AI AM BACH, l’intelligenza artificiale di Google omaggia il compositore

Alessandro Isidoro Re
Alessandro Isidoro Re
Alessandro Isidoro Re. Classe 1990, "Umanista 4.0", è autore e redattore per Triwù, società di comunicazione scientifica, dove si occupa di tecnologia e filosofia. Scrive online su riviste tra cui Linkiesta, Il Tascabile, L’indiscreto e Quaderni d’Altri tempi. È Presidente fondatore dell’associazione CON.CRE.TO., impegnata nell’organizzazione di eventi culturali e interdisciplinari nella città di Milano.
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Google ci abitua a bislacchi e divertenti doodle, i loghi personalizzati in occasioni di ricorrenze speciali.
Ce ne sono di diverse tipologie: dai videogiochi stilizzati, e comunque coinvolgenti, alle parodie di quadri di artisti famosi.
Certo, spesse volte ci fanno perdere del tempo durante le nostre preziose ricerche, ma sono anche degli ottimi spunti per imparare qualcosa.
Oggi, per esempio, il motore di ricerca più famoso del mondo si è davvero superato.
In occasione del 334esimo compleanno di Johann Sebastian Bach, celebre compositore tedesco, Google ha infatti creato un gioco musicale interattivo.
Un momento ludico ed educativo al contempo, perché spiega in modo semplice come lavora una Intelligenza Artifficiale e lo stile musicale del compositore della Turingia.
Non è una cosa da poco: è infatti il primo doodle della storia “animato” da una Intelligenza Artificiale.

 

Scegli le note, all’armonia ci pensa l’Intelligenza Artificiale

Per prima cosa dobbiamo inserire delle note sul pentagramma digitale, anche in maniera casuale per i profani della teoria musicale, ci penserà la AI a fare il resto. In un secondo momento, Google ci “spiega” che la sua l’Intelligenza Artificiale, grazie allo studio di oltre 306 composizioni e opere di Bach, saprà trasformare il nostro schizzo melodico in una armoniosa creazione dal sapore seicentesco.
E questo è possibile perché l’AI, col suo immenso bagaglio di dati e informazioni, è in grado di imparare – nel vero senso della parola! – lo stile musicale di Bach. E infatti, dopo aver premuto sul magico pulsante “Armonizza”, la AI saprà ricreare lo stile del compositore partendo dalle nostre misere note.
Prendetevi un attimo, insomma, e giocate.
E giocando, imparate: ludendo discere.
di Alessandro Isidoro Re
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