Toto-Quirinale, dal Mattarella bis a Draghi: ecco le quote dei bookmakers

I grandi elettori si riuniranno in seduta comune per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale il prossimo 24 gennaio, ma al momento l'unica certezza è che non ci sono certezze. Ecco le ipotesi dei bookmakers.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Tutti i grandi elettori si riuniranno in seduta comune per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale il prossimo 24 gennaio: il presidente della Camera Roberto Fico ha inviato ieri la comunicazione ufficiale. In attesa del grande giorno, la discussione su chi sarà il prossimo capo dello Stato appare ancora incerta, avvolta in una nebbia di infiniti dubbi.

Di fatto, i nomi dei papabili candidati appaiono tutti problematici. Anche perché, questa volta più che mai, la scelta del Presidente della Repubblica si intreccia indissolubilmente col destino politico del Paese e con l’emergenza pandemica, creando scenari complessi e di difficile risoluzione.

Draghi al Colle: uno scenario problematico

Basti pensare che il candidato più quotato per il post-Mattarella è proprio l’attuale Premier Mario Draghi, che però rischia di giocarsi i voti dei partiti più lassisti (Lega e M5S) qualora decidesse di imporre ai lavoratori il Super Green Pass, nodo su cui si concentrerà il Cdm convocato oggi.

D’altra parte, se non si optasse per l’obbligo, i contagi potrebbero salire ulteriormente creando uno scenario d’emergenza che escluderebbe un vuoto a Palazzo Chigi e costringerebbe Draghi a rimanere al suo posto. Lo scontro, poi, si consuma anche sul rientro a scuola: Draghi la vuole in presenza dal 10 gennaio, i governatori chiedono di rinviare e optare per la DAD. Questo significa che anche i 58 voti delle Regioni sono a rischio per l’attuale Premier.

Quirinale, le posizioni del centrodestra e del centrosinistra

Quirinale, le posizioni del centrodestra e del centrosinistra

Il centrodestra, con in mano la maggioranza dei grandi elettori, potrà proporre per la prima volta un proprio candidato. Il nome su cui Salvini e Meloni puntano è quello di Silvio Berlusconi, che ancora non ha fatto alcuna comunicazione ufficiale. “Siamo nella fase della valutazione e dell’attesa”, hanno fatto sapere nei giorni scorsi esponenti di Forza Italia. Di fatto, si attende il 14 gennaio per le decisioni, quando si terrà il vertice del centrodestra.

Il centrosinistra, da parte sua, gioca d’ostruzionismo e ha solo una certezza: il netto “no” alla candidatura del Cav. Letta aspetta il tavolo con Conte e Speranza, che si riunirà il 13 gennaio, e lì chiederà agli alleati di sostenere il nome di un presidente a larga maggioranza e il patto per proseguire la legislatura. Nel M5S è caos: prima i pentastellati di Conte hanno spinto con la richiesta di una donna al Colle, adesso l’ipotesi privilegiata è quella di un Mattarella bis.

Mattarella bis: adesso anche parte del Pd è d’accordo

Sulla rielezione di Mattarella, anche parte del Pd sembra farci un pensierino: lo scenario attuale rimarrebbe inalterato e garantirebbe stabilità al Paese. “Il Mattarella bis mi sembra l’unica soluzione per rassicurare gli italiani ancora alle prese con la pandemia, penso che lo si debba votare, punto, sarebbe una dimostrazione d’affetto, di stima e dell’indispensabilità di una scelta che è la più utile per il Paese”, ha detto il deputato dem Matteo Orfini.

Insomma, la certezza è che non ci sono certezze e la corsa al Colle sembra ancora lunga e piena di ostacoli, non ultimo quello dell’incognita degli assenti alla votazione per Covid o quarantene, che rimane ancora da risolvere.

Toto-Quirinale: le quote dei bookmakers

Toto-Quirinale: le quote dei bookmakers

Come ogni partita importante che si rispetti, i betting analysts hanno fatto le loro previsioni per il post-Mattarella. Secondo Oddsdealer.net, fornitore di quote per i bookmakers internazionali, il favorito è Mario Draghi, pagato 1.90 volte la posta.

Subito dopo c’è la ministra della Giustizia Marta Cartabia, quotata a 2.50, che potrebbe diventare la prima donna al Quirinale: su di lei pesa però la discussa riforma della giustizia, che molti, specie i 5Stelle, non hanno apprezzato. A chiudere il podio Pier Ferdinando Casini, centrista e politico di lungo corso, la cui quota è fissata a 5 volte la posta.

Silvio Berlusconi appare soltanto al sesto posto: il bookmaker paga per lui 15 volte la posta. Medaglia di legno per l’ex Premier Paolo Gentiloni, seguito dalla prima di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Casellati. Restano indietro le altre donne chiamate in causa per il Colle, come l’ex ministra per le Pari opportunità del governo Prodi Anna Finocchiaro (quota 27), l’ex ministra della Giustizia e rettrice dell’università Luiss Paola Severino (32). In coda Letizia Moratti (di cui si era molto parlato dopo l’uscita a pranzo con Giorgia Meloni), Rosi Bindi ed Emma Bonino, tutte “quotate” 40 volte la posta.

Poche opportunità, secondo i bookmakers, anche per la scelta di comodo, sbandierata più volte, ovvero la famosa “ipotesi Amato” per mettere tutti d’accordo: l’eventualità che il vicepresidente della Corte costituzionale salga al Quirinale paga 30 volte la posta.

Leggi anche: Prima donna Presidente della Repubblica: così Conte vuole fermare la destra nella corsa al Colle

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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