Un comitato controllerà la divulgazione scientifica? La proposta di legge che indigna

Aldo Torchiaro
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Aldo Torchiaro, giornalista da quando si usavano le macchine da scrivere, si occupa oggi di innovazione digitale, nuovi media, e-democracy.
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Istituire un Comitato di valutazione sulla divulgazione medico-scientifica televisiva. La proposta, lontana dall’essere stata discussa con la Rai ed estranea alle linee-guida e al contratto di servizio pubblico, è stata presentata come disegno di legge da un autorevole parlamentare di maggioranza: il Presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera, il pentastellato Luigi Gallo. Il Ministro dello sviluppo economico, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, istituisce una Commissione per la divulgazione dell’informazione scientifica, al fine di selezionare le migliori forme di diffusione della più recente informazione culturale e scientifica a favore della collettività, da trasmettere attraverso il canale radiotelevisivo pubblico. Ecco, in sintesi, la proposta di legge a firma del deputato pentastellato Luigi Gallo che istituirebbe un Comitato di Vigilanza scientifica, di cui non si conoscono i parametri né l’eventuale composizione, ma del quale si intravedono gli obiettivi: filtrare, attraverso un passaggio decisionale afferente al Mise, non al Miur, i contenuti di cui la Rai può dare divulgazione.

Il peso di Luigi Gallo nella maggioranza

Luigi Gallo, che per la cronaca non è un parlamentare qualunque ma dallo scorso giugno è presidente della VII Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera, ha così scatenato un putiferio. E nel giorno in cui il governo sostituisce il vertice dell’Agenzia Spaziale Italiana con un’operazione tanto fulminea da non risultare coordinata tra gli alleati della maggioranza, in tanti chiedono maggior rispetto per la scienza.

L’Agenzia Spaziale Europea è contrariata

L’ingegnere Massimo Predieri, tra i consulenti italiani dell’Agenzia Spaziale Europea, non nasconde la sua contrarietà:

Il governo è caratterizzato dalla diffidenza verso la ricerca scientifica. È un fenomeno molto vasto, non limitato all’Italia, ma a tutto l’Occidente, afflitto dall’ondata populista. Negli Stati Uniti la presidenza Trump ha ripetutamente negato le evidenze scientifiche del cambiamento climatico.

Le ragioni del risentimento, secondo Predieri, sono profonde:

La maggioranza giallo-verde si fa portavoce di un risentimento, spesso astioso, verso il mondo accademico e della ricerca scientifica, visto come gruppo privilegiato che non ha mantenuto la promessa di crescita del benessere per tutti.

Tutti i dubbi di Wired e le domande senza risposta

La rivista Wired, dedicata all’innovazione tecnologica, ha rivolto all’onorevole Gallo una serie di domande rimaste senza risposta:

Come sarà selezionata questa commissione di vigilanza sulla scienza? E con quali criteri saranno scelte le “migliori forme di diffusione? Che poteri le saranno attribuiti? Sopire, troncare? E ancora, cosa significa “a favore della collettività”?

Perché molti ciarlatani si sono presentati come difensori degli interessi della collettività: Davide Vannoni per Stamina, i vari sostenitori della omeopatia e di altre illusioni consolatorie, i nemici a priori degli ogm, perfino gli avversari dei vaccini.

Come si distingue un ciarlatano da un bravo divulgatore?

Parla Cingolani, direttore Istituto Italiano Tecnologia

Entra con i piedi nel piatto anche Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia:

Oggi l’informazione è molto più democratica rispetto a qualche tempo fa: chiunque può avere accesso diretto alle notizie, togliersi delle curiosità, prendere numeri, date, situazioni; l’altra faccia della medaglia è che le fonti non sono controllate: si parla di fake news, ma in generale la grande quantità di dati ad accesso diretto è nemica del metodo scientifico in cui il dato normalmente va certificato e verificato. Bisognerebbe trovare un sano equilibrio fra l’accesso diretto e immediato all’informazione ma anche la veridicità di questa informazione e l’attendibilità delle fonti.

La Sirm, prima società medico-scientifica europea, si dice sorpresa

Il Comitato di Vigilanza sulla Scienza ha fatto irruzione sulla scena mentre il professor Corrado Bibbolino, Membro Onorario dell’American College of Radiology, stava celebrando a Genova il congresso nazionale dei radiologi della SIRM, che con i suoi diecimila iscritti è la prima società medico-scientifica non solo d’Italia ma in Europa:

I controlli in un sistema liberale sono antitetici nei termini. Se l’intenzione fosse quella di istituire comitati tecnico-scientifici per valutare il rigore accademico dei materiali da divulgare, sarebbe una buona iniziativa. Se invece fosse un comitato di valutazione politica non sarebbe neanche possibile discuterne.

Burioni si appella alla rete

La scienza, come dice il professor Roberto Burioni, non sarà mai democratica, ma può essere meglio valutata e conosciuta da tutti. Per questo la risposta del virologo non si è fatta attendere, ed è passato dalle parole ai fatti: ha aperto in rete un sito di “informazione corretta” medico-scientifica. Per valutarla c’è solo la rete. di Aldo Torchiaro

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