Il vaccino anti Covid causa infertilità nelle donne? Ecco cosa c’è da sapere

Tra i rischi del vaccino anti Covid ci sarebbe quello di causare infertilità nelle donne. Questo l'allarme lanciato in una lettera indirizzata all'agenzia europea per i medicinali.

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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Il vaccino provocherebbe infertilità nelle donne, questa la tesi riportata lo scorso 7 dicembre in un articolo della rivista online Renovatio21. A dare l’allarme sono Michael Yeadon, ex direttore di Pfizer, e il medico e parlamentare tedesco Wolfgang Wodarg. In una lettera inviata all’agenzia europea per i medicinali Yeadon e Wodarg richiedono la sospensione immediata della sperimentazione del vaccino SARS-CoV-2, in particolare il BioNtech Studio Pfizer su BNT162b, a causa di possibili interferenze con la fertilità nelle donne.

Ci si aspetta che le vaccinazioni producano anticorpi contro le proteine ​​spike di SARS-CoV-2. Tuttavia, le proteine ​​spike contengono anche proteine ​​omologhe alla sincitina, che sono essenziali per la formazione della placenta nei mammiferi come gli esseri umani.

È assolutamente da escludere che un vaccino contro SARS-CoV-2 possa innescare una reazione immunitaria contro la sincitina-1, poiché altrimenti l’infertilità di durata indefinita potrebbe colpire le donne vaccinate. 

Si legge nell’articolo.

Come funziona il vaccino e perché potrebbe essere pericoloso

La proteina spike che lo circonda, aiuta il virus a entrare nelle cellule, ma è anche l’elemento distintivo che permette al sistema immunitario di riconoscere il pericolo e quindi di attaccarlo. Il vaccino progettato da Pfizer funziona proprio dando al corpo le istruzioni per produrre la proteina spike in modo da generare una risposta immunitaria per attaccare il virus più velocemente e in maniera più efficace. Qual è il nesso tra questa proteina e la sincitina menzionata da Yeadon e Wodarg? La sincitina, come tutte le proteine è composta da sequenze di amminoadici. Una piccolissima frazione di questa sequenza è simile a quella della proteina spike del Sars-CoV-2. I maggiori esperti interrogati dalle principali testate di fact checking, hanno affermato in modo unanime che è praticamente impossibile che sia in grado di ingannare il sistema immunitario.

Cos’è la sincitina? E perché è così importante?

L’osservazione sollevata da Yeadon e Wodarg è particolarmente allarmante in quanto la sincitina è di fatto all’origine della vita umana. Tale proteina costituisce, infatti, lo sinciziotrofoblasto, una struttura essenziale che permette al feto di ricevere nutrimenti dal flusso sanguigno materno. Ma questa proteina ha anche un’altra particolarità: non è di origine umana, bensì virale, o meglio, retrovirale. Una volta insediati nelle cellule umane, i retrovirus, non si limitano a usarle per riprodursi, ma si inseriscono nel genoma dell’essere ospitante retrotrascrivendolo. Se la cellula che il retrovirus infetta è un uovo o uno spermatozoo, il virus viene automaticamente trasmesso alla generazione successiva. Ciò che temono gli scienziati, dunque, è che essendo progettato per attaccare la proteina spike del Covid-19, il vaccino non riconosca la sincitina e la distrugga, causando dunque un gravissimo danno per l’intera umanità.  

La tesi dei complottisti: Bill Gates vuole dimezzare la popolazione mondiale

Tale ipotesi sembra fare il paio con le fake news circolate qualche mese fa sul presunto piano di dimezzamendo della popolazione mondiale che Bill Gates vorrebbe mettere in atto per non meglio specificati motivi. Tale teoria cospirazionista prende le mosse da un video del 2010 in cui Bill Gates sostiene che:

La popolazione mondiale conta oggi 6,8 miliardi di abitanti e ci dirigiamo verso i 9 miliardi. Se facciamo un buon lavoro con i vaccini, con la sanità e con le politiche riproduttive, possiamo diminuire questa stima del 10-15 per cento

Bill e Melinda Gates durante una delle loro numerose visite in Africa

Cosa c’è di vero nella tesi contro Gates: The child survival hypothesis

Per comprendere questa frase è necessario contestualizzarla. Bill Gates e sua moglie Melinda, da anni portano avanti campagne a favore della vaccinazione infantile, sostenendo che il sovrappopolamento mondiale, soprattutto nei paesi più poveri, porti a un peggioramento delle condizioni sanitarie e di vita. 

