Tullio Solenghi ricorda Anna Marchesini: “Una mia grande amica, guardavamo la realtà con gli stessi occhi”

Tullio Solenghi ricorda la sua amica e collega Anna Marchesini: "La andai a trovare a casa l'ultima volta, era stremata, ma con una capacità prodigiosa di continuare a inventare".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Tullio Solenghi è ora regista e personaggio principale della commedia I maneggi per maritare una figlia di Gilberto Govi, il fondatore del teatro dialettale genovese.

In un’intervista al “Corriere della Sera” ha raccontato dei suoi esordi in teatro: “Non ci ero mai stato. Mi presentai al provino alla Scuola dello Stabile di Genova con i primi cinque versi della poesia A Silvia, recitai con gli accenti di tutti i dialetti italiani e Luigi Squarzina, che era il direttore, esplose in una risata. Non capivo se rideva di me oppure per la mia esibizione ben fatta, per fortuna rideva per l’esibizione. Fui accettato e debuttai in palcoscenico mentre frequentavo il secondo anno, in Madre Coraggio di Brecht con la grande Lina Volonghi”.

Ha poi ricordato la sua amica e collega Anna Marchesini, scomparsa nel 2016 a causa di un aggravarsi dell’artrite reumatoide: “La conobbi alla Rai di Torino. Ci avevano proposto di fare insieme una trasmissione per la radio svizzera italiana, destinata agli emigrati, fino a quel momento venivano fatti degli sketch bruttissimi…”.

Fin da subito è nata con lei un'”intesa artistica” e successivamente hanno deciso di contattare Massimo Lopez per lavorare insieme: “Con Anna riscrivemmo i testi, avevamo lo stesso occhio strabico nel guardare la realtà. Con lei ci ritrovammo a Genova per un altro varietà alla radio, dove ci inventammo un corso di mimo radiofonico. Annunciava ‘Adesso Marcel Marceau mimerà un albero’. Silenzio assoluto… e poi io, nel ruolo di Marceau che mimava l’albero, ovviamente invisibile alla radio, ringraziavo in francese. Da lì partì l’idea di coinvolgere Massimo per creare il Trio”.

L’incontro con Massimo Lopez

Tullio Solenghi ha incontrato per la prima volta Massimo Lopez nel 1972: “Dopo sette anni di Teatro Stabile, mi ero procurato un’orchite da Shakespeare e decisi di migrare verso il cabaret. All’epoca mi avevano proposto un piccolo ruolo, due battute nel Fu Mattia Pascal di Pirandello con Giorgio Albertazzi e siccome anche Massimo frequentava la Scuola, gli passai la parte… da allora non ci siamo più persi di vista…”.

Con Anna Marchesini e con Massimo Lopez hanno poi fondato Il Trio, che ha esordito nel 1982 nella nella trasmissione radiofonica Hellzapoppin, con un nuovo format semplice e di comicità surreale, molto apprezzato fin da subito dal pubblico.

Dopo numerosi successi, tra cui quello registrato nel 1989 dalla parodia dei Promessi Sposi, diventata l’anno successivo una miniserie televisiva, Il Trio ha deciso di sciogliersi nel 1995, in quanto sia Tullio Solenghi sia Massimo Lopez sia Anna Marchesini hanno proseguito, poi, le loro carriere in solitaria, in teatro e in TV.

L’ultimo ricordo di Tullio Solenghi di Anna Marchesini

Nonostante il divorzio artistico, Tullio Solenghi e Anna Marchesini sono sempre rimasti amici ed ecco il suo ultimo ricordo: La andai a trovare a casa, era stremata, ma con una capacità prodigiosa di continuare a inventare. Stava per pubblicare il suo libro È arrivato l’arrotino. Le chiesi il perché dell’arrotino, e rispose ‘Da quando sono qui a letto, sento i rumori della città, grigi, monotoni… l’unica voce che rompe il grigiore è quella dell’arrotino, mi dà il senso della vita”.

Leggi anche: Mengoni a Sanremo: “Come mi sono preparato al Festival? Ho rivisto quello con Anna Marchesini”

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Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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