Cos’è l’Acmella Oleracea, il “botulino vegetale” utilizzato da Kate Middleton e Michelle Obama

Si tratta di un vero e proprio "botulino vegetale” che ha effetti simili ai più comuni trattamenti di bellezza, con la differenza che non deve essere iniettato e che non ha alcun tipo di effetto collaterale.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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L’Acmella Oleracea potrebbe rappresentare una rivoluzione nel mondo del lifting e degli antirughe. E il motivo è semplice: si tratta di un vero e proprio “botulino vegetale”, che ha effetti simili ai più comuni trattamenti di bellezza, con la differenza che non deve essere iniettato e che non ha alcun tipo di effetto collaterale.

Questa pianta antichissima originaria del Sud America e dell’Africa tropicale è il segreto di bellezza di molte star internazionali come Kate Middleton, Madonna e Michelle Obama. Il truccatore dell’ex first lady statunitense ha rivelato che sarebbe stata proprio la principessa britannica a svelare alla signora Obama il suo “asso nella manica”, ovvero un cosmetico che contiene all’interno una sostanza naturale anti-età estratta dalla pianta.

Il prodotto in questione si chiama Biotulin Supreme Skin Gel ed è un gel biologico dagli effetti simili al Botox che viene prodotto in Germania e che è in grado di appianare le rughe e di regalare alla pelle un aspetto levigato. Tanto che alcuni sono arrivati a ribattezzarlo “Botox in a bottle”.

Cos’è e come funziona l’Acmella Oleracea, il “botulino vegetale” utilizzato da molte star

Insomma: se la pelle di Kate Middleton appare sempre perfetta e luminosa il merito è anche dell’Acmella Oleracea. Il principale principio attivo di questa pianta è lo Spilantolo, un alcaloide che ha proprietà miorilassanti e ad azione rapida anche in ambito cosmetico: riduce quindi la tensione muscolare quando applicato localmente.

Ma in che modo agisce esattamente questa sostanza? In breve, l’estratto di Acmella Oleracea rallenta le micro-contrazioni involontarie del viso che causano la formazione di piccole rughe e, intervenendo su queste sottili linee di espressione, svolge un’azione efficace contro i segni dell’invecchiamento anche a dosi molto basse.

Questa sostanza è in grado di funzionare come miorilassante ad azione rapida e progressiva, ovvero agisce sui muscoli che si trovano sotto la pelle con l’effetto di rendere meno evidenti i solchi delle rughe realizzando il cosiddetto effetto ‘botox-like’ distensivo”, ha spiegato il cosmetologo Umberto Borellini, membro SICC (Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche).

Esattamente come fa il botulino, e per questo è considerata una delle alternative alla più famosa tossina. Inoltre, le ricerche evidenziano anche un’azione stimolante la produzione di collagene”, ha concluso l’esperto.

E gli effetti sembrano davvero molto simili al botox, con la differenza che, come spiegava Borellini, il prodotto non ha alcun effetto tossico né è necessario iniettarlo sotto la pelle. Motivo per cui potrebbe rappresentare una soluzione molto interessante, oltre che naturale (dato che è a base di erbe), economica e facile da usare anche nella cosmesi casalinga.

Acmella Oleracea: aspetto e scoperta

A scoprire l’Acmella Oleracea fu nel 1975 in Perù una ricercatrice dell’università di Cambridge, l’antropologa Françoise Barbira Freedman, invitata a vivere con la tribù dei Keshwa Lamas durante un viaggio in Amazzonia. La donna, parlando delle proprietà antidolorifiche della pianta, ha raccontato al Wall Street Journal:

Stavamo facendo trekking nella foresta pluviale e avevo un terribile problema con i denti del giudizio. Uno degli uomini che mi accompagnava se ne accorse e preparò un mucchietto di piante da mordere. Il dolore scomparve.

Non è tanto l’effetto chimico della saliva in sé che facilita l’estrazione dei principi attivi, quanto l’atto della masticazione associato agli enzimi della saliva.

L’effetto anestetico è abbastanza fugace come del resto quello di tutti gli anestetici locali, in bocca lo è ancora di più perché la saliva si produce di continuo e lava via la sostanza, a meno che non la si veicoli in modo farmaceutico adeguato affinché resti adesa più tempo.

Tuttavia, a differenza degli anestetici puri, l’Acmella presenta anche effetti antinfiammatori e in certe situazioni patologiche queste due azioni sono sinergiche e migliorano nel tempo l’effetto benefico.

Per quel che riguarda l’aspetto dell’Acmella Oleracea, l’antropologa Freedman ha concluso: “È una bella pianta erbacea con fiori caratteristici che si riconoscono bene sia per la forma a cupola o a bottone sia per il colore giallo con una punta centrale rossa. Il suo nome botanico è Acmella oleracea (L.) (con due sinonimi Spilanthes acmella Murr. o Spilanthes oleracea L.) e appartiene alla famiglia delle Asteraceae”.

Leggi anche: Giacomo Urtis denunciato da una paziente: “Volto deformato dopo una sua puntura”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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