Torino, si sposa in ospedale in fin di vita: 12 ore dopo arriva un cuore nuovo e si salva

Si sposa in fin di vita, poi il trapianto: una storia di amore e di speranza arriva da Torino e i protagonisti sono Maurizio e Silvia. Ecco cosa è successo.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Si sposa in fin di vita, poi il trapianto: una storia di amore e di speranza arriva da Torino. Qui Maurizio, 47 anni, viene ricoverato a giugno in un ospedale di Cuneo per un infarto massivo al ventricolo sinistro. Così partono le prime cure e si decide per il trasferimento d’urgenza nel reparto di Terapia intensiva post-cardiochirurgica a Torino.

Le condizioni dell’uomo, però, peggiorano di giorno in giorno e i medici decidono quindi di impiantargli un sistema di assistenza circolatoria meccanica (ECMO) per stabilizzarlo. Una decisione, questa, che porta Maurizio ad un miglioramento immediato, ma che poi determinerà l’insorgere di nuovi problemi, dovuti alla terapia scoagulante necessaria per l’ECMO. Tutti fattori che impongono ai medici la richiesta urgente di un cuore nuovo per il 47enne.

La lista d’attesa per il trapianto in urgenza nazionale, all’interno della quale Maurizio è stato inserito attraverso il Centro Regionale Trapianti del Piemonte, è però molto lunga, il che rende praticamente impossibile stabilire quando un cuore adeguato sarà disponibile e quando si potrà procedere col trapianto.

Si sposa in fin di vita in ospedale: la storia di Maurizio

Si sposa in fin di vita: l’impossibilità di stabilire i tempi del trapianto ha convinto Maurizio a unirsi in matrimonio con Silvia, la compagna di 42 anni. Sapeva che senza l’operazione non sarebbe sopravvissuto e ha quindi realizzato il suo ultimo desiderio. Anche perché i due erano diventati genitori da pochissimo tempo (hanno una bimba di due mesi) e l’uomo non aveva alcuna intenzione di aspettare. Così, intubato in ECMO e ricoverato in terapia intensiva di cardiochirurgia, ha sposato Silvia.

Si tratta di uno di quei matrimoni definiti “in fine vita”, con la cerimonia celebrata dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune di Torino. Così, tra palloncini, cuori rossi e fotografie della bimba, Maurizio e Silvia si sposano. La donna, per l’occasione, porta con sé un bouquet fatto con i tappi colorati delle provette dei prelievi del sangue.

Si sposa in fin di vita, poi l’arrivo del cuore nuovo da Napoli

Si sposa in fin di vita. Quel che Maurizio e Silvia non si aspettavano era di ricevere subito dopo la cerimonia il dono di nozze più atteso: la segnalazione da parte del Centro Nazionale Trapianti di un donatore compatibile. I preparativi per l’organizzazione del trapianto cominciano subito: il donatore è a Napoli, lontano centinaia di chilometri.

Così parte un volo speciale per prelevare il cuore e portarlo a Torino. A dodici ore dal matrimonio, il cuore arriva nell’ospedale di Maurizio e si può procedere con l’operazione. Il trapianto viene eseguito dal professor Massimo Boffini, aiutato dalla dottoressa Erika Simonato e dal dottor Matteo Marro. Tutto va come previsto e il cuore nuovo di Maurizio riparte. Viene quindi rimossa l’ECMO, che ormai non serve più.

Si sposa in fin di vita, poi il trapianto: la storia a lieto fine di Maurizio e Silvia

Si sposa in fin di vita, poi il trapianto: l’esito positivo dell’intervento, durato oltre sette ore, è stato accolto dal pianto di gioia di Silvia. Maurizio viene dunque estubato e trasferito qualche giorno dopo nell’Unità Coronarica della Cardiologia universitaria. Oggi si trova nel reparto di degenza di cardiochirurgia per proseguire le cure.

Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino, ha così commentato la storia a lieto fine di Maurizio: “È una doppia notizia bellissima a lieto fine per l’uomo e per la coppia. Complimenti alle nostre équipes ed al sistema trapianti, che ancora una volta si confermano punto di eccellenza della Città della Salute, ma ancor di più complimenti e congratulazioni ad un uomo e ad una coppia nati e poi rinati dopo il trapianto di cuore. Che sia per questo nuovo nucleo familiare un inizio di una nuova vita felice insieme”.

Leggi anche: Marmolada, parla sopravvissuto: “La valanga mi ha travolto, ecco come mi sono salvato”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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