Perché Alessia Pifferi ha abbandonato e lasciato morire da sola in casa la figlia di 18 mesi?

Alessia Pifferi è accusata dell'omicidio volontario aggravato della piccola Diana, la bimba di 18 mesi lasciata da sola a casa per una settimana. Ma perché la madre l'ha abbandonata?

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Alessia Pifferi, 36 anni, è la madre della piccola Diana, la bimba di 18 mesi, lasciata da sola in casa a Milano per ben 6 giorni e trovata morta di senti. La donna che è stata accusata di omicidio volontario, ha lasciato da sola la figlia anche in altre occasioni, mettendo a rischio la sua vita per interi weekend.

Non si capiscono ancora bene le ragioni di questo folle gesto, ma quello che è certo è che Alessia Pifferi è una donna che da sempre ha voluto nascondere la figlia. Infatti, ha spiegato davanti al pm Francesco De Tommasi di non essersi resa conto di essere incinta fino alla nascita della bimba, nata dalla relazione con un uomo che non ha mai saputo della gravidanza e della nascita di Diana.

Alessia Pifferi, chi è la mamma della piccola morta da sola a Milano

Solo Alessia Pifferi sapeva di aver lasciato sua figlia da sola in casa a Milano, al compagno, invece, ha raccontato che la bimba sarebbe stata accudita dalla sorella. Contrariamente a quanto riferito, Diana, è rimasta chiusa in casa senza cibo e acqua per una lunga settimana, ed è morta.

Accanto a lei, nel lettino, è stato ritrovato un biberon, nella stanza sono stati rivenuti diversi pannolini sporchi, alcuni pieni di vermi. La piccola è morta di stenti nell’appartamento dove sua mamma l’ha lasciata giovedì 14 luglio alle 18.55. Dopo averle dato alcune gocce di tachipirina per farla stare tranquilla, Alessia Pifferi ha fatto i bagagli, ha chiuso il suo trolley ed è andata a Leffe, Bergamo, per stare con il suo compagno.

Tuttavia, gli investigatori durante la perquisizione in casa, non hanno trovato alcun flacone di antipiretico, ma solo una boccetta di En, ovvero benzodiazepine, un farmaco con proprietà sedative, anti-ansiolitiche, anestetiche e miorilassanti.

Sembrerebbe che la donna somministrasse di sua spontanea volontà questo tipo di cura alla piccola per tenerla tranquilla e rilassata. La bimba di corporatura molto esile, aveva diverse piaghe e sul corpicino, sono stati ritrovati i segni dei pannolini lasciati per giorni, quando la mamma anziché badare a sua figlia, decideva di uscire da sola.

Alessia Pifferi: il ritrovamento del corpo senza vita della piccola Diana

Mercoledì 20 luglio alle 11.30 di mattina, Alessia Pifferi rientra in tutta tranquillità a casa, dopo la sua scampagnata con il fidanzato bergamasco, entra nel suo appartamento e trova la sua piccola ferma, immobile.

La donna ha dichiarato al pm: “Ho visto che non si muoveva. Le ho dato una pacchetta sulla schiena. Le ho messo i piedi nel lavandino per bagnarla, ma non reagiva.” Alessia Pifferi ha poi aggiunto: “Non sono una cattiva madre”.

Durante l’interrogatorio tra mercoledì notte e giovedì mattina, la mamma della bambina è apparsa lucida e tranquilla nella descrizione dei fatti. Non ha mai pianto o perso il controllo, anzi, al pm Francesco De Tommasi e al capo della Mobile Marco Calì ha raccontato di essere consapevole che la figlia sarebbe potuta morire in quella settimana.

Perché Alessia Pifferi ha lasciato sua figlia di 18 mesi da sola?

Nessuno può immaginare cosa abbia spinto una donna di 37 anni, madre di una creatura di appena 18 mesi, a lasciare sua figlia da sola per una settimana. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le tappe della vita della donna per capire perché Alessia Pifferi ha lasciato morire sua figlia.

L’esistenza disordinata e caotica della donna tra relazioni veloci con uomini conosciuti via chat e interi weekend passati chissà dove, hanno portato gli ispettori a credere che il comportamento della donna non fosse causato dall’assunzione di droghe o da una situazione di degrado, ma da una volontà, emersa anche durante l’interrogatorio.

Alla base di quel comportamento ci sarebbe la decisione, definita intermittente dal pm, di far finta di non aver mai avuto una figlia, frutto di una relazione extra-coniugale con un uomo di cui nessuno conosce l’identità. Un vicino ha dichiarato: “forse Alessia viveva quella figlia come un peso che le impediva di uscire, divertirsi.

I testimoni poi hanno raccontato non solo che Alessia Pifferi non giocava mai con la figlia, la teneva sempre ferma nel passeggino, ma che nel corso di quella fatidica settimana, Diana non avrebbe mai pianto, alimentando così il sospetto che la madre possa averla sedata prima dell’uscita da casa.

Leggi anche: Figlicidio, perché una madre uccide il proprio figlio?

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