Se una madre e un padre sanno che il loro bambino vivrà fino all’età adulta, inizieranno a ridurre naturalmente le dimensioni della popolazione

Ha spiegato Melinda Gates in un’intervista a Forbes nel 2011.

Quindi in sostanza, limitando la mortalità infantile attraverso la vaccinazione, le famiglie non avranno più bisogno di fare molti figli per aumentarne le probabilità di sopravvivenza e questo condurrà a un riequilibrio della popolazione globale. Tale teoria nota come “the child survival hypothesis”, ovvero, l’ipotesi della sopravvivenza infantile, è oggetto di dibattito all’interno della comunità scientifica internazionale, ma comunque non ha nulla a che fare con l’utilizzare i vaccini per “sterilizzare la popolazione”, al contrario, mira a ridurre la mortalità infantile e riequilibrare la popolazione mondiale.

Il vaccino è, dunque, sicuro? 

Il vaccino arrivato in Italia lo scorso 25 dicembre, è stato prodotto dall’azienda Pfizer-BioNtech ed è ormai pronto per essere somministrato, dapprima a un ristretto gruppo di operatori dell’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani di Roma, e poi a un gruppo più ampio di persone. Il vaccino testato su 43.548 persone, ha un’affidabilità di oltre il 90% ed è stato approvato dalle principali istituzioni sanitarie mondiali come la Fda negli USA, l’Aifa in Italia, la Mhra in Gran Bretagna. In un recente video, l’Unione Europea ha ribadito che il “vaccino anti-Covid è sicuro, sconfiggerà pandemia”. 

Uk: “il vaccino non è adatto per le donne in gravidanza”

Nonostante le rassicurazioni, però, c’è un documento chiamato “Information for healthcare professional on Pfizer BioNTech Covid-19 vaccine” rilasciato dal governo del Regno Unito, in cui viene sconsigliata la somministrazione alle donne in gravidanza:  

Il vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 non è raccomandato durante la gravidanza. Per le donne in età fertile, la gravidanza deve essere esclusa prima della vaccinazione. Inoltre, le donne in età fertile deve essere consigliato di evitare la gravidanza per almeno 2 mesi dopo la seconda dose

Sempre nello stesso documento si legge che:

non è noto se il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 abbia un impatto sulla fertilità 

E infine:

non è noto se il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 sia escreto nel latte umano. I rischi per i neonati/bambini non possono essere esclusi

Aifa: il vaccino non è controindicato in gravidanza

Più rassicuranti, invece, le indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco:

I dati sull’uso del vaccino durante la gravidanza sono tuttora molto limitati, tuttavia studi di laboratorio su modelli animali non hanno mostrato effetti dannosi in gravidanza. Il vaccino non è controindicato e non esclude le donne in gravidanza dalla vaccinazione, perché la gravidanza, soprattutto se combinata con altri fattori di rischio come il diabete, le malattie cardiovascolari e l’obesità, potrebbe renderle maggiormente a rischio di COVID-19 grave. L’Istituto Superiore di Sanità ha in atto un sistema di sorveglianza sulle donne gravide in rapporto a COVID-19 che potrebbe offrire ulteriori utili informazioni. 

Nessuna controindicazione anche per l’allattamento al seno. Sempre sul sito dell’Aifa leggiamo:

Sebbene non ci siano studi sull’allattamento al seno, sulla base della plausibilità biologica non è previsto alcun rischio che impedisca di continuare l’allattamento al seno.
In generale, l’uso del vaccino durante la gravidanza e l’allattamento dovrebbe essere deciso in stretta consultazione con un operatore sanitario dopo aver considerato i benefici e i rischi.

La situazione, dunque, sembra essere molto complessa. Sebbene non esista nessuna evidenza che colleghi il vaccino anti Covid-19 al rischio di infertilità nella donna, è necessario valutare molto attentamente la somministrazione in caso di gravidanza e allattamento.

Leggi anche: Vaccino Covid, le linee guida di Aifa: dosi, efficacia ed effetti collaterali

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