Stipendi statali, a Natale aumenti per impiegati, insegnanti e sanitari: “Fino a 2000 euro in più”

Lievitano gli stipendi statali: tra le novità della nuova legge di bilancio - approvata lo scorso lunedì 16 ottobre - c'è pure una buona notizia per i dipendenti pubblici.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Lievitano gli stipendi statali: tra le novità della nuova legge di bilancio – approvata lo scorso lunedì 16 ottobre – c’è pure una buona notizia per i dipendenti pubblici. Questi ultimi, infatti, da dicembre percepiranno sui cedolini un anticipo rispetto al rinnovo contrattuale, il che porterà ad un aumento dei compensi per circa 1,5 milioni di dipendenti.

Nella Manovra sono stati infatti stanziati ben 7 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. E nonostante non sia ancora avvenuto l’incontro tra il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e l’Agenzia negoziale del pubblico impiego (Aran) – che tratta le intese con i sindacati – gli effetti in busta paga si sentiranno comunque.

Stipendi statali aumentano per 1,5 milioni di dipendenti: ecco quali

Come anticipato, l’aumento degli stipendi statali coinvolgerà 1,5 milioni di dipendenti contrattualizzati dalla Pubblica amministrazione centrale e – riporta Il Messaggero dovrebbe estendersi anche ai 670mila dipendenti della Sanità.

Esclusi dall’incremento in busta paga gli impiegati e i dirigenti delle Regioni e degli enti locali. Questi ultimi – proprio come il personale tecnico delle Università – pagano con fondi propri i rinnovi contrattuali. Per garantire ai propri dipendenti l’aumento recepito dagli statali, quindi, devono prima assicurarsi che questo sia possibile, rispettando l’obbligo di pareggiare i conti.

Stipendi statali, quanto aumenteranno: tutte le cifre

Stipendi statali, maxi aumenti a Natale: "Fino a 2000 euro"

A riportare le cifre esatte degli stipendi statali è Il Messaggero. La novità porterà a un aumento di 662 euro lordi per i lavoratori al primo gradino degli organigrammi ministeriali, 778,7 euro per un impiegato di seconda area (fascia 3) e 845,7 euro per i funzionari di terza area (ovvero fascia 1). Salirà di 1.516,4 euro, invece, la busta paga dei dirigenti di seconda fascia e di 1.939,7 euro quella dei dirigenti di prima fascia, in cima alla piramide della Pubblica amministrazione.

Sul fronte scuola – che con oltre 1,2 milioni di dipendenti è il comparto più popoloso della Pa – le cifre degli aumenti dipenderanno da due fattori: l’anzianità e il tipo di ruolo. Ad esempio, un professore delle superiori riceverà 829,2 euro in più se è in cattedra da meno di otto anni, mentre ne avrà 1.228,1 se ha iniziato ad insegnare fra 28 e 34 anni fa.

Simile a quanto accadrà per chi insegna nelle scuole medie inferiori, dove si registreranno aumenti dagli 829,2 ai 1.168 euro, mentre per le scuole dell’infanzia e primarie si va dagli 765,6 euro ai 1.056,2. Nella sanità il sistema degli anticipi porterebbe 657,6 euro in busta paga a un operatore di base, 1.053 euro a un infermiere specializzato e 1.516,4 euro a un medico.

Stipendi statali, pensioni, aiuti alle famiglie: cosa contiene la nuova Manovra

In legge di bilancio – oltre all’aumento degli stipendi statali e delle pensioni – sono state inserite altre misure di aiuto ai cittadini. Tra le altre cose, il Governo ha stanziato un ulteriore miliardo per le politiche per la famiglia. “Aumentiamo i fondi per gli asili nido, il nostro obiettivo è dire che al secondo figlio l’asilo nido è gratis”, ha detto la Premier Meloni. In verità, questo non significa che l’asilo nido per il secondo figlio sarà automaticamente gratuito. Si tratta semplicemente di un aumento di fondi per il bonus pari a oltre 150 milioni di euro.

Altra misura a favore delle mamme è quella che prevede la loro decontribuizione. In breve, le donne che lavorano e hanno due figli non pagheranno i contributi a carico del lavoratore, ma sarà lo Stato a farlo per loro. Ma, anche in questo caso, ci sono dei limiti. La regola sarà valida infatti solo fin quando il secondo figlio non compierà 10 anni. Per le madri con tre o più figli, invece, la misura sarà valida fino a quando il più piccolo ne avrà 18.

Se la misura dell’asilo gratis al secondo figlio è stata confermata, non lo sono stati invece i tagli dell’Iva sui prodotti della prima infanzia, un’iniziativa che – spiega la Premier Meloni – è stata “assorbita dall’aumento dei prezzi”. Sì invece a una maxi-deduzione del 120% per chi assume a tempo indeterminato, che sale al 130% per chi assume mamme, giovani under 30, soggetti con invalidità ed ex beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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