Dorothea Wierer ha riscritto ancora una volta le leggi del biathlon, e lo ha fatto nel modo più drammatico possibile. Sulle nevi di Östersund, in Svezia, si è disputata la prima gara dell’Individuale femminile 2025/2026, dove l’azzurra ha centrato la sua 17esima vittoria in carriera, la settima in questo format.
A 35 anni, Dorothea non solo ha vinto, ma lo ha fatto con una gara “sporca”, recuperando uno svantaggio iniziale che per chiunque altro avrebbe rappresentato una sentenza definitiva.
Con due errori a metà gara sembrava tutto compromesso, ma la sciatrice azzurra ha tirato fuori dal cilindro un ottimo finale di gara, beffando la concorrenza per un soffio. Solo tre decimi di secondo l’hanno e la conferma che, in ottica Olimpiadi, la Regina è ancora lei.
Una rimonta al cardiopalma
La 15 km di ieri è stata un ottovolante. L’avvio di Dorothea Wierer è stato complicato: un errore nella prima serie a terra e uno nella prima in piedi (1+1). Con due minuti di penalità il podio sembrava un miraggio lontano. In testa c’era la sorprendente finlandese Sonja Leinamo, classe 2002, autrice di una gara quasi perfetta e pronta a festeggiare il colpaccio.
Ma è qui che l’animo della campionessa italiana è venuto fuori: zero nella seconda serie a terra, zero nell’ultima in piedi, per poi uscire dall’ultimo poligono con 9 secondi di ritardo dalla finlandese. Lì è iniziata una sfida a distanza brutale sugli sci stretti, ma Dorothea Wierer ha letteralmente mangiato la neve nell’ultimo giro, rosicchiando secondo dopo secondo fino al traguardo. Il cronometro si è fermato a 43:08.0, appena 0.3 secondi meno di Sonja Leinamo. Terza la francese Camille Bened (+8.4s).
Le Dichiarazioni di Dorothea Wierer

Onestà e soddisfazione, questo lo stato d’animo di Dorothea Wierer post vittoria, come dichiarato ad “ANSA”:
Sono felice di essere tornata a vincere, non me lo sarei mai aspettato, mi fa piacere soprattutto per la gente che mi è stata vicina nella preparazione.
Questa è stata l’estate più dura della mia carriera, perché ho dovuto gestire tanti aspetti, dall’allenamento alle interviste, agli impegni fuori dalla pista.
per questo motivo dedico la vittoria a tutta la gente che mi ha aiutato in questi mesi, perché mi hanno dato i riferimenti giusti, credendo ancora nella sottoscritta, io a volte non lo faccio.
Sollecitata a commentare l’importanza del suo ritorno al vertice della classifica generale e il conseguente diritto di vestire ancora una volta il pettorale giallo del leader, Dorothea Wierer ha voluto chiarire il suo punto di vista:
Mi godo questa giornata al massimo, ma sono conscia che nel biathlon come nella vita si vive di alti e bassi.
La sensazione di indossare il pettorale giallo?
Bello indossarlo nuovamente, è stato un piacere ma non è l’obiettivo principale della stagione.
Dorothea Wierer lascia Östersund da leader della classifica generale e con una certezza in più: l’età è solo un numero quando hai la freddezza di una veterana. La stagione è appena iniziata, ma il messaggio alle avversarie, e alle compagne di squadra, è arrivato forte e chiaro.
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