Strage al raduno di ebrei ultraortodossi sul monte Meron: 45 morti e 150 feriti

La dinamica è ancora tutta da chiarire, dalle prime perizie pare che abbia ceduto una gradinata, dei testimoni riferiscono che la polizia avrebbe chiuso un’uscita.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Strage al raduno di ebrei ultraortodossi. Come da ricorrenza anche quest’anno si è tenuto il raduno ebraico di Lag ba-Omer dove si sono ritrovate in massa almeno 100mila persone.

Lo scorso anno l’allarme dovuto all’emergenza covid ne aveva impedito lo svolgimento.

Non sono chiare le logiche dell’incidente, secondo le forze dell’ordine una delle gradinate avrebbe ceduto non riuscendo a reggere la calca delle persone. Alcuni testimoni riferiscono invece che la polizia avrebbe chiuso una delle uscite d’emergenza.

Il tragico evento ha causato la morte di ben 45 persone, causando anche 150 feriti.

Strage al raduno di ebrei ultraortodossi: l’incidente sul monte Meron

Strage al raduno di ebrei ultraortodossi: l'incidente sul monte Meron

Composta da oltre centomila persone la folla di pellegrini ultraortodossi che si è diretta alla tomba del saggio rabbino Shimon Bar Yohai sul monte Meron.

L’incidente che ha portato alla strage di ebrei ultraortodossi è accaduto intorno all’una di notte di notte.

Il raduno ebraico di Lag ba-Omer (che ricorda la ribellione ebraica del 132 d.C contro le legioni romane) è stato il primo grande evento pubblico autorizzato in Israele da quando è cominciata la pandemia.

Sono almeno 45 le persone morte (anche bambini tra le vittime) e oltre 150 i feriti sul Monte Meron nella regione della Galilea

Appartenevano tutti alla setta ultraortodossa e antisionista Toldos Aharon Hassidic, che vive nel centro di Gerusalemme.

Leggi anche: Israele su Pfizer, variante sudafricana sfugge al vaccino: lo studio di Tel Aviv

Strage al raduno di ebrei ultraortodossi, le parole del primo ministro: “Domenica sarà lutto nazionale”

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato di “un disastro terribile, uno dei più pesanti che abbiano colpito lo Stato di Israele facendo riferimento alla tragica strage al raduno di ebrei ultraortodossi.

Netanyahu ha pubblicamente dichiarato:

Gran parte di coloro che sono morti non è ancora stata identificata bisogna evitare di diffondere voci sui social perché questo lacera i cuori delle famiglie.

C’è stata una rapida operazione di salvataggio da parte della polizia, delle forze di soccorso e di sicurezza e siamo grati perché hanno impedito un disastro molto più grande.

Condurremo un’indagine seria e approfondita per garantire che un tale disastro non si ripresenti.

Cos’ha scaturito l’incidente

La dinamica che ha causato la strage al raduno di ebrei ultraortodossi è ancora da chiarire.

La causa più indicata fino a ora potrebbe essere associata al crollo di una tribuna o gradinata molto affollata, anche se alcuni testimoni hanno accusato la polizia di aver bloccato l’uscita.

Su quest’ultima testimonianza si è espresso il rabbino Velvel Brevda, testimone della calca, che ha accusato la polizia di aver bloccato con delle barriere le uscite, che negli anni passati erano abitualmente utilizzate:

Da dove saremmo dovuti uscire? Alle autorità che erano lì non poteva importare di meno, il governo è responsabile per le vittime, uccise qui senza una ragione, solo per dimostrare che controllano questo posto, e che non lo controllano gli ebrei ortodossi.

Il Dipartimento per le indagini interne della polizia del ministero della Giustizia di Israele ha subito avviato l’apertura di un fascicolo per un’inchiesta su una possibile mancanza da parte della polizia polizia.

Avichai Mandelblit, procuratore generale ha spiegato di aver inviato investigatori sul luogo della tragedia per raccogliere prove:

È stato deciso che vengono esaminate immediatamente le prove per verificare se ci sono sospetti di atti criminali commessi da parte della polizia nella tragedia di Meron.

Strage al raduno di ebrei ultraortodossi: “Per 44 famiglie è crollato il mondo”

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La strage al raduno di ebrei ultraortodossi intanto ha costretto il comandante del distretto settentrionale delle forze dell’ordine Shimon Lavi ad assumersi completamente la responsabilità dell’incidente:

Ho la responsabilità generale, nel bene e nel male, e sono pronto a sottopormi a qualsiasi indagine.

Ai microfoni dei giornalisti ha parlato anche Motti Buckchin, portavoce dei servizi di soccorso Zaka (la protezione civile israeliana):

C’è un continuo sforzo per raccogliere prove per arrivare alla verità.

È un incidente insopportabile; 44 persone che volevano provare gioia sono tornate in sacchi per cadaveri.

Per 44 famiglie è crollato il mondo. Ora non possiamo tornare al lavoro come sempre.

Sul luogo della strage sono ancora in fase di svolgimento le operazioni di identificazione delle vittime. I media invece riferiscono che è in atto la ricerca di dispersi.

Almeno sei persone sono ricoverate in ospedale in gravi condizioni. Tra i ricoveri anche due bambini.

Leggi anche: Israele, almeno 1000 tonnellate di bitume in mare: certo il disastro ambientale

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