Donald Trump autorizza trivellazioni in Alaska, all’interno di un parco protetto

L’Arctic National Wildlife Refuge, rifugio di orsi polari, caribù e altri animali selvatici, sarà deturpato per consentire l’estrazione di petrolio e gas nella regione. L’amministrazione sostiene che la decisione porterà nuovi posti di lavoro.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Donald Trump ha autorizzato in via definitiva la trivellazione dell’Arctic National Wildlife Refuge, parco protetto dell’Alaska, nella zona nord-orientale dello Stato. L’area, rimasta incontaminata per oltre 30 anni, è rifugio di orsi polari, caribù e altri animali selvatici, ma sarà ora alla mercé dell’uomo per consentire l’estrazione di petrolio e gas. Il segretario del Dipartimento degli interni, David Bernhardt, ha firmato il verbale che indica dove si svolgeranno le trivellazioni.

L’estrazione in Alaska, solo questione di tempo

Il Congresso ha approvato il programma d’intervento nel 2017 e l’Ufficio per la gestione del territorio del Dipartimento dell’Interno nel dicembre 2018 ha concluso che la perforazione poteva essere condotta all’interno della pianura costiera del parco senza danneggiare la fauna selvatica. Ma gli ambientalisti protestano. L’apertura dell’area alle perforazioni avrà comunque effetti devastanti sull’habitat del parco. Ma l’amministrazione ha rivendicato la decisione, sostenendo che le trivellazioni porteranno nuovi posti di lavoro in un momento di forte incertezza per l’occupazione.

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Gli interessi economici che danneggeranno l’Alaska

Alaska, oleodotto TAPS. Costruito tra il 1974 e il 1977, è uno dei sistemi pipeline più grandi del mondo. Attraversa tutto lo Stato.

La decisione della Casa Bianca è stata salutata con plauso dei rappresentanti repubblicani locali, tra cui la senatrice Lisa Murkowski e il governatore repubblicano dell’Alaska, Mike Dunleavy. Quest’ultimo ha stimato che dal parco saranno tecnicamente recuperabili 4,3 e 11,8 miliardi di barili di riserve petrolifere e ha definito la decisione dello scorso lunedì  “un passo definitivo nella giusta direzione per lo sviluppo del potenziale energetico di quest’area”.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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