Il premier Conte sul vaccino: “Renderlo obbligatorio? Lo escludo”

Durante la conferenza stampa di fine anno, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato il piano vaccinale anti Covid-19 nel 2021.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Conferenza stampa di fine anno per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che fa il punto sull’Italia ai tempi della pandemia di Covid-19. Tra gli argomenti più caldi, c’è quello del vaccino.

La campagna di vaccinazione è appena iniziata nel nostro Paese ma per vaccinare tutta la popolazione italiana servirà tempo. Conte ha precisato che entro aprile si completerà la fase 1 del piano vaccinale con 10 milioni di vaccinati ed esclude la vaccinazione obbligatoria.

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Conte sul Vaccine-day: “Un fatto concreto e simbolico”

Claudia Alivernini V day
Vaccino, Conte: “V-Day, fatto concreto”. In foto Claudia Alivernini, prima vaccinata.

Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di fine anno, ha definito il V-Day della scorsa domenica:

Un fatto concreto ma anche molto simbolico per l’Ue.

Inoltre, ha spiegato che sono state consegnate all’Italia 9.750 dosi iniziali di vaccino Pfizer-BioNTech.

In questo mod, con altre 470mila dosi fornite a settimana, entro fine gennaio 2021 il Governo prevede di vaccinare circa 2 milioni e 350mila persone.

Il premier Conte ha dichiarato che l’approvazione dell’Agenzia del farmaco Europa per il vaccino Moderna è prevista tra le prime settimane di gennaio 2021. Quindi entro la fine di gennaio inizierà anche la distribuzione anche del vaccino Moderna.

Vaccino, Conte: “Ecco le categorie a cui verrà somministrato per primo”

Vaccino.
Vaccino, Conte illustra le categorie a cui sarà somministrato per primo.

Il premier Conte ha ribadito la precedenza della somministrazione del vaccino a operatori sanitari e personale delle Rsa. Di queste categorie quasi 2,8 milioni saranno vaccinati entro febbraio del 2021.

Poi, tra febbraio e marzo 2021, le dosi saranno somministrate a 4,4 milioni di cittadini ultra 80enni, poi ad aprile a 13,4 milioni di persone fra i 60 e i 79 anni d’età.

Infine, il vaccino diventerà somministrabile a tutti. Sarà un piano vaccinale senza precedenti spiega Conte:

Farei subito il vaccino, ma rispetterò l’ordine di priorità ci sono tutte le premesse affinché l’Italia si possa dimostrare all’altezza di questa grande sfida, sarà un piano vaccinale senza precedenti.

Estate 2021? Potremo ancora non aver risolto il problema

mare covid vaccino
Vaccino, Conte: “Durante l’estate 2021 potremo ancora non aver risolto il problema”.

Il premier Conte ci tiene a precisare che il vaccino non è un tana libera tutti e non conferisce alcun certificato di libertà. Anzi spiega che dopo aver vaccinato 10-15 milioni di italiani, ci sarà un primo impatto positivo nei confronti della pandemia ma non l’immunità di gregge.

Per questo nell’estate 2021 la pandemia di Covid-19 potrebbe ancora non essere stata sconfitta:

Non ho detto che completata la prima fase risolveremo i problemi. Ho detto che 10-15 milioni vaccinati ad aprile avremo un primo impatto, non l’immunità di gregge.

Potremo ancora, durante l’estate, non aver risolto il problema.

Guardando all’esperienza vissuta nel periodo estivo la curva tende ad abbassarsi. Confidiamo che, man mano che il piano vaccinale vada avanti, potremo far correre l’economia e non comprimere la vita sociale dei cittadini.

Inoltre, il premier Conte non esclude una terza ondata di pandemia di coronavirus e a questo proposito chiede resilienza. C’è ancora da capire se la nuova variante inglese, più contagiosa, richieda misure più stringenti di quelle attuali:

Se riusciamo a coordinare le azioni anche a livello europeo siamo tutti più forti e tutti più resilienti. la potenziale terza ondata la affronteremo con le nostre misure.

Dobbiamo solo capire se queste varianti, che hanno un tasso di contagiosità più elevato, ci richiederanno l’aggiustamento delle nostre misure.

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Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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