dire semplicemente felicità. Ma questa felicità ha infastidito un altro giovane e li ha uccisi. Ecco perché Antonio De Marco ha ammazzato Daniele e Eleonora.

Antonio De Marco ammette il movente

Ce lo stavamo chiedendo tutti. E sicuramente, se lo stavano chiedendo i famigliari e gli amici che hanno perso i loro Daniele e Eleonora. Perché. Il motivo o i motivi che hanno spinto uno studente di 21 anni a premeditare nei minimi dettagli e a commettere un duplice omicidio, come quello commesso a Lecce in Via Mondello. Secondo gli inquirenti l’assassino sarebbe “sadico e insensibile. Geloso e invidioso della coppia”. Ecco cosa avrebbe dichiarato Antonio De Marco agli investigatori:

Ho fatto una cavolata. So di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppo felici e per questo mi è montata la rabbia.

Leggi anche: Omicidio Lecce, perché Antonio De Marco ha ucciso Daniele e Eleonora?

Omicidio Lecce, escluso il movente passionale

Il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Lecce avrebbe escluso il movente passionale. Probabilmente, i motivi che hanno fomentato la rabbia omicida di De Marco sarebbe riconducibili al breve periodo in cui il giovane assassino e la vittima Eleonora frequentava contemporaneamente l’abitazione vicino alla stazione di Lecce. Forse la felicità della coppia avrebbe infastidito quello che poi è diventato il loro aguzzino.

Leggi anche: Omicidio Lecce, Antonio De Marco confessa: “Sono stato io ad uccidere Daniele e Eleonora”

Quanto costa la felicità

Daniele De Santis e la sua fidanzata Eleonora Manta, uccisi da Antonio De Marco.


Come può la felicità di una giovane coppia dare fastidio a tal punto da mandare in tilt un uomo? Che tipo di problemi psicologici può avere un individuo che non tollera il bene di un altro, a tal punto da eliminarlo? Quanto costa oggi essere felici? A Daniele De Santis e Eleonora Manta è costata la loro vita. Dostoevskij diceva che “l’uomo, oltre a volere la felicità, ha un eguale, identico bisogno anche della sventura”. E questo, De Marco ha voluto, la sventura. Per i due innamorati, perché erano troppo felici, per la città, per la comunità in cui vive. Ma anche per se stesso. Questo evento luttuoso resterà indelebile nella società leccese e nel cuore di chi sta vivendo da vicino questa immane e assurda tragedia.

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