“Zero”: periferie milanesi e soprannaturale nella nuova serie Netflix

La serie Netflix Zero si ispira al romanzo Non ho mai avuto la mia età di Antonio Dikele Distefano. All'elemento della cruda periferia nella serie si aggiunge l'aspetto soprannaturale.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La serie Netflix Zero si rivolge ad un pubblico teen ma riesce a conquistare anche un pubblico più adulto.

Il protagonista è Omar, soprannominato Zero, un giovane di colore che potremmo definire di “seconda generazione”. Parla bene l’italiano ed è ben inserito nel contesto in cui vive: la periferia milanese, spesso definita come “barrio”, termine utilizzato in America Latina per indicare quelle zone della città maggiormente povere e degradate.

Non è un caso l’aver scelto Mahmood per la realizzazione di parte della colonna sonora della serie Netflix Zero. Il cantante, il quale ha scritto una canzone intitolata proprio “Barrio”, rimanda ad Omar, sia in riferimento alle origini che alla vita nella periferia milanese.

Oltre a Mahmood troviamo come accompagnamento musicale nella serie la voce di Marracash e Madame.

Serie Netflix Zero ispirata al romanzo di Dikele Distefano

serie netflix zero_omar

La serie Netflix Zero è ispirata al romanzo Non ho mai avuto la mia età di Antonio Dikele Distefano. Nella serie è stato aggiunto un elemento, assente nel romanzo, che è quello del soprannaturale: Omar è infatti capace di diventare invisibile.

Inoltre il romanzo è ambientato nella periferia di Ravenna ed è una sorta di romanzo di formazione. Nella serie invece il protagonista e il suo gruppo di amici cercherà di difendere a tutti i costi la periferia, minacciata dalle gang più pericolose e dagli immobiliaristi che mirano a rilevare il quartiere.

Non dimentichiamo l’elemento della famiglia d’origine di Omar. Nelle otto puntate compare solo il papà e la sorella. Riguardo alla madre defunta rimane solo il ricordo che il ragazzo cercherà di non imbrattare.

La sorella nella serie si chiama Awa, è più piccola di Omar ed ha un carattere molto sensibile. Nel romanzo invece il protagonista ha una sorella maggiore di nome Stefania, dal carattere freddo e distaccato.

Serie Netflix Zero, la dura realtà della periferia

serie netflix zero_gang

Le immagini della periferia di Milano, dove vive il protagonista Omar, interpretato da Giuseppe Dave Seke, in contrasto con le zone centrali non rendono una bella immagine di Milano. Troppo lo stacco che emerge tra i casermoni popolari e i grattaceli.

Mahmood ma ancor di più Marracash nella loro musica hanno espresso il grido della periferia, verso la quale anche se si raggiunge fama e successo resta sempre un richiamo per chi la strada l’ha vissuta. Entrambi cresciuti nella periferia di Milano, sono stati scelti per accompagnare con la loro musica le avventure di Omar, conteso tra il gruppo di amici del quartiere e l’amore per una giovane benestante di nome Anna, interpretata da Beatrice Grannò.

Il ruolo del gruppo di amici si avvicina a quello di una famiglia che come tale lotta per tenere in vita la propria casa, simboleggiata dal quartiere.

Il finale lascia intravedere una nuova prospettiva verso cui potrebbe dirigersi la seconda stagione, che per il momento non è stata ancora confermata.

Chi sono i protagonisti della serie Netflix Zero

serie netflix zero_protagonisti

Giuseppe Dave Seke interpreta il ruolo di Omar nella serie Netflix Zero. È nato nel 1995 in una piccola frazione di Padova, Pontevigodarzere, dove è cresciuto insieme ai genitori di origini congolesi e ai fratellini.

Pur essendo giovanissimo ha già alle spalle un passato di spaccio e rapine. Nel 2015 è stato condannato a due anni di carcere e arresti domiciliari per una tentata rapina.

L’amore per la musica, ed in particolare quella rap, lo hanno aiutato a riscattarsi. Ed è proprio il suo produttore, Wairaki De La Cruz, che dopo aver letto un post di Antonio Dikele Distefano lo incoraggia nel proporsi per un provino di una nuova serie Tv.

Diversa invece è la formazione di Beatrice Grannò. Beatrice nasce nel 1993 a Roma e fin da giovanissima coltiva la sua passione per la danza e il teatro. Ha già all’attivo diverse esperienze cinematografiche e televisive. Nel 2019 recita nella pellicola di Cristina Comencini, Tornare e nel 2020 veste i panni dell’annoiata Carla nella seconda trasposizione cinematografica de Gli Indifferenti di Moravia. In Tv recentemente ha interpretato il ruolo di Carolina Fanti nella serie Doc – Nelle tue mani.

Leggi anche: Arriva How I Met Your Father con Hilary Duff: tutti i dettagli dello spin-off più atteso di sempre

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