Ansia e angoscia, facciamo chiarezza sui 2 volti della sofferenza psicologica

Saper distinguere ansia e angoscia prima di intraprendere un percorso di terapia è il primo passo per un sostegno psicologico consapevole.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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La differenza tra ansia e angoscia non è così facile da intuire di primo acchito, perciò spesso le due sensazioni vengono confuse. Eppure, comprendere la differenza tra ansia e angoscia, nonché le sfumature in ordine di manifestazione, è rilevante ai fini terapeutici, poiché aiuta a identificare il reale disagio. Dopodiché, dopo aver chiesto aiuto senza avere imbarazzo verso le proprie fragilità, si potrà intraprendere il percorso psicologico in maniera consapevole.

Ansia e angoscia, prima capirle, poi affrontarle

ansia e angoscia davide caricchi

La nostra redazione ha dialogato con il Dott. Davide Caricchi, psicologo, psicoterapeuta, specialista in Psicologia Clinica poiché il supporto psicologico è una componente essenziale, per individuare gli strumenti adatti a gestire i sintomi, comprenderne le cause profonde e sviluppare un modello di vita in cui affrontare il problema diventi una strada perseguibile. A seguire l’intervista.

Leggi anche: “L’85% degli italiani ha problemi d’ansia”: psicoterapia unica via per la salute mentale

Ansia e angoscia, quando ci troviamo davanti a un vero e proprio disturbo?

Ansia e angoscia sono risposte naturali a determinate situazioni, il comune denominatore è che queste generano percezioni irrealistiche al punto da avere un impatto rilevante nella vita delle persone.

Ma come riconoscere un disturbo? Laddove un’ansia normale si caratterizza al cospetto di eventi importanti ed è quindi di breve durata e gestibile, l’ansia patologica si presenta invece con episodi cronici, debilitanti e prolungati. Se l’ansia normale è una risposta adattativa allo stress e si può motivare, come per esempio, in prossimità di un esame importante, i disturbi di ansia sono caratterizzati da paure persistenti ed eccessive che interferiscono con il quotidiano e possono sfociare in panico, disturbo di ansia sociale e fobie specifiche.

Un esempio lampante è l’eco-ansia che mieta vittime fra i più giovani. Il problema è fondato poiché questi disturbi compromettono in modo significativo la capacità di un individuo di svolgere le proprie attività di routine, di mantenere delle relazioni stabili e di raggiungere gli obiettivi personali. Non a caso, si manifesta attraverso paure intense e irrazionali, sproporzionate rispetto alla minaccia reale e in certi casi coesiste insieme ad altre condizioni di salute mentale, come la depressione o in concomitanza di un abuso di sostanze.

Come si manifesta l’ansia?

L’ansia è un’emozione provata da quasi la totalità degli individui, in risposta a minacce reali o percepite in situazioni stressanti. Si caratterizza con disagio, preoccupazione e paura, non solo sul piano psicologico, ma anche fisiologico. Dal punto di vista psicologico, l’ansia coinvolge i processi cognitivi manifestandosi in ruminazione, sovrappensiero e l’anticipazione di esiti negativi. Invece, da un punto di vista fisiologico scatena un aumento della frequenza cardiaca, una respirazione frammentaria, della tensione muscolare e un’eccessiva sudorazione.

Invece, come si manifesta l’angoscia?

L’angoscia ha una natura più complessa rispetto all’ansia, e viene percepita come una sensazione più intensa, che si connette spesso a concetti esistenziali e filosofici. Il disagio è complesso poiché comprende una serie di esperienze negative. Difatti, a differenza dell’ansia, travalica l’apprensione in quanto si presenta sotto forma di tristezza o addirittura disperazione. Il riflesso fisico si rivela con aumento della frequenza cardiaca, difficoltà respiratorie o problemi gastrointestinali. Talvolta impedisce di pensare con chiarezza e di prendere decisioni.

Quando si manifesta?

Si associa a eventi significativi o a continue sfide che debilitano e causano un’immensa agitazione emotiva. Può essere scatenata da problemi relazionali, stress lavorativo, difficoltà finanziarie, problemi di salute, finanche esperienze traumatiche. Al pari dell’ansia, l’angoscia rende complesso il tessuto quotidiano ricamato da incontri e da incombenze da risolvere. L’individuo che prova angoscia può sentirsi quasi incastrato in un vicolo a senso unico, e senza un aiuto psicologico può immobilizzarsi al cospetto delle situazioni che richiedono capacità di agire.

Quali credenze alimentano ansia e angoscia?

Più che credenze, ci sono in ballo concetti esistenziali e filosofici, che ci forniscono un quadro di riferimento utile a comprendere la connessione tra ansia e angoscia. La corrente filosofica che ha studiato più da vicino il problema è l’esistenzialismo, il quale esplora le questioni primarie dell’esistenza umana, come il significato della vita, la libertà di espressione e l’inevitabilità della morte.

In questo contesto, l’ansia è vista come una parte intrinseca dell’esperienza umana, derivante dalla consapevolezza della nostra mortalità e dall’incertezza del futuro, nonché dalla libertà di scelta che risulta essere più d’impaccio che di aiuto. È proprio nella percezione del libero arbitrio che l’angoscia diventa una manifestazione più profonda dell’ansia esistenziale.

Concetti filosofici come il nichilismo o il terrore esistenziale illuminano ulteriormente il legame tra ansia e angoscia. Il nichilismo, ad esempio, suggerisce che la vita non ha un significato o uno scopo intrinseco, mentre il timore esistenziale si riferisce all’angoscia provata di fronte alla vastità e all’incertezza dell’esistenza.


Quale trarattamento e supporto per le due manifestazioni emotive?

Il sostegno psicologico e la terapia possono offrire uno spazio non giudicante per esplorare le proprie emozioni, mediante il supporto di un terapeuta che deve sempre utilizzare tecniche comprovate per comprendere e gestire l’ansia e l’angoscia.

Una volta individuata nel paziente la differenza tra ansia e angoscia si può intraprendere un percorso di terapia cognitivo-comportamentale o altre forme di terapia basate sulla consapevolezza.

Il supporto psicologico affronta qualsiasi problema psicologico sottostante che contribuisce all’ansia e all’angoscia. Nello specifico, molti individui soggetti a disturbi di ansia presentano anche depressione o condizioni legate a traumi.

Ringraziamo il Dottor Davide Caricchi, qui si può entrare più nello specifico della differenza fra ansia e angoscia.

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