Studenti picchiati dalla Polizia, uno di loro: “Ministri, spiegatemi le botte”

La morte di Lorenzo Parelli, rimasto ucciso durante il suo ultimo giorno di stage, ha spinto molti giovani a scendere in piazza contro lo sfruttamento dell'alternanza scuola-lavoro. Manifestazioni pacifiche che sono presto degenerate in scontri con la Polizia, il cui operato è tutto da valutare.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Studenti picchiati dalla Polizia.

La morte di Lorenzo Parelli, studente 18enne colpito da una trave d’acciaio durante il suo ultimo giorno di stage, ha acceso il dibattito sulla bontà dell’alternanza scuola-lavoro. C’è chi, come i presidi, chiede di non strumentalizzare la vicenda per costruire inutili attacchi e chi, come Flc e Cgil, auspica l’eliminazione dell’obbligatorietà dell’esperienza lavorativa durante gli anni scolastici. Cobas ha abbracciato una posizione ancora più radicale, chidendo di abolire già da adesso tutti i percorsi scuola-lavoro.

Quel che è certo è che la morte di Parelli abbia spinto molti giovani a scendere in piazza. Manifestazioni contro lo sfruttamento, nate con l’obiettivo di richiedere maggiori tutele, sono state portate avanti nei giorni scorsi dagli studenti a Roma, Napoli, Milano, Torino e Padova.

A creare ulteriore dibattito è stato il comportamento delle forze dell’ordine durante questi cortei di protesta: gli agenti, spesso e volentieri, si sono resi protagonisti di violenze ingiustificate ai danni dei giovani manifestanti. E, un ulteriore rimprovero, è andato alla stampa e alle Istituzioni, accusate di aver lasciato passare in sordina questi inaccettabili episodi.

Studenti picchiati dalla Polizia: le violenze e i video

Le manifestazioni di protesta di venerdì scorso, che avrebbero dovuto essere pacifiche, si sono presto trasformate in scontri con le forze dell’ordine. A testimoniare la degenerazione dei cortei, numerosi video, che presto sono circolati sui social. All’interno dei filmati si vedono chiaramente le cariche degli agenti: manganellate e calci hanno gettato nel panico molti dei giovanissimi, che quasi subito si sono dati alla fuga.

Secondo le testimonianze dei manifestanti, riporta Open, a Torino ci sarebbero stati almeno una ventina di studenti e studentesse contusi, medicati sul posto. Per altri, invece, sarebbe stato necessario l’intervento dell’ambulanza. Una ragazza sarebbe svenuta dopo una manganellata sferrata da un agente. A Roma, a seguito del lancio di fumogeni, bottiglie e vernice rossa contro il cordone delle forze dell’ordine, è arrivata la carica della Polizia. Quindi di nuovo manganellate e violenza sugli studenti.

Il silenzio della Polizia sulle inaccettabili violenze

Studenti picchiati dalla Polizia: le violenze e i video

Studenti picchiati dalla Polizia: le forze dell’ordine, al momento, non hanno giustificato quanto avvenuto. La Questura di Roma si è limitata a far sapere che l’intervento degli agenti si sia reso necessario nel momento in cui i manifestanti avrebbero lanciato petardi alle forze dell’ordine. Per ora non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali, ma è in corso l’analisi dei filmati delle telecamere e quella della Scientifica sul posto.

Quel che risulta inaccettabile, in ogni caso, è che giovani studenti e studentesse disarmati siano stati attaccati con violenza dalle forze dell’ordine mentre rivendicavano un diritto legittimo, pretendendo maggiori tutele contro lo sfruttamento. Tentando, insomma, di mettere in sicurezza il proprio futuro e quello dei coetanei o di chi verrà, affinché tragiche morti come quella di Lorenzo Parelli possano rimanere casi isolati.

La lettera di uno studente: “La responsabilità è della ministra Lamorgese”

Studenti picchiati dalla Polizia: Ismaele C., uno dei giovani manifestanti, ha scritto una lettera dal titolo “Ministro, mi spieghi le botte, che è stato pubblicata poi dal quotidiano La Stampa. All’interno del suo appello, il giovane ha espresso frustrazione, rabbia e rammarico per quanto avvenuto durante le manifestazioni. Ha scritto:

Domenica sono stato colpito alla testa da una manganellata durante una manifestazione per la morte di Lorenzo Parelli, io e altri 3 ragazzi abbiamo riportato ferite suturate con dei punti. Sempre domenica al Pantheon la polizia ha caricato gli studenti con una violenza inaudita e senza un valido motivo. A Torino, durante altre manifestazioni studentesche, venerdì scorso, ci sono stati 20 feriti tra cui due gravi.

Sorgono doverosi dubbi sullo stato di salute della nostra democrazia. La responsabilità è della ministra Lamorgese, alla quale va chiesto conto e ragione della condotta muscolare delle forze dell’ordine in dinamiche di piazza di solito gestite nella totale tranquillità e calma.

Leggi anche: Udine, 18enne muore schiacciato da un tubo: era il suo ultimo giorno di stage

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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