Virus sinciziale, colpisce anche la figlia della Ferragni: morti due neonati in un giorno

Il virus sinciziale sta colpendo tanti bambini su tutto il territorio nazionale. Si tratta dello stesso virus per cui è stata ricoverata anche Vittoria, figlia di Chiara Ferragni e Fedez.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Il virus sinciziale ha provocato due vittime in un solo giorno: un neonato di cinque mesi deceduto a Castellammare di Stabia e un bimbo di 11 mesi morto a La Spezia.

Si tratta del medesimo virus che ha colpito Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni, per il quale la stessa influencer, dopo che la piccola è stata ricoverata in ospedale, ha lanciato un appello a non sottovalutarlo. Sono tanti infatti i bambini su tutto il territorio nazionale, di cui la maggior parte sono neonati, affetti da questo virus sinciziale respiratorio per il quale non ci sono cure ma solo terapie di supporto.

Virus sinciziale, chi sono i bimbi deceduti

Il piccolo di 5 mesi di Castellammare di Stabia è deceduto alle 11.30 ieri mattina presso l’ospedale del San Leonardo. Si trovava in ospedale dal 6 novembre per le problematiche respiratorie legate all’infezione causata dal virus sinciziale. Inutili sono stati i tentativi dei medici del reparto di Pediatria. Giuseppe, questo il nome del bambino, è deceduto mentre veniva preparato per essere trasferito all’ospedale Santobono di Napoli. Ecco cosa ha detto la Direzione Sanitaria, come riportato da Il Mattino:

È stato intubato, ma non ha retto alla manovra di intubazione. È morto subito dopo. Il piccolo paziente era giunto il 6 novembre scorso con una grave dispnea e gravi problemi respiratori.

La malattia ha avuto una evoluzione rapida negativa e si stava preparando il suo trasferimento all’ospedale Santobono, con un’anestesista come accompagnatore. È stato intubato, ma non ha retto alla manovra di intubazione. È morto subito dopo.

I carabinieri stanno indagando sul caso e oggi verrà effettuata un’autopsia sul corpicino del bambino per accertarne le cause del decesso.

Il bimbo di 11 mesi di La Spezia è morto ieri alle 4 del mattino per arresto circolatorio causato da un’insufficienza respiratoria dovuta al virus sinciziale. É stato portato all’ospedale Sant’Andrea dai genitori perché presentava una tosse persistente da 24 ore. Dopo essere sottoposto a tampone è stato inviato al Pronto Soccorso, che ne ha disposto il ricovero, ma la situazione si è aggravata tanto da richiedere l’intervento dell’equipe della Terapia Intensiva del Gaslini, che per oltre un’ora e mezza ha cercato di rianimare il piccolo.

Anche per questo bambino oggi verranno effettuati tutti gli esami diagnostici per accertarne la causa del decesso.

Virus sinciziale: come si trasmette e quali sono i sintomi

Il virus sinciziale sta colpendo tanti neonati su tutto il territorio nazionale. Le domande che sorgono spontanee riguardano la trasmissione, i sintomi e la pericolosità o meno del virus. Ecco cosa ha detto al riguardo il dottor Graziano Barera, primario di Pediatria, neonatologia e patologia neonatale all’Ospedale San Raffaele di Milano, come riportato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport:

Il virus respiratorio sinciziale è un virus respiratorio normalmente diffuso alle nostre latitudini durante il periodo autunnale e invernale, con un picco tra dicembre e gennaio.

Come tutti i virus respiratori, il VRS si trasmette attraverso le goccioline o droplets che emettiamo quando parliamo, starnutiamo o tossiamo, dunque attraverso la condivisione di spazi chiusi in cui questi droplets si possono diffondere. Questo virus, poi, può sopravvivere per molte ore anche sulle superfici dure e può dunque, se raccolto con le mani, infettare attraverso un meccanismo da contatto. Ma la maggiore diffusività è per via respiratoria.

E riguardo ai sintomi ha aggiunto:

La sintomatologia varia molto a seconda dell’età del paziente: nei bambini più grandi e negli adulti il VRS causa un’infezione non dissimile da una banale sindrome da raffreddamento, i cui sintomi sono febbre non elevata, tosse, congestione nasale.

Quando il virus colpisce i bambini più piccoli, in particolare sotto i sei mesi di vita, può manifestarsi in forma severa con difficoltà respiratoria che richiede l’ospedalizzazione per supporto respiratorio.

Ha inoltre specificato che pur essendo un virus che determina fenomeni ostruttivi respiratori importanti, che possono necessitare di terapia intensiva, le probabilità di decesso sono basse.

Leggi anche: Allarme in Germania, il virus si diffonde tra i non vaccinati: “In un giorno 194 morti”

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