Nicola Molteni, chi è il nuovo sottosegretario all’Interno che gridava: “Sinistra infame”

Chi è Nicola Molteni?

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Nicola Molteni, chi è il sottosegretario del ministro all’Interno del Governo Draghi?

È parlamentare della Lega, eletto a Cantù. Nei suoi profili social a sorprendere non è tanto quella linea di pensiero del tutto conforme a quella del leader del suo partito Matteo Salvini, quanto piuttosto quell’obiettivo che sempre e costantemente sembra avere nel suo mirino: la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.

Incallito per anni contro la “sinistra infame”, oggi Molteni è di nuovo al Governo proprio con il centrosinistra, proprio sotto la sua tanto odiata ministra. Della serie: “Chi disprezza, compra”?

Nicola Molteni, guerra alla sinistra e alla ministra Lamorgese

Nicola Molteni, guerra alla sinistra e alla ministra Lamorgese.

Da due anni a questa parte, Nicola Molteni non ha avuto pietà, in guerra contro la sinistra e soprattutto contro la sua attuale superiore.

Nel profilo Facebook dell’odierno sottosegretario si vedono proliferare post che senza alcuna riserva attaccano la ministra, confermata alla guida degli Interni da Mario Draghi, Luciana Lamorgese.

Solo allo scorso 2 novembre risale uno dei più emblematici, il seguente che richiamava un articolo della Verità con la foto di Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, in esplicito riferimento a una norma approvata in aula che vietava i rimpatri, se l’immigrato aveva denunciato discriminazioni sessuali:

La sinistra abolisce i confini italiani!

Basta che un clandestino si dichiari gay o trans e rimarrà per sempre in Italia! Altra norma demenziale che dimostra ogni giorno di più l’odio della sinistra e dei grillini verso gli italiani.

Espellere un clandestino sarà impossibile.

Oppure, di nuovo con una fotografia che ritraeva Lamorgese in primo piano, a seguito dell’approvazione del dl sicurezza che mandava in archivio i decreti di Matteo Salvini. Scriveva Nicola Molteni:

Italia in ginocchio, bar, negozi e ristoranti chiusi, cittadini senza lavoro e senza reddito.

E la sinistra cosa fa? Una nuova sanatoria per avere più immigrati usati come schiavi togliendo il limite di ingresso nel nostro paese.

Ma questi non sono che alcuni esempi, nei profili social del politico in questione se ne trovano a bizzeffe.

Quel che però davvero stupisce è che dopo anni di “sinistra infame”, “la sinistra odia gli italiani”, oggi Molteni deve ringraziare Matteo Renzi e proprio quella sinistra, se è di nuovo al Ministero degli interni.

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Chi è Nicola Molteni, nuovo sottosegretario del Ministero dell’Interno

Chi è Nicola Molteni?

Classe 1976, nato a Cantù, Nicola Molteni è un politico italiano, deputato della Lega. Eletto deputato per la prima volta nel 2008, viene rieletto nel 2013.

Tesoriere del gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie lascia l’incarico diventando vicecapogruppo vicario alla Camera.

Candidatosi Sindaco della sua città natale nel 2012 viene sconfitto dal civico Bizzozero.

Nel 2018 viene rieletto alla Camera e nel Governo Conte I è Sottosegretario al Ministero dell’interno, a quel tempo capeggiato da Matteo Salvini.

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Nicola Molteni al Governo Draghi

Il 1° marzo 2021, fianco a fianco con quella che per anni sembra essere stata proprio la sua più acerrima nemica, Molteni è di nuovo Sottosegretario.

E vuole ripartire dal taser:

La pistola a impulsi elettrici, era stata introdotta nel 2014 con ministro Alfano.

Salvini ha ripreso la sperimentazione con grande successo e poi tutto si è bloccato.

Il taser non è uno strumento di offesa ma di difesa. Con il taser, l’uomo che l’altra sera a Milano è stato ucciso da un poliziotto sarebbe ancora vivo.

Afferma il leghista, aggiungendo:

Il nostro stimolo al governo è quello di sottolineare il valore della sicurezza, che peraltro non è né di destra né di sinistra, ma di civiltà.

In un momento in cui la crisi economica rischia di trasformarsi in crisi sociale e magari in crisi di ordine pubblico, lo Stato deve essere presente e visibile.

Dichiarazioni che ‘sembrano’ un po’ cozzare, o almeno lasciar percepire un cambio di rotta, con quella ormai datata, ma celeberrima e indimenticabile:

Mi incazzo da morire, bus e tram gratis a profughi e clandestini e ai comaschi, causa tagli del governo Renzi, abbonamenti e ticket dei bus più cari.

Chi sono i discriminati? Governo di sinistra infame.

Che Nicola Molteni sia diventato più buono e transigente? Lo scopriremo al prossimo post che cita “Lamorgese”.

Leggi anche: Governo Draghi, la nuova squadra è al completo, ma agli italiani non piace

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