I tamponi fai da te sono molto in voga in questi tempi, essendo difficile prenotare un test molecolare o antigienico in farmacia, ma sembrerebbero per nulla attendibili.
Si stimano errori che ammontano al 66%. L’errore riguarderebbe il modo errato in cui viene eseguito il tampone. Il problema è che vengono forniti risultati errati di falsi negativi su persone che in realtà sono positive e non si comportano prendendo le dovute misure del caso, come isolarsi.
Di conseguenza pur essendo una procedura comoda il tampone fai da te non è consigliato: due casi su tre risultano negativi quando in realtà non lo sono.
Tamponi fai da te: perché non sono attendibili
I tamponi fai da te si possono acquistare nei supermercati o in tabaccheria. Il dottor Alberto Chiriatti, vice segretario regionale della Fimmg Lazio, ha spiegato così a Il Messaggero cosa è accaduto a chi si è sottoposto a tamponi fai da te:
Ci sono stati mutuati che a fronte di una sintomatologia riconducibile al Covid, febbre o raffreddore, o anche senza soffrire di nulla e dunque a mero scopo di controllo, hanno svolto il tampone a casa da soli risultando negativi quando invece erano positivi.
L’altro problema riguarda la procedura che segue: se un cittadino che si fa da solo il test a casa risulta positivo, deve comunque eseguire un nuovo tampone o dal medico o in farmacia o nei laboratori di analisi o ancora nei drive-in perché deve essere inserito nel sistema del conteggio e del tracciamento dal momento che il tampone “fai-da-te” ha semplicemente una validità diagnostica.
Federfarma ha da sempre sconsigliato l’uso dei tamponi fai da te. Alfredo Procaccini, vicepresidente dell’associazione dei farmacisti, ha dato una spiegazione relativa alla poca attendibilità di questi tamponi:
Il tampone “fai-da-te” lo abbiamo sempre sconsigliato fin dall’inizio perché pur essendo valido come strumento, l’operatore ovvero il cittadino, non riesce ad eseguirlo nel 90% dei casi come invece fa un infermiere, un sanitario, un medico, un farmacista e poi per quanto sia bravo ad eseguire il test, salta il tracciamento.
Tamponi fai da te: la procedura corretta
Emanuele Pontali, direttore dell’unità di Malattie Infettive dell’Ospedale Galliera di Genova, ha spiegato quale deve essere la corretta procedura d’utilizzo del tampone fai da te:
In farmacia la manualità ormai è sicura mentre nel fai da te c’è sempre il rischio che le cose non vadano per il verso giusto.
Il tampone va introdotto in profondità, va fatto ruotare cinque volte e poi va messo in contatto con il queste soluzioni chimiche contenute nella provetta, dove va spremuto in modo che tutto il materiale che ha raccolto nel naso resti all’interno del pozzetto. Quindi si lascia lì per una decina di secondi. Infine il contenuto della provetta va versato sulla barretta del test dove va messo il giusto numero di gocce.
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