Frosinone, tabaccaio uccide un ladro: “Ho sparato per difendermi”. É indagato per omicidio

Sandro F., un tabaccaio 58enne, ha sparato e ucciso un ladro che si era introdotto in casa sua. L'uomo è indagato per omicidio. La vittima era insieme a tre complici, che sono fuggiti.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Un tabaccaio uccide un ladro che si era introdotto nella sua villetta. É accaduto lunedì sera a Santopadre nei pressi di Arpino, in provincia di Frosinone. Ora l’uomo è indagato per omicidio.

Ecco cosa ha raccontato il tabaccaio Sandro F., come riportato da Il Corriere della Sera:

Ho sentito i rumori al piano di sopra, ho preso il fucile: quello mi ha puntato addosso la pistola.

Ha poi aggiunto:

Mi sono soltanto difeso.

Sono attualmente in corso le indagini della polizia che tramite le perizie balistiche, le testimonianza di chi era sul posto e la costruzione esatta della dinamica dovrà valutare se si sia trattato di legittima difesa oppure di eccesso colposo.

Tabaccaio uccide un ladro, il racconto di Sandro

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Tabaccaio uccide un ladro. Si tratta di Sandro F., 58enne. L’uomo ha sparato e ucciso un ladro che si era introdotto nella sua villetta a Santopadre. La vittima, Mirel J.B., si trovava insieme a tre complici. Gli uomini, che le forze dell’ordine stanno cercando di identificare, ora sono fuggiti.

Ecco la ricostruzione dell’uomo:

Stavo tornando dal lavoro nella mia villetta con mio figlio e quando sono arrivato in casa ho sentito dei rumori.

Ho capito che c’era qualcuno al piano superiore e allora ho preso il fucile perché mi sono spaventato. Sono uscito di casa e mentre facevo il giro della villetta un uomo mi si è parato davanti. Impugnava una pistola, me l’ha puntata contro e a quel punto ho sparato.

Saranno i carabinieri del comando provinciale di Frosinone, guidati dal colonnello Alfonso Pannone e dal reparto operativo guidato dal colonnello Andrea Gavazzi a valutare se la ricostruzione del tabaccaio risulta attendibile, e quindi decidere se disporre il fermo dell’uomo o lasciarlo libero.

Tabaccaio uccide un ladro: quando si può uccidere per legittima difesa

Secondo la legge italiana chi trova un ladro in casa e gli spara potrebbe rispondere di omicidio volontario. Nello specifico nei casi in cui il malvivente è senza arma o sta scappando con la refurtiva.

Sparare e nel caso uccidere qualcuno è previsto solo in una situazione di pericolo grave e in particolare se si trova vittime di un atto violento.

Per legittima difesa si intende dunque la difesa della persona e non del patrimonio. L’uso delle armi per legge è consentito solo per tutelare l’integrità fisica propria o altrui. Che il tabaccaio uccide un ladro sarà da valutare proprio su questo punto, e in base a quanto si deciderà l’uomo verrà rilasciato oppure arrestato.

Leggi anche: Verona, madre uccide figlie di 3 e 11 anni in una casa d’accoglienza: ricercata

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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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