Oltre 20mila bugie di Trump trascritte per formare un muro: ecco il Wall of Lies

A un mese dalle elezioni, il progetto artistico di Tom Tenney e Phil Buehler mostra le numerose bugie raccontate agli americani dal presidente Donald Trump durante il suo mandato.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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A circa un mese dalle prossime elezioni americane, a Brooklyn, New York, è spuntato il Wall of Lies, il muro delle bugie dedicato a Donald Trump. È un’istallazione artistica curata da Radio Free Brooklyn e realizzata da Tom Tenney e Phil Buehler. Riprendendo una lista stilata dal Washington Post, i due hanno realizzato un murale che mostra le oltre 20.000 bugie raccontate dal presidente americano in carica Donald Trump. Per l’esattezza, dal 2017 a oggi, il quotidiano ha trascritto 20.055 affermazioni false pronunciate dal presidente Usa in 1267 giorni di presidenza.

Trump ha nascosto la positività al primo test per il Covid

Proprio oggi Donald Trump dovrebbe lasciare l’ospedale militare Walter Reed, struttura in cui è stato ricoverato per aver contratto Covid19. Al momento le sue condizioni sono buone, anche se il medico della Casa Bianca ha ammesso che il quadro clinico iniziale del presidente era più grave di quanto ufficialmente riconosciuto in un primo momento. L’ennesima ambiguità del tycoon. Molti media americani hanno sostenuto, infatti, che il presidente Trump avesse chiesto di mantenere il silenzio sul suo primo test, tanto che neppure il capo della sua campagna elettorale, Bill Stepien, sapeva che Hope Hicks, stretta collaboratrice del presidente, era risultata positiva giovedì mattina. E sembrerebbe che il presidente avesse ricevuto il primo esito dei suoi test giovedì sera, prima di apparire sulla Fox, dove però non aveva detto nulla.

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Tutte le bugie di Donald Trump in un murale

All’inizio di febbraio 2020, il direttore esecutivo di Radio Free Brooklyn, Tom Tenney, ha contattato il Washington Post per chiedere l’autorizzazione ad accedere al database delle allora oltre 17.000 bugie pronunciate da Donald Trump durante il mandato da presidente. L’idea originale del progetto era una maratona radiofonica, una lettura in diretta 24 ore su 24, 7 giorni su 7 di tutte le bugie diffuse da Trump per un’intera settimana prima delle elezioni. Per via del Covid l’idea nella sua forma originale è stata abbandonata per lasciare spazio a un progetto di arte visiva curata da Phil Buehler, artista newyorkese e vicepresidente nel consiglio amministrazione della RFB. Ha detto Tom Tenney:

Mentre il conto alla rovescia per il giorno delle elezioni è in corso e gli americani stanno già iniziando a votare in tutta la nazione riteniamo che sia fondamentale usare la nostra voce per denunciare queste falsità in modo visivamente provocatorio. Ora mi viene in mente un altro muro, il muro di confine di Trump, ma questo è stato costruito per mostrare la verità.

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Wall of Lies, un muro di bugie

Il risultato del lavoro di Tom Tenney e Phil Buehler è il Wall of Lies, un murale 50×10 sito al 12 di Grattan Street a Bushwick, Brooklyn, che documenta tutte le bugie raccontate dal presidente Donald Trump. Per meglio comprendere l’oper ha spiegato Phil Buehler:

Quando ti avvicini, puoi leggere le singole bugie codificate a colori per categoria in ordine cronologico. Quindi, quando fai un passo indietro, puoi riconoscere gli schemi nelle bugie di Trump.

Leggi anche: New York, la discarica più grande al mondo diventa parco naturale

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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