Vaccini anti Covid-19 e morti improvvise tra i giovani: dov’è la verità?

Appena viene diffusa la notizia di qualche ragazzo che perde la vita in modo improvviso, una buona fetta di popolazione è pronta a scommettere che la "colpa” sia del vaccino. Ma è davvero così?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Il vaccino anti-Covid ha davvero incrementato le morti improvvise nei giovani? Da un po’ di tempo a questa parte, si assiste a una tendenza piuttosto peculiare: appena viene diffusa la notizia di qualche ragazzo che perde la vita in modo inaspettato e improvviso, una buona fetta di popolazione è pronta a scommettere che la “colpa” sia del vaccino.

Motivo per cui sembra necessario un chiarimento. Perché un conto è parlare di opinioni, che spesso sono quelle di cittadini no-vax – quindi naturalmente soggette a errori e a storture – un conto è invece analizzare quanto emerge dai dati, affidandosi quindi a elementi di valutazione oggettivi e imparziali.

Vaccino anti-Covid, la voce dei no-vax ancora si fa sentire

Le morti cardiache improvvise nei giovani non sono causate dal vaccino anti-Covid. Ancora una volta, quindi, i fatti smentiscono l’opinione di chi – dalla pandemia in poi – aveva fatto propria una vena di profondo scetticismo nei confronti della scienza, rientrando nell’ormai nota chiassosa minoranza dei “no-Vax”.

Da tempo, infatti, non c’è notizia di morte tragica di giovani ragazzi che nella sezione commenti non veda la presenza di considerazioni ai limiti del complottismo, secondo le quali il decesso debba essere da attribuire incontrovertibilmente alla vaccinazione anti-Covid. Le evidenze, però, smentiscono questa versione dei fatti.

Vaccino anti-Covid, lo studio inglese: “Nessun aumento dei decessi nei giovani”

Vaccino anti-Covid, le morti tra i giovani sono aumentate?

A fare ordine sulla presunta relazione tra vaccino anti-Covid e morti cardiache improvvise nei giovani è il quotidiano sanitario Nurse24.it, che ha riportato i dati di alcuni studi internazionali. Il primo studio arriva dall’Inghilterra ed è quello dell’“Office for National Statistic”, l’istituto che si occupa delle analisi statistiche nel Regno Unito.

Analizzando i dati, è emerso che “non ci sono prove di un cambiamento nel numero di decessi cardiaci o decessi per qualsiasi causa dopo la vaccinazione contro Covid-19 nei giovani di età compresa tra 12 e 29 anni in Inghilterra”.

E se da un lato non ci sono prove di un’associazione tra la vaccinazione Covid-19 e un aumento del rischio di morte, è invece evidente come l’infezione da Sars-CoV-2 sia associata ad un rischio sostanzialmente più elevato di morte per cause cardiache e per tutte le cause. Insomma: a uccidere è il virus, non il vaccino.

Tra l’altro, va evidenziato come quello delle morti improvvise nei giovani sia un problema antecedente al Covid. Basti pensare che già nel 2011, secondo la Società Italiana di Cardiologia, ogni anno in Italia si andava incontro alla morte improvvisa senza causa apparente di circa un migliaio di persone sotto i 35 anni di età, praticamente due o tre al giorno.

Poi, nel 2017, l’allora ministro della salute Renato Balduzzi parlava più genericamente di 5.000 decessi improvvisi tra i giovani e di 50.000 in totale in Italia. Nella maggior parte dei casi – come riporta il portale specializzato “Dottore…ma è vero che?” – la causa di questi tragici eventi nelle ragazze e nei ragazzi “è una grave alterazione del ritmo cardiaco, dovuta a malformazioni, malattie di cuore non riconosciute o altre cause ignote”.

Più raramente il decesso è causato dalla rottura di un aneurisma cerebrale congenito. Il problema, quindi, esisteva molto prima della pandemia di Covid-19 ed era già oggetto dell’attenzione della medicina e delle istituzioni.

Vaccino anti-Covid: nessun aumento di morti cardiache improvvise negli atleti

Le evidenze dei dati dimostrano quindi come non ci sia nessun collegamento tra il vaccino anti-Covid e le morti improvvise nei giovani. Va smentita pure un’altra opinione molto diffusa tra i no-vax, ovvero quella secondo cui la vaccinazione avrebbe causato un aumento delle morti cardiache improvvise e degli effetti avversi in generale negli atleti.

A smentire l’insinuazione, questa volta, è uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet, che ha mostrato come negli atleti d’élite la vaccinazione contro Sars-CoV-2 sia ben tollerata e sia associata a pochi effetti collaterali significativi. Laddove questi si sono verificati, tuttavia, sono stati di breve durata e non hanno influenzato la partecipazione sportiva.

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Asia Buconi
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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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