Tumore dell’endometrio: approvato monoclonale che risveglia sistema immunitario

L'Aifa ha approvato una nuova terapia, a base di un farmaco monoclonale, per la cura del tumore dell'endometrio. Vediamo in cosa si tratta e a quale pazienti si rivolge.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Il tumore dell’endometrio continua a colpire milioni di donne in Italia, con 10 mila nuove diagnosi ogni anno. La ricerca si è concentrata sull’immunoterapia, raggiungendo ottimi risultati grazie a un anticorpo monoclonale, il dostarlimab, in grado di riattivare il sistema immunitario di una paziente su tre.

L’Aifa alcune settimane fa ha approvato il farmaco. Dostarlibab si usa in particolare nelle donne con malattia localmente avanzata o metastatica e con tumore dMMR/MSI-H, che presentano una struttura molecolare associata alla mancata correzione degli errori di replicazione del Dna.

Tumore dell’endometrio: il monoclonale dostarlimab

tumore dell'endometrio_monoclonale

Dostarlimab si somministra per infusione endovenosa e veniva già offerto gratuitamente da un anno alle pazienti, grazie a un programma di early access dell’azienda farmaceutica GSK.

Il farmaco è un inibitore di programmed cell-death-1 (PD-1), e si è dimostrato esercitare un’attività antitumorale in quelle pazienti che presentano una particolare struttura molecolare, con deficit della riparazione dei mismatch del DNA (dMMR) e/o con elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H), presente in circa un terzo dei tumori dell’endometrio.

I risultati dello studio GARNET, presentati all’ultimo congresso americano di oncologia (ASCO), hanno portato ad approvarne l’utilizzo da parte dell’agenzia che regola l’attività dei farmaci in Italia. Inoltre durante lo stesso congresso sono stati resi noti anche gli ottimi risultati relativi all’utilizzo di dostarlimab nel trattamento del carcinoma del retto.

Nicoletta Colombo, docente di ginecologia e ostetricia all’Università di Milano Bicocca, ha così commentato l’approvazione del nuovo farmaco, come riportato da FHARMASTAR, il giornale online sui farmaci:

Dostarlimab mostra un tasso di risposta rapido ed estremamente elevato nelle pazienti con dMMR/MSI-H ma cosa ancora più interessante, con il follow-up prolungato si è visto quanto queste risposte siano durature, con un impatto decisivo sulla sopravvivenza libera da progressione di patologia.

Il beneficio permane per molti mesi e possiamo anche avere la speranza che qualcuna delle pazienti trattate possa guarire.

Il prossimo passo sarà quello di capire se il trattamento potrà essere ampliato, e soprattutto anticipato.

Tumore dell’endometrio: come e quando si manifesta

Il tumore dell’endometrio rappresenta la quasi totalità delle neoplasie del corpo dell’utero e colpisce più frequentemente le donne in menopausa, tra i 50 e i 70 anni.

La maggior parte dei tumori si manifesta fin dall’esordio della malattia con sanguinamento vaginale anomalo, o dopo la menopausa o in un periodo diverso dal flusso mestruale, permettendo così una diagnosi precoce della malattia.

Nei casi in cui però ciò non accadeva non vi erano particolari cure per il tumore in stato avanzato e le donne avevano scarse possibilità di prolungare la propria esistenza. L’immunoterapia invece ha dato loro una possibilità, risvegliando il sistema immunitario addormentato dall’attività stessa del tumore. La terapia con dostarlimab rappresenta un’opportunità di trattamento per queste pazienti, e l’Italia, grazie alla valutazione positiva dell’Aifa, rientra tra i primi Paesi in Europa ad approvarne l’utilizzo.

Leggi anche: Tumore del retto, nuovo farmaco lo elimina senza chemio e radio in 12 pazienti

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