Scuole aperte in estate: ecco il piano del Governo da 510 milioni di euro che rischia di fallire

Il "Piano estate" apre alla possibilità di andare a scuola da giugno a settembre per potenziare socialità e apprendimenti. Ma ecco perché rischia di fallire.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Scuole aperte in estate. Ecco un’altra novità che il virus ha portato nelle vite dei giovani studenti: dopo mesi in Dad, si apre alla possibilità di andare a scuola da giugno a settembre. Non per seguire le lezioni tradizionali, ovviamente. Si andrà in aula per potenziare degli apprendimenti e impegnarsi in attività extrascolastiche.

Il “Piano Estate”, così è stato ribattezzato, stanzia 510 milioni di euro per consentire agli studenti di recuperare la socialità e rafforzare gli apprendimenti, usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze (ad esempio Italiano, Lingue, Matematica) o per lo svolgimento di attività educative come musica, arte, sport o ambiente.

Le scuole potranno scegliere se restare aperte o meno, così come anche insegnanti e studenti potranno decidere di partecipare su base volontaria. Gli istituti scolastici programmeranno le attività (che si svolgeranno nel rispetto delle misure anti-Covid) all’interno degli organi collegiali e informeranno le famiglie.

Scuole aperte in estate, Bianchi: “Utilizzeremo il periodo estivo per costruire un nuovo inizio”

Scuole aperte in estate, Bianchi: "Utilizzeremo il periodo estivo per costruire un nuovo inizio"

Scuole aperte in estate. “L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente accentuato problematiche preesistenti, ha evidenziato le diseguaglianze e accresciuto le fragilità. Per questo abbiamo voluto un Piano di accompagnamento, un ponte tra quest’anno e il prossimo, un’occasione che consenta a bambini e ragazzi di rafforzare gli apprendimenti e recuperare la socialità”, così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha spiegato gli obiettivi del Piano Estate per le scuole. E ha continuato:

Utilizzeremo questo periodo estivo per costruire un nuovo inizio. Riporteremo la scuola al centro della comunità, creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni.

Stiamo attivando un percorso di trasformazione ed evoluzione del nostro sistema di Istruzione, per dare vita ad una scuola più accogliente, inclusiva, basata su apprendimenti personalizzati, parte integrante del tessuto sociale e territoriale.

Una scuola ‘affettuosa’, che sappia stare al fianco dei nostri bambini e ragazzi, che, partendo dai più fragili, sia punto di riferimento per tutta la comunità e le famiglie.

Scuole aperte in estate: le tre fasi del “Piano Estate” per la scuola

Il Piano Estate per la scuola, messo a punto dal Ministero dell’Istruzione guidato da Patrizio Bianchi, si articola in 3 fasi:

  • Fase 1: per i restanti giorni di giugno si prevedono programmi di rinforzo, laboratori e studio di gruppo, per un “potenziamento degli apprendimenti”, con attività di laboratorio, scuola all’aperto, collaborazioni esterne o con il terzo settore;
  • Fase 2: luglio e agosto saranno dedicati al recupero della socialità e proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti, affiancate da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus. Ci saranno moduli e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, potenziamento della lingua italiana e scrittura, dibattito, miglioramento delle competenze digitali e così via. Le attività potranno svolgersi negli spazi aperti delle scuole e del territorio: teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi, centri sportivi, col coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni;
  • Fase 3: da settembre fino all’avvio delle lezioni, è prevista una fase di accoglienza connessa con le precedenti e che “sarà di vero e proprio avvio del prossimo anno scolastico”, almeno nelle intenzioni. Proseguiranno attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento degli studenti al nuovo inizio.

Leggi anche: Verona, studentessa costretta a bendarsi in Dad per dimostrare di aver studiato

Scuole aperte in estate: per i sondaggi più del 70% non aderirà al Piano del Governo

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Il Piano Estate per le scuole promosso dal Ministero dell’Istruzione non sembra piacere a studenti e professori. Orizzontescuola.it ha effettuato un sondaggio a cui hanno partecipato più di 5 mila utenti in meno di 24 ore e i risultati non sono affatto incoraggianti.

Gli utenti che hanno dichiarato di non voler partecipare alle attività estive del Piano Estate per la scuola sono stati 3725, ovvero più del 71% degli intervenuti totali. Coloro che pensano di partecipare sono invece il 18%. La restante percentuale è quella degli indecisi: coloro che ancora non sanno se parteciperanno o meno alle iniziative estive.

Tra i votanti del sondaggio figurano studenti e professori, alcuni dei quali hanno lasciato commenti piuttosto critici nei confronti dell’iniziativa del Governo. “Ma scherzano? Io ho lavorato normalmente non ho nulla da recuperare in estate. E dei miei studenti nessuno verrebbe a scuola”, ha fatto sapere una professoressa. E non è un caso isolato: sono molti i docenti e gli studenti che la pensano in questo modo.

Scuole aperte in estate, parla il presidente Anp: “Surplus di lavoro a dirigenti già insoddisfatti”

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Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP), ha riconosciuto il significato politico e il valore sociale del Piano Estate 2021, specie per i soggetti meno tutelati e più colpiti dalla pandemia.

Ma Giannelli ha pure sottolineato come non si possa “ignorare che l’organizzazione del piano è affidata al personale scolastico, estremamente provato da un anno scolastico terribilmente faticoso. Qualsiasi esercito ha bisogno di riposarsi tra una battaglia e l’altra e questo principio è valido anche per la scuola”. Aggiungendo pure che “l’attuazione del Piano Estate richiede ai dirigenti un surplus di lavoro mentre essi nutrono numerose ragioni di grave insoddisfazione”.

Il Piano Estate per la scuola promosso dal Ministero dell’Istruzione ha sicuramente i suoi meriti: quantomeno, c’è la volontà di guardare ad un sistema scolastico nuovo, di aiutare chi si trova in difficoltà. Ma il rischio che tutto si trasformi in un fiasco clamoroso è piuttosto realistico.

Leggi anche: DAD ed effetti collaterali: Lorenzo abbandona la scuola e sceglie il servizio civile: “Ora ho più motivazione”

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