Tar sospende abbattimento dell’orsa JJ4, Lav: “L’azione appariva più come un gesto di vendetta”

L’orsa JJ4, ritenuta responsabile della morte del runner trentino Andrea Papi, non sarà abbattuta. Sospesa l’ordinanza di Maurizio Fugatti.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
spot_img

Il Tar di Trento si è pronunciato sul ricorso delle associazioni Lav e Lac e ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa JJ4, in attesa di ulteriori valutazioni. La questione sarà affrontata in una Camera di Consiglio prevista per l’11 maggio prossimo.

A comunicarlo è Agi, da fonti legali della Lega Anti Vivisezione (Lav Italia). Nei confronti dell’orsa era stata ordinata la cattura e l’abbattimento, da parte del governatore Maurizio Fugatti, dopo l’aggressione mortale nei confronti del runner trentino Andrea Papi. Questa sarebbe la seconda volta che l’orsa JJ4 evita l’abbattimento.

La posizione della Lav e la seconda volta che l’orsa JJ4 evita l’abbattimento

La Lav ritiene la decisione dei giudici una vittoria. Scrive sul proprio sito:

Una vittoria per Lav e per chi crede nelle posizioni dell’associazione, sempre dalla parte dell’orso.

L’ufficio legale della Lav ha lavorato alacremente per evitare un’azione che appariva più come un gesto di vendetta nei confronti dell’orso che un’efficace ricerca della sicurezza di tutti in una convivenza pacifica e informata.

La prima volta che l’orsa JJ4 evita l’abbattimento risale al 24 giugno 2020. In quell’occasione Maurizio Fugatti, presidente anche allora della Provincia di Trento, l’ha firmata dopo l’aggressione sul monte Peller di due escursionisti, padre e figlio. Un’altra ordinanza per la cattura è stata firmata da Fugatti l’11 agosto 2020 ma il Consiglio di Stato ha sospeso anche questa, con sentenza poi recepita dal Tar di Trento.

Intanto in Slovenia il ministro delle Risorse naturali e degli affari territoriali, Uroš Brežan, ha dato il via libera all’abbattimento di 230 esemplari di orso bruno, per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini e scongiurare eccessivi danni dovuti all’eccessiva presenza sul territorio.

L’obiettivo è di riportare nei prossimi anni il numero di orsi a quota 800. Attualmente se ne contano circa 1.100, per un territorio come la Slovenia la popolazione ideale sarebbe di 450-500 orsi. Ha detto Brežan, citato dal quotidiano Delo: “Abbiamo valutato anche altre opzioni, come ad esempio il trasferimento in altre aree naturali o l’osservazione degli orsi che sono in cattività, ma non è possibile a causa del numero elevato”.

Chi è l’orsa JJ4

JJ4 è un orso bruno nato nel 2006, che fa parte del progetto Life Ursus, avviato negli anni ‘90, che mira a reintrodurre alcuni esemplari dalla Slovenia per impedirne l’estinzione.

L’orsa JJ4 è ritenuta la responsabile della morte runner Andrea Papi, trovato senza vita il 5 aprile 2023, a 26 anni. A riguardo fa sapere la procura di Trento: “Un primo esito degli accertamenti delle analisi genetiche condotte su 10 reperti dei genotipi di orso presenti sul territorio provinciale ha rilevato che il genotipo identificato dal Dna ottenuto corrisponde a quello dell’orso denominato JJ4”.

Il tribunale ha sospeso l’ordinanza solo per l’abbattimento immediato dell’orsa, resta invece possibile la cattura. Il Tar lascia aperta una sola porta in merito alla possibilità di abbattimento, come riportato da La Stampa:

La soppressione dell’animale medesimo potrà nelle more avvenire con immediatezza unicamente nel caso di comprovato pericolo per il personale impiegato nelle operazioni per la sua cattura, oppure per altre persone estranee anche occasionalmente presenti.

I tre orsi problematici del Trentino

Secondo l’Ispra, ad oggi gli orsi che vivono in Trentino e sono considerati “problematici” sono tre. Oltre alla femmina JJ4 ci sono due maschi: MJ5 e M62. Vi è però un’apposita tabella che classifica l’indice di pericolosità degli animali, contenente nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace).

Gli elementi da tenere in considerazione sono la storia del soggetto e gli eventuali precedenti di comportamento anomalo. Precisano gli esperti:

La valutazione va condotta caso per caso, tenendo conto non solo della chiave interpretativa circa il grado di problematicità fornita dalla tabella.

Leggi anche: La fidanzata del runner ucciso dall’orso contro Selvaggia Lucarelli: “Siete voi gli animali”

spot_img

Correlati

Stellantis, approvato il maxi stipendio del CEO Carlos Tavares: quanto guadagnerà al giorno

Il 70,2% degli azionisti di Stellantis, nata dalla fusione di PSA e Fiat-Chrysler, ha...

Zelensky dopo gli attacchi iraniani avanza una proposta agli alleati occidentali

Dopo l'attacco dell'Iran contro Israele, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avanzato una specifica...

Israele chiede all’ONU tutte le sanzioni possibili per l’Iran: qual è stata la risposta?

Secondo il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, il Medio Oriente si trova attualmente "sull'orlo...
Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
spot_img