Scuola, il piano Draghi: in classe anche d’estate per recuperare il tempo perso

La scuola potrà recuperare il tempo perso in estate, prolungando le lezioni in presenza: è questa l’ipotesi illustrata nel confronto tra i gruppi parlamentari e il premier incaricato Mario Draghi.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Tra le priorità del premier Mario Draghi c’è la scuola. Il futuro Governo dovrà rimodulare il calendario scolastico dell’anno in corso in modo da recuperare tutti i giorni persi a causa della pandemia di coronavirus.

L’idea è arrivata dopo il confronto tra i gruppi parlamentari e Mario Draghi nel secondo giro di consultazioni. L’ex direttore della Banca Centrale Europea ritiene che la scuola sia uno strumento da utilizzare contro i divari geografici, generazionali e di genere.

Scuola, il piano Draghi

Scuola.

Ieri, nel secondo giorno di consultazioni, il presidente incaricato Mario Draghi ha illustrato l’importanza della scuola nel programma del nuovo Governo. Per Draghi:

Studentesse e studenti d’Italia hanno vissuto in questi mesi un disagio di apprendimento ma anche psicologico.

Ed è per questo che per Draghi è fondamentale recuperare i giorni persi a scuola in presenza durante l’ultimo anno. Il premier incaricato ha proposto una riorganizzazione del calendario scolastico con i ragazzi in classe fino al 30 di giugno. Anche se bisognerà valutarne la fattibilità.

Non è d’accordo, però, il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli che spiega: 

Non si può pensare di far stare alunni e docenti a scuola tutta l’estate.

Leggi anche: Roma, licei in protesta: si sciopera per un “rientro a scuola in sicurezza”

Scuola, piano Draghi: no cattedre vacanti a Settembre

Scuola piano Draghi.

Altro importante tema sottolineato dal premier incaricato Mario Draghi sulla scuola è lo stop alle cattedre vacanti a settembre. Nel programma del nuovo Governo, Draghi insiste sul fatto di dover lavorare da subito affinché a settembre tutte le cattedre siano assegnate.

Fra gli altri temi illustrati da Draghi ci sono: lavoro e occupazione, rapporti con l’Unione europea e accelerazione sulla somministrazione dei vaccini.

Leggi anche: Riapertura scuola, chi apre e chi no: le decisioni regione per regione

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