Il ritorno di Blanca, l’investigatrice non vedente: “La cecità non fa pietà, ma è coraggio”

Da giovedì ritornano su Rai1 le avventure di Blanca, una ragazza capace di trasformare la debolezza in forza, non arrendendosi o piangendosi addosso: pur essendo non vedente riesce a entrare in polizia.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Dal 5 ottobre torna su Rai1 Blanca, l’investigatrice non vedente, dal carattere indomabile e dagli abiti coloratissimi, alle prese con le indagini e i suoi innamoramenti, in un commissariato di polizia a Genova, .

Il successo della serie, prodotta da Matilde e Luca Bernabei per Lux Vide, società del gruppo Fremantle, con RaiFiction e diretta da Jan Maria Michelini e Michele Soavi, ha reso nota l’attrice protagonista di origini foggiane, la 31enne Maria Chiara Giannetta, proiettandola nello star system. Presto, infatti, la vedremo in Santocielo, film con Ficarra e Picone che uscirà a Natale.

La serie, come svelato da Maria Pia Ammirati, avrà una vita lunga: “Si sta pensando di continuare, perché c’è un’attesa nel pubblico”, ha spiegato la direttrice di Rai Fiction alla 75ma edizione del Prix Italia a Bari, concorso televisivo che sino al 6 ottobre vede a confronto 80 broadcaster in rappresentanza di 52 Paesi dei cinque continenti.

Come cambia Blanca nella nuova stagione?

Torna la serie Blanca “La sua cecità è anche la sua forza”_

In un’intervista per il Messaggero Maria Chiara Giannetta ha rivelato alcuni retroscena riguardo all’evoluzione del suo personaggio. Ecco quanto ha dichiarato riguardo a Blanca:

È cresciuta, e io con lei. Non può più fingere di essere una ragazza e deve fare i conti con la sua spensieratezza e il suo istinto che la portano ad agire senza pensare.

In questa seconda stagione, in onda ogni giovedì per sei puntate, Blanca dovrà affrontare nuove sfide lavorative, viene stabilizzata e diventa ufficialmente consulente per la polizia. Al riguardo ci preannuncia l’attrice protagonista, come riportato da Vanity Fair: “Blanca in questa nuova stagione da ragazza diventa donna, sarà forse perché nel frattempo anche io sono invecchiata. Ora non è più una stagista, ma una consulente della polizia che viene coinvolta in tutti i casi. Dovrà cominciare a prendersi più responsabilità. In questo modo uscirà dalla sua confort zone. Blanca è sempre stata piuttosto autoriferita e molto ambiziosa, ma dovrà cominciare ad ascoltare di più chi le sta intorno”.

Al suo fianco ci sarà sempre Giuseppe Zeno nei panni dell’ispettore Liguori, ma anche nuovi personaggi e il suo sempre fedele compagno a quattro zampe, Linneo.

Blanca: la diversità vissuta come normalità

Un caratteristica della fiction è il modo in cui viene affrontata la particolarità di Blanca, il suo essere non vedente. Al riguardo è la stessa Maria Chiara Giannetta a confermare l’aspetto innovativo:

La gente si è identificata nel mio personaggio perché il suo handicap non è presentato in modo pietistico, ma come una qualsiasi difficoltà della vita.

Blanca non fa passi indietro e tutti vorrebbero avere il suo stesso coraggio: è cieca eppure non ha filtri.

In un’altra intervista aggiunge: La serie fa un passo avanti perché porta in scena una persona cui in realtà non manca qualcosa, e permette di considerare la normalità non come uno spettro unico”. Inoltre specifica Luca Bernabei che “la sua cecità è anche la sua forza, la spinge dove altri non vanno”.

Le vicende raccontate nella serie non divergono dalle storie di tante altre ragazze della sua età “perché Blanca, come tutte le sue coetanee è una ragazza complessa, nello specifico, una che deve fare pace con i dolori interiori, una ragazza che ha il sogno di crescere, abbattere i miti emotivi, trovare il lavoro che la soddisfi, lottare contro scudi e armature che non le permettono di cedere all’amore perché troppo concentrata su se stessa”.

Riguardo ai concetti di diversità e normalità l’attrice stessa ad Avvenire ha spiegato come queste siano due parole delicate, ma quanto una cosa più rientra nella quotidianità tanto più diventa nostra. La conoscenza e l’integrazione non ci rendono chiusi mentalmente, con meno paure e più forti per il nostro futuro, sottolinea Giannetta.

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