Quali sono i cibi che aiutano a prevenire i tumori: la verità sui “Superfood”

Con il termine "Superfood” (supercibo), coniato dai pubblicitari e non da nutrizionisti, si fa riferimento a cibi aventi presunte capacità benefiche per la salute. Ma cosa c'è di vero?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Con il termine “Superfood” (supercibo), coniato dai pubblicitari e non da nutrizionisti, si fa riferimento a cibi aventi presunte capacità benefiche per la salute, imputabili ad una parte delle caratteristiche nutrizionali o alla concentrazione chimica complessiva di essi.

Sono alimenti che, al di là delle proprietà nutrizionali, presentano anche la capacità di influenzare positivamente una o più funzioni fisiologiche, in modo da conservare o migliorare lo stato di salute e di benessere, magari contribuendo anche a ridurre il rischio di insorgenza di quelle malattie correlate ad un certo tipo di alimentazione.

Superfood e malattie, Dogliotti: “Nessun alimento è miracoloso, ma alcuni sono migliori di altri”

Proprio sulla correlazione tra Superfood e prevenzione dalle malattie si è espressa Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico per la Fondazione Umberto Veronesi, che ha spiegato:

Ci sono voluti 50 anni per ottenere evidenze che convalidassero l’ipotesi che gli stili di vita, in primo luogo ciò che mettiamo nel piatto, sono all’origine di oltre la metà dei tumori e che possiamo fare parecchio per limitare le probabilità di ammalarci.

Di fatto ad oggi gli alimenti che hanno dimostrato avere un’influenza significativa sulla riduzione del rischio di cancro sono: i vegetali non amidacei (quali spinaci, cavoli, verdure a foglia verde, cipolle, cetrioli, funghi, cavolfiori, peperoni, broccoli, cavolini di Bruxelles e asparagi) e la fibra considerata come elemento a sé. Diventa invece difficile capire quali siano le molecole contenute negli ortaggi ad avere un ruolo chiave in questa protezione.

Stando agli slogan con cui spesso vengono presentati, i “superfood” sono estremamente ricchi di nutrienti e portano incredibili benefici, ma in molti casi si tratta appunto di slogan, tanto che dal 2007 l’Unione Europea ha vietato l’uso di questa denominazione sulle confezioni, per arginare l’utilizzo spropositato a fini di marketing.

Come ogni mito, però, anche quello dei supercibi nasconde un fondo di verità: è indubbio che alcuni alimenti, per esempio frutta e verdura, sono più salutari di altri, come dolciumi o fritti. Nessun singolo alimento ha, da solo, però, qualità “miracolose”.


Superfood: “Difficile acquistare un cibo che risolva ogni problema”

Superfood: "Difficile acquistare un cibo che risolva ogni problema"

Insomma: alcuni cibi sono meglio di altri, ma nessuno di questi è miracoloso, neanche i Superfood. “È importante capire che difficilmente potremmo acquistare un cibo che risolve ogni problema”, ha ribadito Dogliotti.

La soluzione per una dieta sana – ha aggiunto – è sempre la stessa: un’alimentazione moderata e varia, che prevede quotidianamente tanta verdura, frutta, cereali integrali, latticini a basso contenuto di grassi e altre fonti proteiche da alternare nella settimana (privilegiando pesce e legumi oltre a fonti di grassi “buoni” come l’olio extravergine di oliva). Resta poi il fatto che determinati alimenti sono particolarmente ricchi di nutrienti, minerali e vitamine o di antiossidanti e composti bioattivi”.

Superfood, l’esperta: “Benefici cavoli, pomodori, soia, frutti di bosco e liliacee”

In ogni caso, non esiste un cibo che da solo è in grado di prevenire i tumori, né un nutriente che possa rappresentare di per sé un metodo di prevenzione sicuramente efficace, neppure se ingurgitato in quantità enormi. Se si vuole ridurre il rischio di ammalarsi di tumore è necessario mangiare in maniera adeguata, evitare i chili di troppo e non fumare.

Alcune ipotesi fatte su studi in vitro che iniziano a essere confermate anche sull’uomo riguardano l’effetto benefico dei broccoli e del resto della famiglia dei cavoli o crucifere grazie al contenuto dei glucosinolati”, ha spiegato Dogliotti.

Che poi ha aggiunto: “Per quanto riguarda il pomodoro, il merito del sui benefici sarebbe da attribuire al carotenoide licopene, ancora più disponibile se il pomodoro viene cotto. I fitoestrogeni della soia come la genisteina darebbero il loro contributo di protezione verso il tumore al seno. Antocianidine ed acido ellagico sono le molecole protettive tipiche dei frutti di bosco mentre l’allicina derivata dalle liliacee (come aglio, cipolla, porri) funzionerebbe da difesa contro gli effetti dannosi di molecole cancerogene come le nitrosammine”.

Leggi anche: Diabete, cenare prima può prevenirlo?

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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