Cina riparte, zero contagi: cos’è il codice verde e cosa ti permette di fare

Domenico Di Sarno
Domenico Di Sarno
Informatico e politologo laureato con Lode. amante dei libri di ogni genere perché fortemente convinto che la cultura sia come il cibo, ne serve ogni giorno per nutrire la mente. Appassionato di storia e diritto costituzionale.
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Nella giornata del 7 aprile le autorità cinesi hanno annunciato, per la prima volta dopo più di 3 mesi, che non ci sono stati decessi dovuti al coronavirus nell’intero paese del dragone. Per la verità le misure di contenimento imposte dal governo cinese prevedevano che Wuhan fosse riaperta il giorno 8 aprile. Il governo cinese ha quindi deciso di riaprire l’aeroporto della città se pure, per potersi spostare, sarà necessario esibire il codice verde sul telefono.

Ritorno alla normalità solo con il “codice verde”

Questo sarà generato passando il telefono su un codice QR e se la persona che è stata tracciata da una applicazione risulta sana e non essere stata in prossimità di aree focolaio o di persone infette. Allora sarà concesso il codice verde e sarà possibile viaggiare e accedere nei locali e uffici pubblici. Resta il dubbio circa l’attendibilità dei dati cinesi e anche la preoccupazione per la presenza di numerosi asintomatici tuttavia occorre tenere presente che si tratta pur sempre di un passo avanti verso un graduale e lento ritorno alla normalità. Leggi anche: Coronavirus, studentessa cuce mascherine gratis trasparenti per i sordi

Quando riapre l’Italia?

In molti a questo punto si chiedono quando questo sarà possibile anche in Italia e anche se possiamo ancora parlare di mondo globalizzato. Dobbiamo tenere comunque conto che l’emergenza in Italia è partita dopo la Cina e che le misure di contenimento sono state avviate da circa un mese. Al momento non è importante se la globalizzazione sia sopravvissuta o meno al coronavirus, quello che conta è che si vede la luce in fondo al tunnel e che questo percorso si stia avviando ad una fase conclusiva.

Riusciremo a riveder le stelle?

Proprio la metafora del tunnel deve farci riflettere su un’altra tematica dal sapore letterario. Per coloro che ricordano i tempi del liceo o dell’Università, sarà sicuramente facile ricordare che molte versioni commentate della Divina Commedia fanno risalire l’inizio del cammino di Dante nell’oltretomba al venerdì Santo del giorno 8 aprile 1300. Il famoso incipit “Nel mezzo del cammin di nostra vita” torna più che mai attuale ma notizie di questo tipo devono farci riflettere sul fatto che nella “selva oscura”, tutto sommato, c’è ancora la speranza di trovare la luce e arrivare, seppure dopo un viaggio pieno di sacrifici a uscire “a riveder le stelle”. Leggi anche: Coronavirus, la vicinanza al nostro cane potrebbe renderci immuni di Domenico Di Sarno

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