Milano, esodo di Capodanno: lunghe code, ma rigidi i controlli in stazione

Domenica 27 dicembre, malgrado la zona rossa, in moltissimi cercano di fuggire per festeggiare altrove il Capodanno. Registrate lunghe file ai tornelli e controlli intensificati.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Fuga per Capodanno: domenica 27 dicembre, decine di viaggiatori si son trovati alla stazione Centrale di Milano in partenza, malgrado la zona rossa. Norme anti-Covid e distanze di sicurezza rispettate, ma al lockdown natalizio, con la necessità, almeno fino alla mezzanotte di ieri, di dover giustificare gli spostamenti, la calca trovata in stazione ha di gran lunga superato le aspettative.

Esodo di capodanno, contro il Dpcm Natale

Esodo di Capodanno, in massa in stazione Centrale a Milano.

Secondo l’ultimo Dpcm, quello del 18 dicembre, l’Italia era zona rossa fino alla mezzanotte del 27 dicembre, ovvero spostamenti tra regioni vietati e legittimi solo per comprovate esigenze con necessità di autocertificazione.

Eppure già domenica mattina, il 27 dicembre, nonostante i divieti, in moltissimi si son ritrovati alla stazione Centrale di Milano, in partenza per Capodanno. Contro la fuga in massa e lunghe code in stazione, controlli rafforzati.

Leggi anche: Decreto Natale, il vademecum: ecco cosa si potrà o NON si potrà fare durante le feste

Contro la fuga per Capodanno, controlli rafforzati

Fughe vietate, ma non del tutto impreviste. Già domenica mattina i controlli sono rigidissimi: parte solo chi è munito di biglietto e autocertificazione e, ovviamente, solo chi non sta violando le disposizioni dell’ultimo Dpcm.

Polfer e Trenitalia, già dalla mattina presto, hanno intensificato i controlli, ma le lunghe file, non solo prima dei tornelli, ma anche in tutto il percorso di avvicinamento ai treni, sono state inevitabili.

Numerosi viaggiatori hanno lamentato le difficoltà nel garantire il rispetto delle norme di sicurezza e anti-assembramento, una difficoltà crescente all’avvicinarsi delle partenze per Roma e Napoli, quando moltissimi per paura di perdere il treno hanno tentato di varcare i tornelli evitando i controlli. Polfer e il personale delle ferrovie hanno dovuto accelerare le procedure e far passare velocemente i molti che rischiavano di perdere il passaggio.

Contro l’esodo di Capodanno, le proteste

Per le difficoltà nel gestire la calca e la necessità di rendere il passaggio più rapido e agevole, in molti hanno protestato. Tra questi, numerosi viaggiatori son stati respinti: la maggior parte chiedeva di raggiungere compagni o fidanzati in altre regioni, nonostante su questo punto il Dpcm prevedesse delle eccezioni.

Dal 28 al 30, l’Italia torna arancione

Nel frattempo, oggi fino al 30 dicembre, prima del nuovo blocco per Capodanno, l’Italia torna a vestirsi di arancione, ma gli spostamenti senza autocertificazione sono concessi solo all’interno del proprio comune. Per uscire dalla regione sarà sempre necessario dichiarare le motivazioni del proprio spostamento e soprattutto rientrare in una di quelle categorie e casi per cui sono previste deroghe.

Leggi anche: Autodichiarazione per gli spostamenti durante le festività: ecco quando serve

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