Andi Schmied, fingersi ricchi per fotografare i panorami più esclusivi di New York

Andi Schmied è un'artista visiva e un architetta che, ripromettendosi di fotografare i panorami più esclusivi di New York, si finge una miliardaria Gabriella.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Andi Schmied è un’artista visiva e un architetta, che dal 2016 porta avanti un progetto che a molti darebbe ben da ridire: si finge miliardaria per accedere agli appartamenti più esclusivi della Grande Mela e fotografarne la vista.

L’impresa è ambiziosa: l’accesso a queste abitazioni super lussuose non è un affare per tutti. One Madison, 432 Park Avenue, 277 Fifth, 520 West 28th Street, 56 Leonard, per molti questi indirizzi non sono che punti nella cartina geografica di New York, ma chi ha ricchezza e privilegi probabilmente sa che proprio a queste coordinate si ‘nascondono’ sinuosi palazzi con viste spettacolari.

Andi non può e non potrebbe mai a entrarvi, ma Gabriella sì.

Andie Schmied, “Private Views: A High-Rise Panorama of Manhattan”: fingersi ricchi per fare arte

"Private Views: A High-Rise Panorama of Manhattan", l'arte di Andi Schmied.

Andi Gabriella Schmied quando si presenta agli agenti immobiliari usa soltanto il suo secondo nome e il suo vero cognome. In questo modo, oltre che non destare alcun sospetto alla richiesta del passaporto, può star certa che nessuno possa rintracciare su Google gli altri suoi progetti, che difficilmente non lascerebbero gli investigatori indispettiti.

Gabrilla Schmied ha un figlio, inizialmente inventato poi reale, che tutti i venditori sollecitano a immaginarlo correre per la stanza, in un certo angolo a disegnare o a giocare con le costruzioni, oppure dall’altra parte a canticchiare.

Gli agenti immobiliari però non si accontentano, quando devono vendere un’abitazione e soprattutto quando si tratta di locali così esclusivi vogliono sapere tutto: da con chi ha intenzioni di trasferirvisi, quanti sono in famiglia, fino a quale stilista crea suoi i vestiti.

Chiaramente, una menzogna tira l’altra, ma a ‘fin di bene’: “Private Views: A High-Rise Panorama of Manhattan”, il progetto, che poi è risultato dall’impavida avventura e che è disponibile sul sito di Andi Schmied, è valso ogni rischio incorso e ogni centimetro di naso in più.

Così, Gabriella ha una stilista di fiducia, un’icona nel mondo dell’alta moda ungherese, ha una tata che l’aiuta in tutto e per tutto, un’assistente personale inesistente, Coco, e ha un marito, nella realtà un amico di Andi, che possiede un paio di imprese con siti web molto curati.

La stessa Andi, alias Gabriella, racconta a Vice:

Non avevo dubbi che sarei riuscita a entrare.

L’unico è stato quando alcuni amici di New York (incluso uno che fa l’agente immobiliare) mi hanno detto che nessuno mi avrebbe fatto entrare senza prima controllare il mio conto in banca.

Ma, come ho poi scoperto, è una cosa che chiedono solo per le case ‘“più economiche,” dato che gli ultra ricchi non svelerebbero mai il loro estratto conto prima di essere certi di un acquisto.

Tutto ciò che possono fare le agenzie immobiliari, quindi, è controllare su Google o chiamare altri ultra ricchi nel paese di origine del cliente.

Leggi anche: L’obesità agli occhi degli altri: l’esperimento della fotografa Haley Morris-Cafiero

Fingersi ricchi, una tentazione molto forte e molto social

Fingersi ricchi, una tentazione molto forte e molto social.

Fingersi ricchi è per molti una tentazione molto forte. Se Andie Schmied si è trasformata in una ricchissima Gabriella per un progetto artistico, per molti ostentare benessere e apparire molto più agiati di quello che si è nella realtà è una sfida quasi quotidiana.

Con i social si può tutto: basta qualche app, un po’ di maestria con programmi di photo editing, postare postare postare, che improvvisamente si può essere scambiati per milionari.

Sul web si possono persino rintracciare veri e propri manuali su come dare un’immagine di sé ‘alternativa‘. E se per molti tutto questo suona come una mera follia, basterà girovagare un po’ per Instagram per rendersi conto che mostrarsi per molti è davvero tutto, che si è pronti davvero a qualsiasi cosa.

Apparire sembra sia davvero la cifra della nostra epoca, non basta farsi sempre vedere felici e sorridenti, si vogliono macchine costose e super accessoriate, vacanze da resort, pranzi chic e persino gambe più snelle, seni più prosperosi e muscoli più pompati. La verità è che se si ha un minimo di abilità nel modificare foto, basta davvero poco per diventare chiunque si vorrebbe essere.

Se però è così semplice fingersi chi non si è, come si potrà riuscire ancora a fidarsi davvero di chi non si conosce? Compiacere la propria autostima a danno dell’autenticità dei rapporti, ne vale la pena?

Leggi anche: La premier neozelandese punta all’uguaglianza sociale: aumenta il salario minimo, alza le tasse per i ricchi

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