Università, garantite le lezioni online. Ma sulla ripartenza nessuna linea guida

A settembre riparte anche l'università, ma per gli atenei non ci sono linee guida univoche. Saranno garantite le lezione online, ma sulla presenza in aula sarà autogestione.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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In questi giorni si è parlato molto di scuola, ma decisamente meno di università. A settembre anche docenti e studenti universitari torneranno in aula, ma come gli atenei si adatteranno alle misure di emergenza ancora non è affatto chiaro. Il Ministero dell’università e della ricerca, guidato da Gaetano Manfredi, ha dato libertà di scelta ai singoli atenei, quindi ai rettori. In molti casi però, i rettori hanno scelto di delegare ai presidi di facoltà. Alcuni presidi hanno delegato ai responsabili di dipartimento. Questi passaggi di responsabilità, però, rischiano di frammentare la gestione dell’emergenza, lasciando le università nel caos e penalizzando gli studenti.

L’autogestione delle università

La capienza delle aule è il problema principe che condizionerà la ripartenza nelle università italiane. Da nord a sud non ci sono vere linee guida in merito. Sarà garantita agli studenti la possibilità di continuare a fare lezione online, ma sulla presenza in aula sarà autogestione. Ogni ateneo, e ancor più ogni dipartimento, dispone di spazi diversi, di conseguenza ognuno si organizzerà a proprio modo. A Trento le aule saranno occupate al massimo per il 25% della loro normale capienza. Alla Sapienza di Roma la percentuale sembra salire al 33%. Alla Bocconi di Milano si potranno fare lezioni frontali, ma solo nel caso in cui il numero degli studenti non dovesse superare il 50% della capacità delle aule. In Sardegna, già dal mese di giugno, gli esami si sono svolti in sede.

Leggi anche: Crollo delle immatricolazioni universitarie. Al Sud situazione drammatica

Areazione delle aule, un’altra questione

In ultimo, si pone il problema dell’areazione. Oltre alla riduzione dei posti, non tutte le aule degli atenei saranno disponibili per garantire le lezioni. Saranno utilizzate solo quelle che dispongono di finestre adeguate. Ma sui parametri da cui dipende l’adeguatezza, non si sa molto. E mentre ministro, rettori e presidi si rimpallano responsabilità, le matricole di settembre, come anche studenti, insegnanti e personale non sanno a cosa andare incontro.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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