Stretta di Pasqua, Lamorgese: “Ci saranno controlli di polizia, ma con scrupolo e umanità”

Blocchi di Pasqua e non solo. Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, lancia l'allarme sulle infiltrazioni mafiose nell'economia durante il Covid.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img

Luciana Lamorgese, il ministro dell’Interno ha rilasciato nelle scorse ore un’intervista al Quotidiano Nazionale, dove ha parlato dei controlli di polizia durante il periodo di restrizioni che durerà fino a Pasqua.

Si è inoltre detta preoccupata, poiché la crisi causata dall’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio parecchi strati dell’economia del paese, rendendola così più facilmente penetrabile dalla mano delle organizzazioni criminali.

Luciana Lamorgese: “C’è un senso di stanchezza diffuso”

Luciana Lamorgese al Quotidiano Nazionale: "c'è un senso di stanchezza diffuso"

La ministra Luciana Lamorgese si è soffermata sui disagi che oggi i cittadini sono costretti a vivere a causa delle restrizioni generate da un’emergenza che ormai non possiamo più prendere sotto gamba.

Ognuno di noi per quanto possibile deve provare a fare la propria parte, con l’aiuto delle istituzioni principalmente, in attesa che la vaccinazione di massa possa raggiungere gli obiettivi sperati e prefissati. In questo senso Luciana Lamorgese ha tenuto a sottolineare:

C‘è un senso di stanchezza diffuso, soprattutto tra i più giovani ma dobbiamo tutti stringere i denti perché la campagna di vaccinazione è entrata in una fase cruciale.

Non è il momento di abbassare la guardia, dobbiamo essere estremamente responsabili anche in vista della Pasqua.

Ha poi proseguito cercando di rassicurare le persone riguardo i controlli di polizia e delle forze dell’ordine che in questo periodo sono più frequenti, dovuti al fatto che la circolazione è stata drasticamente limitata per arginare il contagio:

Dall’inizio del 2021 hanno svolto quasi otto milioni di controlli sanzionando centomila persone e oltre mille esercizi commerciali.

Continueranno a operare con scrupolo, ma anche con profondo senso di umanità.

Il punto su cui però si è voluto fare un approfondimento maggiore è di ben altra natura.

Le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico sono aumentate dall’inizio della pandemia

Le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico, a causa della crisi, sono aumentate dall'inizio della pandemia

Sono ormai mesi che tantissime associazioni, ma anche le forze di polizia, hanno lanciato l’allarme riguardo la vulnerabilità che il nostro sistema economico ha sviluppato, rendendosi quindi “vittima” più facilmente degli interessi mafiosi.

L’aumento delle interdittive antimafia ha riguardato tutte le regioni: 2.130 nel 2020, a fronte di 1.541 del 2019.

In quanto ministro dell’Interno, la lotta alle mafie dovrebbe essere il suo chiodo fisso, comunque Luciana Lamorgese ha voluto spendere parole che invitino a tenere alta la tensione:

Per difendersi il primo antidoto è la cultura della legalità che deve diventare un valore condiviso tra categorie economiche, professionisti e amministratori pubblici.

Ho attivato l’Organismo permanente di monitoraggio e analisi sul rischio di infiltrazioni mafiose nell’economia, e ho chiesto alle prefetture di vigilare con attenzione sulle attività maggiormente esposte.

La situazione di emergenza ha imposto, a tutti i livelli istituzionali, la necessità di monitorare l’evoluzione di quello che accade sul nostro territorio.

Bisogna essere perfettamente consapevoli che il processo di superamento dell’emergenza rappresenta un’ulteriore opportunità di espansione dell’economia criminale.

Questo allarme è stato lanciato fin dal primo lockdown, che ha palesemente mostrato come le organizzazioni mafiose abbiano ricominciato a muoversi con una strategia che mira a consolidare il controllo del territorio, ritenuto elemento fondamentale per la loro stessa sopravvivenza.

Controllo del territorio e disponibilità di liquidità che spesso sono stati finalizzati ad incrementare il consenso sociale anche attraverso forme di assistenzialismo e aiuti economici, non solo alle persone e le famiglie ma anche alle imprese in difficoltà.

Uno dei rischi maggiori è soprattutto che le imprese medio-piccole vengano totalmente assorbite nel tempo dalle mafie diventando così uno strumento per riciclare e reimpiegare capitali illeciti. Come già avviene da sempre.

“Pensa 2040”, Luciana Lamorgese sulla lotta alle mafie

"Pensa 2040", un evento, a cui la Ministra ha partecipato questa mattina, sul tema della lotta alle mafie

“Pensa 2040” è un evento promosso da Avviso Pubblico, Crisi Come Opportunità, Biennale Democrazia, Fondazione Giancarlo Siani onlus e Italia che Cambia, in collaborazione con il comune di Firenze, il patrocinio di Anci e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.

Ospite dell’evento questa mattina a Firenze, Luciana Lamorgese ha tenuto a ribadire nuovamente la pericolosità delle infiltrazioni mafiose, ma ha voluto anche esprimersi riguardo il tema dei beni confiscati ai clan:

Occorrerebbe una procedura più veloce tra confisca e sequestro per dare a questi beni una collocazione diversa.

Certamente dobbiamo studiare una opportunità di questo genere.

Di una cosa sono certa ,le amministrazioni locali vanno aiutate, perchè tante volte non riescono a mantenere i beni.

Con queste parole la ministra probabilmente si riferiva anche alla proposta avanzata dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che consiste nel destinare ai territori parte dei proventi relativi ai beni confiscati alla criminalità.

Leggi anche: Giornata della memoria 2021 in onore delle vittime di mafia “Sono andato in paradiso, ma mi hanno costretto”: 73 anni fa la mafia uccideva il piccolo Giuseppe Letizia

spot_img

Correlati

“Andrà tutto bene” alter ego di Tachipirina e vigile attesa: l’intervista a Pasquale Mario Bacco

Pasquale Mario Bacco è il medico legale che in Italia è diventato un punto...

Arriva mappa 3D che svela come funziona il cervello: “Mai visto niente del genere prima d’ora”

Neuroscienziati dell'Università di Harvard e ricercatori che lavorano per Google hanno analizzato l'imaging cerebrale...

Chi è Antonio Angelucci, il re delle cliniche vicino all’acquisto dell’AGI anche se nullatenente

Da portantino del San Camillo a re delle cliniche, ma non solo. Antonio Angelucci,...
Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img