Sorelle morte a Roma, proseguono gli accertamenti. Lorena e Antonella Flores Chevez, 19 e 23 anni, hanno perso la vita ieri all’alba su via Cilicia, a Roma, schiantandosi contro un albero. Da quel momento, le indagini sulla dinamica del sinistro da parte della polizia locale non si sono mai fermate: sui corpi delle giovani verranno effettuati autopsia ed esami tossicologici e la loro auto, completamente accartocciata, è stata sequestrata. Gli accertamenti chiariranno anche a che velocità la macchina procedesse al momento dell’impatto.
Rimane ancora da chiarire cosa sia successo e perché le giovani abbiano perso il controllo del mezzo: tra le ipotesi, l’alta velocità o una perdita di aderenza con l’asfalto, provocata forse da una distrazione o dal gelo sulla strada. E ancora, la possibilità che sia coinvolto un altro veicolo, che potrebbe aver fatto sbandare le ragazze tamponandole. Adesso gli agenti della Polizia municipale stanno acquisendo le immagini di videosorveglianza di alcune telecamere della zona, che potranno fare luce su quanto accaduto.
Sorelle morte a Roma, si pensa all’alta velocità. Macchie di sangue 200 m prima dell’incidente
Sorelle morte a Roma: quel che è certo, è che la Peugeot 307 sulla quale le sorelle viaggiavano (Antonella era alla guida) è finita prima su uno spartitraffico, che, come un trampolino di lancio, ha fatto volare il veicolo per oltre due metri. Poi, il mezzo si è schiantato contro l’albero. Per Antonella e Lorena, la prima appena laureata in Economia alla Sapienza, la seconda iscritta alla stessa facoltà, non c’è stato però nulla da fare.
L’alta velocità è la prima indiziata, ma la famiglia delle ragazze non è convinta di questa ipotesi: “Ci sono tracce di sangue 200 metri prima dello schianto, ai margini del marciapiede: forse la loro auto è stata tamponata da una moto? Forse hanno evitato qualcuno che era ferito, magari anche un animale?” si chiede una parente delle vittime. Queste ipotesi, però, non hanno al momento nessun riscontro concreto. Nulla sarà tralasciato: è questa la promessa degli inquirenti. “Erano due ragazze prudenti e la macchina era in ottime condizioni” dice adesso papà Luis distrutto dal dolore.
Da tenere in considerazione anche le testimonianze drammatiche dei residenti: “Quel tratto spinge alla velocità, non c’è una segnaletica adeguata, c’è bisogno dei dossi. Un ragazzo è morto nel 2018 poco prima di quell’albero, un altro uomo a settembre è andato a schiantarsi sullo stesso platano ed era gravissimo quando lo hanno portato via”.
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