La scelta di non mandare in onda nel programma di Serena Bortone Che sarà il monologo di Antonio Scurati continua a far discutere. Sembra ormai esser diventato non solo un caso televisivo, ma anche politico.
Serena Bortone, però, ha comunque letto le parole dello scrittore e giornalista, affermando nel corso della puntata: “Era previsto un monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati. Monologo che, invece, non ci sarà. Ieri sera ho scoperto, del tutto casualmente, che il contratto di Scurati era stato annullato e pur avendo passato tutta la sera a telefonare, mandare messaggi, mandare mail, non sono riuscita ad ottenere alcuna spiegazione”.
Ha poi continuato: “Siccome ho letto ricostruzioni fantasiose e addirittura offensive, qualche giornale ha scritto addirittura che ci sarebbe stata una questione di soldi, preciso che la reazione di Scurati è stata di regalarmi il testo che aveva scritto per noi“.
Tale azione, per cui molti hanno mostrato sostegno sia a Scurati sia alla stessa Serena Bortone, potrebbe, però, costare cara a quest’ultima. Secondo “Repubblica” la Rai potrebbe decidere di chiudere in anticipo il suo programma, con tanto di provvedimento disciplinare.
Come si concluderà il caso Scurati per Serena Bortone?
Il caso Scurati e la decisione controcorrente di Serena Bortone ha scatenato numerose reazioni, a partire dai vertici Rai fino alla premier Meloni che negano la censura e la risposta dello stesso scrittore a quest’ultima. Proprio per tale motivi, dal momento che il caso è diventato mediatico, per “Repubblica” potrebbero esserci alcune conseguenze per la conduttrice Bortone:
A questo punto resta da capire perché dopo l’ok a Scurati, Corsini ordina lo stop alla prestazione.
Nel frattempo gli approfondimenti avevano visionato il monologo, inadatto a TeleMeloni. […]
Il monologo Bortone lo ha letto e rischia di pagarla cara, il provvedimento disciplinare dicono sia pronto.
Che Sarà potrebbe chiudere a fine stagione.
Il prezzo della libertà e della disobbedienza civile.
Cosa ha dichiarato l’AD della Rai, Roberto Sergio?
L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha dichiarato a “La Stampa” di non essere stato informato in merito alla cancellazione del monologo di Scurati e di aver appreso la notizia dopo che la giornalista Serena Bortone ha riportato l’accaduto sul suo profilo Instagram.
Secondo Sergio la Rai avrebbe dovuto agire diversamente: “Possiamo anche discutere sulla richiesta di 1.800 euro per un minuto in trasmissione, se fosse esagerata o meno o non compatibile con gli standard Rai, e quindi anche eticamente inaccettabile, ma certamente non lo avrei censurato“.
Ha poi sottolineato come andrà a fondo per comprendere quali siano stati i veri motivi dietro a tale decisione, non dipesa da lui: “Chi ha sbagliato paga […] Non può finire qui. Io lo avrei mandato in onda e avrei chiesto a Serena Bortone, nel caso fosse stato necessario, un riequilibrio ai sensi della normativa che disciplina la par condicio”.
Nel frattempo la presidente della commissione di Vigilanza Rai Floridia ha dichiarato poco fa che i vertici dell’azienda sono attesi in audizione: si parlerà, indubbiamente, anche del caso Scurati e del futuro televisivo di Serena Bortone.
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