Covid19, il virus che corre: dove e quando è maggiore il rischio di contagio

Covid19, il virus che corre ci impone di far chiarezza su dove e quando il rischio di contagio è maggiore. Una guida in breve.

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Ad un anno dall’inizio della pandemia di Covid19 è ancora fondamentale ribadire le misure da prendere per evitare il contagio del virus, dalle più semplici, come disinfettarsi le mani, alle più impellenti, come evitare gli assembramenti. Ma, in particolare, dove si annida più facilmente il virus? E quando il rischio di contagio è maggiore?

Fausto Baldanti, virologo del policlinico San Matteo di Pavia, insieme a La Repubblica, chiarisce i dubbi più ricorrenti.

Covid, nei luoghi pubblici il rischio di contagio è maggiore ?

I luoghi pubblici sono sicuramente il nemico numero uno, da evitare morbosamente. Per luoghi pubblici si intendono, oltre ai locali commerciali come negozi, ristoranti e bar, anche e soprattutto i mezzi di trasporto, ricettacoli di germi per eccellenza.

Secondo alcuni studi, infatti, i fruitori dei mezzi di trasporto corrono un rischio di contagio sette volte maggiore. Come afferma Baldanti, “è consigliabile portarsi un gel disinfettante in tasca, non toccare superfici, indossare la mascherina. E poi, appena possibile, lavarsi le mani”.

È fondamentale che il gel disinfettante diventi – qualora non lo fosse già – il migliore amico di tutti. Uscirne privi, ad oggi, è fin troppo rischioso.

Leggi anche: Covid, lo studio irlandese: “Irrisoria la percentuale di contagi all’aperto”

Rischio di contagio da Covid, oggetti a uso pubblico e privato

rischio di contagio da covid

Distributori automatici, maniglie delle porte, superfici facilmente toccabili da molti sono un altro dei luoghi prediletti dal virus. Così come gli oggetti ad uso pubblico e privato, come il pos del bancomat o l’inseparabile smartphone. Superfici, cioè, che non è possibile igienizzare al 100%.

È quindi dovere morale di ognuno provvedere a lavarsi le mani dopo aver toccato tali superfici.

Parlare il meno possibile nei luoghi pubblici riduce il rischio di contagio da Covid

Un accorgimento piuttosto sottovalutato, ma fondamentale per placare il contagio, è quello di evitare il più possibile di parlare, specialmente nei luoghi pubblici. Le goccioline che vengono emesse ogni volta che parliamo, tossiamo o starnutiamo – conferma Baldanti – sono il principale veicolo del virus.

Da coniugare all’uso della mascherina chirurgica, c’è quindi quello di parlare il meno possibile, che sia durante un viaggio in treno o mentre si acquista il caffè d’asporto al bar.

Gli ospedali sono luoghi sicuri

E gli ospedali? Per quanto assurdo possa sembrare, e per quanto non ne sia totalmente estraneo, negli ospedali la soglia di rischio di contagio si abbassa notevolmente rispetto, ad esempio, ad altri luoghi frequentati da più persone. Questo perché – secondo quanto riportato da Baldanti – “in ambito sanitario ci si cautela molto di più: si indossano le protezioni, si sanificano e arieggiano frequentemente i locali”.

Locali chiusi

Un potenziale rischio lo offrono anche i locali chiusi, il cui grande pericolo è dato dalla temperatura che, essendo quella di un ambiente caldo-umido, facilita notevolmente la diffusione del virus. Per tale ragione è importante assicurarsi di arieggiare continuamente i locali, che siano essi l’abitazione propria o l’aula di scuola, che sia durante l’autunno o in primavera.

Scarpe e indumenti non sono vettori di contagio

Molti si fanno ancora domande riguardo tale punto, ma il virologo rassicura: scarpe e indumenti non sono vettori di contagio. Ad oggi, infatti, nonostante i dubbi ancora costanti, non esistono prove certificate sulla possibilità che scarpe e vestiti rappresentino un veicolo di contagio.

Baldanti conclude, ribadendo ancora, “l’importante è sempre curare la nostra igiene. Mi riferisco al fatto di lavarsi le mani una volta tornati a casa, dopo che si è maneggiata la spesa o si sono toccati oggetti provenienti dall’esterno”.

Niente di più e niente di meno.

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di Vittoria Lolli

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