Mandato di arresto internazionale per Putin: “Bambini ucraini deportati”

Mandato di arresto internazionale per Putin: lo ha emesso la Corte penale internazionale dell'Aja. Ecco perché e cosa succederà adesso.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Mandato di arresto internazionale per Putin: lo ha emesso la Corte penale internazionale dell’Aja. L’accusa mossa al presidente russo è di crimini di guerra, nel contesto di un’inchiesta avviata poche settimane dopo l’invasione di Mosca in Ucraina.

Il Corriere della Sera riporta che Putin è accusato di aver deportato in Russia migliaia di bambini ucraini. Al momento risulta impossibile eseguire il provvedimento, che però va a limitare i movimenti del presidente russo.

Mandato di arresto internazionale per Putin: “Invio di bambini e adolescenti ucraini in Russia”

Mandato di arresto internazionale per Putin, ma non si tratta solo dello zar. La stessa accusa, con relativo mandato di cattura, è stata mossa anche a Maria Lvova-Belova, commissaria di Mosca per i diritti dei bambini. Quest’ultima avrebbe infatti ordinato l’invio di adolescenti e bambini nelle strutture russe già nelle prime settimane dopo l’inizio del conflitto.

Poi, nel maggio del 2022, Putin avrebbe firmato un decreto per snellire le procedure in questione, rendendo più semplice conferire la cittadinanza russa agli ucraini. I minori sarebbero quindi stati portati in campi di rieducazione e, infine, adottati.

Mandato di arresto internazionale per Putin: perché è stato possibile

Mandato di arresto internazionale per Putin: nel pronunciarsi, i tre giudici della Corte dell’Aja (l’italiano Rosario Aitala, il giapponese Tomoko Akane e il costaricano Sergio Ugualde) hanno accolto le richieste del procuratore Karim Khan. A rendere possibile l’emissione di un mandato di cattura internazionale è stato il fatto che ai capi di Stato non viene riconosciuta l’immunità quando si tratta di casi di crimini di guerra, crimini contro l’umanità o genocidio.

Mark Ellis, direttore esecutivo della Bar Association, ha detto al New York Times: “C’è stata molta attenzione su questo problema e perseguirlo come un crimine genererà molte reazioni. È vietato trasferire con la forza i civili attraverso un confine e durante un conflitto può essere un crimine di guerra. Può anche costituire un crimine contro l’umanità”.

Secondo un rapporto pubblicato da un centro di ricerca dell’università di Yale nel febbraio 2023, tra febbraio 2022 fino a gennaio 2023 sarebbero stati trasferiti in Russia più di 6mila giovani ucraini di età compresa fra 4 mesi e 17 anni. Le strutture rieducative individuate dai ricercatori sarebbero 43, di cui 12 attorno al mar Nero, 7 nella Crimea occupata, 10 attorno alle città di Mosca, Kazan ed Ekaterinburg, mentre le altre nelle regioni dell’estremo oriente russo, di cui 2 in Siberia.

Mandato di arresto internazionale per Putin, la Corte dell’Aja: “Condotta è ancora in corso”

Mandato di arresto internazionale per Putin. In una nota, la Corte dell’Aja ha spiegato in merito: “Ci sono ragionevoli motivi per ritenere che Putin abbia una responsabilità penale individuale per i suddetti crimini, per aver commesso gli atti direttamente, congiuntamente con altri e attraverso altri”, oltre a non avere esercitato “un controllo adeguato sui subordinati civili e militari che hanno commesso gli atti, o hanno permesso la loro commissione, e che erano sotto la sua effettiva autorità e controllo”.

Inizialmente i giudici avevano deciso di mantenere il segreto sui mandati di cattura, così da proteggere le vittime e i testimoni e in modo da salvaguardare la prosecuzione delle indagini. Il problema, però, è che non si tratta di reati commessi e non più reiterati.

La condotta oggetto della presente situazione – ha spiegato il presidente del Tribunale Piotr Hofmański – è presumibilmente in corso e la conoscenza pubblica dei mandati può contribuire a prevenire l’ulteriore commissione di crimini”. Va chiarito che la Russia non riconosce la giurisdizione della Corte dell’Aja.

Mandato di arresto internazionale per Putin, la reazione di Mosca: “Non significa nulla”

Mandato di arresto internazionale per Putin: immediata la risposta della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Quest’ultima ha ha spiegato che il mandato d’arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale “non ha alcun significato legale” per Mosca, poiché la Russia non ha sottoscritto il Trattato di Roma, che ha dato vita alla Corte penale internazionale, e dunque non ha alcun obbligo legale nei confronti delle sue decisioni.

Dura anche la risposta del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev: “Non c’è bisogno di spiegare dove dovrebbe essere usato questo documento”, ha scritto su Twitter aggiungendo un emoji della carta igienica.

Leggi anche: Biden vuole sconfiggere Putin: “A maggio la grande offensiva”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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