Violenze sugli studenti, Sara: “Manganellate anche dopo che mi avevano aperto la testa”

Lo scorso 18 ottobre, centinaia di giovanissimi scendevano in piazza per protestare contro l'alternanza scuola-lavoro a seguito della morte di Lorenzo Parelli. Ecco la testimonianza di Sara, una di loro. Oggi è arrivata la replica della ministra Lamorgese.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Violenze sugli studenti. Lo scorso 18 ottobre, centinaia di giovanissimi, all’ombra delle elezioni per il Quirinale, scendevano in piazza in tutta Italia per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro a seguito della morte di Lorenzo Parelli, il 18enne morto durante il suo ultimo giorno di stage. Da qui cariche e violenze, perpetrate dalle forze dell’ordine ai danni degli studenti. Episodi inaccettabili e ingiustificati su cui, adesso, si dovraà fare chiarezza.

Sara, una delle manifestanti a Torino, studentessa 17enne del Liceo Regina Margherita, ha lasciato la sua testimonianza a Domani, denunciando i soprusi delle forze dell’ordine durante i cortei: ne è stata vittima in prima persona. Ecco cosa ha raccontato.

Violenze sugli studenti, la testimonianza di Sara

Violenze sugli studenti. A chi accusa i giovani scesi in piazza di essere stati violenti e di aver provocato la dura reazione degli agenti, Sara ribatte: “Io venerdì sono arrivata in piazza e so solo che dopo dieci minuti hanno iniziato a manganellarci”. E non si trattava di un assembramento con giovani che avevano abusato di alcol: “Tutt’altro. Da quando una carica impedisce gli assembramenti? Anzi, provoca l’effetto contrario. È solo una becera giustificazione”.

E alle accuse di aver dato calci ai poliziotti, risponde: “Io non mi nascondo, ero davanti, in prima linea e lì volevo stare, credo e continuo a credere in quella causa. Ma le botte le ha prese anche chi era dietro, in fondo, quindi la versione della provocazione non regge. Non faccio il garante di nessuno, non so se qualcuno ha dato calci, ma io so che non ne ho dati”. Le maganellate sono arrivate a raffica: “La violenza è stata indiscriminata e mirata. Ho visto con i miei occhi celerini che andavano a cercare la persona che avevano puntato per spaccarle la testa, altro che cariche di alleggerimento”.

Sul suo particolare caso, la 17enne spiega: “A me la testa l’hanno aperta nella seconda carica, ero già piena di sangue e mi hanno dato un’altra manganellata”. E racconta: “La prima carica è partita quando abbiamo preso uno striscione, altro che provocazione. Una delle ultime cariche è stata provocata dalla scelta di provare ad andare col corteo verso la periferia, visto che le zone Ztl ci erano state vietate, chissà perché poi non si può fare un corteo nelle strade dei ricchi. Allora abbiamo fatto un tentativo di sfilare nella piazza, per poi sederci”.

Violenze sugli studenti, la nota della ministra Lamorgese. Il Pd non ci sta

Violenze sugli studenti, la nota della ministra Lamorgese. Il Pd non ci sta

Violenze sugli studenti. Dopo le polemiche, oggi la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha scritto in una nota:

Deve essere sempre garantito il diritto di manifestare e di esprimere il disagio sociale, compreso quello dei tanti giovani e degli studenti che legittimamente intendono far sentire la loro voce. Purtroppo alcune manifestazioni sono state infiltrate da gruppi che cercavano disordini. Bisogna dunque lavorare per evitare nuovi disordini, scongiurando che le legittime proteste possano essere strumentalizzate da chi intende alimentare violenze e attacchi contro le forze di polizia.

La linea da seguire non può che essere quella del confronto e dell’ascolto, nella prospettiva di un patto destinato alle nuove generazioni che sappia coinvolgere tutte le istituzioni e l’intera società civile. La gestione dell’ordine pubblico che su territorio è affidata proprio ai prefetti e alle forze di polizia si nutre anche di un costruttivo e costante dialogo con le istituzioni e del rispetto delle regole da parte di chi vuole manifestare il proprio dissenso.

Una risposta che non ha soddisfatto il Pd: “Guardando le immagini delle piazze l’unica cosa chiara è la violenza della polizia – ha twittato l’eurodeputato Pierfrancesco Majorino O dal Viminale spiegano e documentano, o uscite come queste si possono evitare”, ha concluso.

Leggi anche: Studenti picchiati dalla Polizia, uno di loro: “Ministri, spiegatemi le botte”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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