L’indagine era stata sollevata da Repubblica e in poche ore ha subito alimentato clamore. Si tratta della presunta distribuzione di mascherine contraffatte provenienti dalla Cina, in cui sarebbe coinvolta Irene Pivetti, volto tv e ex Presidente della Camera dei Deputati.
L’inchiesta
Tutto ha avuto inizio con il sequestro di mascherine con marchio CE contraffatto, in una farmacia di Savona, operazione nell’ambito delle migliaia di mascherine Ffp2 in arrivo dalla Cina e sequestrate dalla Guardia di Finanza al Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa, dove sono tuttora custodite. Risalendo la catena di distribuzione, gli inquirenti si sono imbattuti nella società che curerebbe la distribuzione di tali mascherine in Italia, ovvero la Only Logistics Italia srl, di cui è amministratrice unica Irene Pivetti. L’ipotesi di reato sarebbe di violazione dell’articolo 515 del codice penale per frode nell’esercizio del commercio di mascherine provenienti dalla Cina. L’ex Presidente della Camera ha spiegato al Corriere della Sera che:
Pensavo di aiutare, che deficiente sono stata, ma lo rifarei. La mia società ha importato questa partita sulla base della legislazione prevista dal decreto del 2 marzo, poi recepita in senso assai restrittivo nel Cura Italia. Noi abbiamo rispettato quanto previsto dal contratto con la Protezione civile, soltanto che poi le regole sono cambiate in corsa, affidando all’Inail la competenza di certificare i dispositivi di protezione.
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