Scoperto antibiotico Zosurabalpin: come agisce contro il batterio multiresistente ai farmaci

Due studi pubblicati su “Nature” mostrano le potenzialità di un nuovo composto in grado di sconfiggere il pericoloso batterio killer, responsabile solo in Italia di circa 21 mila decessi l’anno.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Nuovo antibiotico Zosurabalpin. Contro la resistenza agli antibiotici che, secondo le autorità sanitarie internazionali, potrebbe provocare 10 milioni di morti all’anno nel mondo entro il 2050, è stato sviluppato un nuovo antibiotico chiamato Zosurabalpin.

A testare l’efficacia del farmaco, che ha dimostrato un elevato potenziale clinico, è stato un team di scienziati dell’Università statunitense dell’Illinois e del colosso farmaceutico svizzero F. Hoffmann-La Roche, rendendo nota la notizia tramite la pubblicazione di due articoli pubblicati su “Nature“.

Antibiotico Zosurabalpin contro il batterio killer: qual è la situazione in Italia e in Europa

La resistenza agli antibiotici è un problema di rilevanza globale. I batteri tendono a mutare facilmente in modo da resistere agli antibiotici. Se questi ultimi vengono usati in modo estensivo, come avvenuto negli scorsi decenni, si riduce via via la loro efficacia rendendo alcuni tipi di batteri più resistenti ai trattamenti disponibili. Ed da qui che si sviluppa questa “antibiotico-resistenza”. Oggi nell’Unione Europea più di 670 mila infezioni sono dovute agli agenti patogeni resistenti e ogni anno 33 mila persone muoiono come conseguenza di queste infezioni. Solo in Italia i decessi annuali sono circa 11 mila, un terzo di quelli dell’Ue.

Il batterio particolarmente pericoloso, resistente alla classe di antibiotici ad ampio spettro carbapenemi (Crab), è l’Acinetobacter baumannii, classificato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come “patogeno critico di priorità 1” e dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti come “minaccia urgente”.

Il patogeno killer fa parte dei cosiddetti batteri Gram-negativi, colpisce particolarmente i pazienti più fragili, ed è difficile da eliminare perché ha una membrana esterna protettiva che contiene lipopolisaccaridi (Lps), resistenti alla penetrazione di diversi antibiotici.

Nuovo antibiotico Zosurabalpin: come agisce

Zosurabalpin_scoperto

L’azione di Zosurabalpin è quella di aumentare la suscettibilità del patogeno ad alcuni antibiotici: arrestando la sintesi di Lps, e il suo trasporto alla membrana esterna, riduce la vitalità cellulare.

Il nuovo antibiotico, identificato dal team di Claudia Zampaloni, Patrizio Mattei, Konrad Bleicher, è un “peptide macrociclico ancorato” con promettente attività contro il Crab, come risultato in laboratorio nelle infezioni di topolini. Questa classe di antibiotici agisce intrappolando il trasportatore molecolare di lipopolisaccaridi, il che porta successivamente alla morte del batterio. Il rischio è però che emerga una nuova resistenza anche a questo nuovo composto, motivo per cui sono in corso altre sperimentazioni.

Il ricorso allo zosurabalpin sarà quindi, molto probabilmente, limitato e indicato nei casi in cui non hanno funzionato altri approcci terapeutici, proprio per evitare che si verifichi una resistenza batterica anche al nuovo antibiotico. Infine, dovranno essere concordati anche i prezzi e le forniture del zosurabalpin, aspetto centrale perché non sempre alle aziende farmaceutiche conviene lo sviluppo di nuovi antibiotici.

Nessun nuovo antibiotico contro i batteri gram-negativi sarebbe stato sviluppato negli ultimi 50 anni. Per questo, come spiegato al Guardian dal dottor Andrew Edwards, docente senior di microbiologia molecolare presso l’Imperial College di Londra “questo lavoro è davvero entusiasmante e fornisce fiducia nel fatto che gli approcci utilizzati per trovare nuovi antibiotici possano dare i loro frutti“. Secondo Edwards ci sarebbe anche un altro farmaco, il murepavadin, in grado di agire contro il batterio Pseudomonas aeruginosa. Inoltre, lo stesso principio potrebbe essere adottato per trattare batteri pericolosi come la Klebsiella.

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