Pescaria, i panini made in Puglia che hanno conquistato anche Facebook

Federica Tuseo
Federica Tuseohttp://ildigitale.it
Federica Tuseo. Classe 1994. Redattrice. Nomade digitale, alla costante ricerca di novità e sempre pronta a partire per girare il mondo, raccontando storie di vita vissuta. Una laurea triennale in Lingue e culture moderne ed una magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Web, startup e innovazione sono i suoi orizzonti di ricerca.
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Da Polignano a mare, in provincia di Bari, a Menlo Park, quartier generale di Facebook: è il prodigioso caso di Pescaria, un ristorante fast food che ha fatto fortuna con panini gourmet di pesce. Era il 2015 quando Bartolo L’Abbate, imprenditore nel settore ittico di Polignano, Domingo Iudice, consulente di comunicazione, e lo chef Lucio Mele elaborano il progetto. Fu la collaborazione fra i tre a dare inizio all’attività nella cittadina pugliese di 15mila abitanti.

“Il nome lo abbiamo deciso dopo un concorso online in cui abbiamo messo in palio 100 euro spiega Domingo Iudice – una settimana prima dell’apertura, avvenuta il 25 maggio, abbiamo postato su Facebook la foto di un panino con la tartare di tonno. Pensavamo che all’inaugurazione venissero solo i parenti, invece sono arrivate 500 persone”.

Da queste parole si può intuire uno dei segreti del successo di un’azienda che, da idea con tanto potenziale, si è affermata oggi come una realtà concreta: l’uso consapevole della pubblicità sui social. Sin dal suo esordio, Pescaria ha puntato sulla valorizzazione dei suoi prodotti investendo il 95% delle risorse della società su Facebook e Instagram, elaborando piani editoriali ‘ad hoc’ e storytelling da 150 contenuti al mese. In altre parole, l’azienda può contare su un team di persone dedicato, che con tempo e impegno è riuscito a raggiungere oltre 200mila like su circa 5 pagine Facebook e 137mila follower su Instagram. Per quei pochi che ancora credono che i risultati raggiunti nel virtuale non siano poi così importanti per il business effettivo, basti sapere che Pescaria in quattro anni è arrivata a fatturare 7,4 milioni di euro con tre locali. Già presente con due sedi a Milano, e con nuovi store in arrivo a Roma e Torino, apre anche a Trani, sempre in Puglia, per una sede estiva a pochi passi dal mare alla Baia dei Pescatori in piazza Marinai d’Italia. Leggi anche: Social Warning: il movimento che porta l’educazione digitale nelle scuole

L’opinione di Menlo Park sul caso Pescaria

I traguardi che col tempo hanno fatto emergere Pescaria come realtà del Sud Italia di successo sono motivo d’orgoglio per il Paese perché hanno colpito l’attenzione del colosso Facebook. In prima battuta, il caso imprenditoriale è stato menzionato da Nicola Mendelsohn, capo europeo di Facebook. Successivamente Pescaria è stata ricevuta da Sheryl Sandberg, braccio destro di Mark Zuckerberg, come unica impresa italiana tra le sei dell’area Emea che aveva brillato per la strategia business. Infine, la citazione negli Earning calls, i comunicati trimestrali redatti dai top manager di Facebook e divulgati all’interno dell’azienda, per l’uso virtuoso della piattaforma.

I panini belli, buoni e sostenibili

Il menù di Pescaria offre una varietà di crudité, tartare e insalate, ma anche primi piatti, pesce cotto, fritture e gli ormai famosissimi panini di mare, tra cui un panino con tartare di tonno, burrata, pomodoro fresco, pesto al basilico e olio al cappero, uno polpo fritto, cime di rapa, ricotta al limone e olio alle alici, o ancora bistecca di pesce spada, caciocavallo fondente, insalata di spinacino al balsamico, cipolla in agrodolce, salmoriglio e chips di patate. I prezzi sono piuttosto democratici (i panini oscillano tra gli 8 e i 12 euro, le tartare tra i 12 e i 17), e le porzioni molto abbondanti. Il locale collabora anche con Friend of the sea, che certifica la sostenibilità dei servizi e dei prodotti offerti dall’azienda. Leggi anche: La cucina pugliese conquista New York: il caso Panzerotti Bites di Federica Tuseo

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Federica Tuseo. Classe 1994. Redattrice. Nomade digitale, alla costante ricerca di novità e sempre pronta a partire per girare il mondo, raccontando storie di vita vissuta. Una laurea triennale in Lingue e culture moderne ed una magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Web, startup e innovazione sono i suoi orizzonti di ricerca.
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