Sanzioni Russia: ora Kiev chiede misure drastiche ma l’Europa prende tempo

L'Ucraina chiede un nuovo pacchetto di sanzioni all'UE che possa costringere Putin a ritirare le truppe: embargo energetico ed estromissione totale dal sistema finanziario internazionale.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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L’Ucraina dopo sei settimane di invasione chiede un nuovo pacchetto di interventi con su scritto “sanzioni Russia”, economicamente e sufficientemente distruttive tanto da costringere la Russia a porre fine alla guerra. Kiev dopo aver puntato il dito contro Mosca per il massacro di civili a Bucha, ha accusato alcuni paesi europei di dare priorità agli interessi economici piuttosto che punire la Russia per le uccisioni che l’Occidente condanna come crimini di guerra.

“Il mondo democratico deve rifiutare il petrolio russo e bloccare completamente le banche russe dal sistema finanziario internazionale” – ha affermato nel suo ormai consueto discorso notturno il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Sanzioni Russia: prevista a breve l’espulsione dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu e dal G20

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Sanzioni Russia, cosa fare? Dopo che le immagini indescrivibili di civili senza vita nelle strade di Bucha hanno fatto il giro del mondo e suscitato la condanna internazionale, Zelensky ha detto che le forze del Cremlino stavano cercando di nascondere le prove dei loro crimini di guerra:

Abbiamo informazioni che l’esercito russo ha cambiato tattica e sta cercando di rimuovere le persone che sono state uccise dalle strade e dagli scantinati questo è solo un tentativo di nascondere le prove e nient’altro – ha detto Zelenskiy.

Il Cremlino ha negato di aver preso di mira i civili e afferma che le immagini dei corpi a Bucha sono state messe in scena per giustificare ulteriori sanzioni contro Mosca e far deragliare i colloqui di pace. 

L’invasione della Russia che dura da un mese e mezzo (sei settimane) ha finora costretto oltre 4 milioni di persone a fuggire all’estero. Altre migliaia di persone sono rimaste uccise o ferite. La guerra fino a oggi ha lasciato un quarto della popolazione senza casa, ha ridotto le città in macerie e ha provocato una serie di restrizioni occidentali alle élite russe e all’economia, senza gran esito.

Sanzioni Russia si o sanzioni Russia no? Finora l’Occidente ci è andata giù pesante colpendo i singoli individui, come gli oligarchi e altri influenti politici di Mosca, adesso nel mirino sono finite anche le figlie di Putin (considerate dagli Stati Uniti come le guardiane del suo patrimonio). L’Ucraina oggi chiede all’Europa di attuare sanzioni in maniera drastica così da non lasciare altra scelta a Putin se non quella di richiamare le truppe.

Se non esiste un pacchetto di sanzioni davvero doloroso contro la Russia e se non ci sono forniture di armi, di cui abbiamo davvero bisogno e che abbiamo richiesto molte volte, sarà considerato dalla Russia come un permesso.

Un permesso per andare oltre. Un permesso per attaccare. Un permesso per iniziare una nuova ondata di sangue nel Donbass – ha detto Zelensky nel suo ultimo discorso pubblicato sul suo canale Teelegram

Sanzioni Russia: le ulteriori misure americane

Washington mercoledì ha annunciato nuove sanzioni alla Russia che prendessero di mira le due figlie adulte del presidente Vladimir Putin e la banca russa Sberbank, oltre ad aver vietato agli americani di investire in Russia.

Gli Stati Uniti vogliono anche l’espulsione della Russia dal forum del Gruppo delle 20 principali economie mondiali e boicotteranno una serie di riunioni al G20 in Indonesia se si presenteranno funzionari russi. 

Oggi l’Assemblea generale delle Nazioni Unite è attesa per votare sulla sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani dell’ONU. Ieri il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha rimarcato le richieste dell’Ucraina dicendo che gli alleati devono andare oltre quello che è stato fatto finora:

Le sanzioni contro la Russia devono essere abbastanza rovinose da permetterci di porre fine a questa terribile guerra. Il mio obiettivo è imporre un embargo sulla fornitura alla Russia di tecnologia, attrezzature, minerali e quindi fermare la produzione di armi in Russia.

Ieri i diplomatici dell’Unione europea non hanno approvato nuove sanzioni, poiché era necessario affrontare questioni tecniche, incluso se un divieto sul carbone influirà sui contratti esistenti. Il nuovo round di sanzioni dell’UE potrebbe essere concordato dal blocco europeo oggi o domani, come ha affermato il principale diplomatico dell’UE, Josep Borrell, durante una riunione della NATO.

Il ministro degli Esteri ucraino ha chiesto agli alleati della NATO di inviare più aerei, sistemi di difesa aerea, missili e veicoli militari. “Continueremo a insistere sull’embargo completo su petrolio e gas” – ha detto Dmytro Kuleba ai giornalisti durante la stessa riunione della NATO.

L’Ungheria, membro dell’UE, ha dichiarato di essere pronta a soddisfare la richiesta russa di pagare in rubli il suo gas, rompendo i ranghi con il resto del blocco ed evidenziando la dipendenza del continente europeo dalle importazioni che lo hanno trattenuto da dare una risposta più dura al Cremlino. La rielezione di Orban inoltre allontana ulteriormente l’Ungheria dalle strategie europee.

Nuove sanzioni Russia: cosa è stato colpito dai provvedimenti

Nell’ultimo intervento del pacchetto “sanzioni Russia”, le manovre statunitensi hanno colpito la banca russa Sberbank, che detiene un terzo delle attività bancarie totali della Russia, e Alfabank, il quarto istituto finanziario più grande del paese, ma le transazioni energetiche sono state esentate, come hanno affermato funzionari statunitensi.

Le sanzioni bancarie sono un colpo diretto alla popolazione russa ai cittadini comuni – ha affermato l’agenzia di stampa Tass, citando l’ambasciatore russo degli Stati Uniti, Anatoly Antonov.

La Gran Bretagna ha anche congelato i beni di Sberbank e ha affermato che avrebbe vietato le importazioni di carbone russo entro la fine dell’anno. Ma l’Europa sta camminando su una corda tesa poiché la Russia fornisce circa il 40% del consumo di gas naturale dell’UE e il blocco europeo ottiene anche un terzo delle sue importazioni di petrolio dalla Russia, circa 700 milioni di dollari al giorno.

Riguardo al tema sanzioni Russia, anche la Germania, che è la più grande economia europea e che più di ogni altro membro UE fa affidamento sul gas russo per gran parte del suo fabbisogno energetico, ha avvertito che, sebbene sostenga la fine delle importazioni di energia russe il prima possibile, non potrebbe farlo dall’oggi al domani. Stessa cosa per l’Italia.

Leggi anche: Von der Leyen, nuove sanzioni contro la Russia dopo la strage di Bucha

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