Santo Stefano, perché si festeggia e si celebra il 26 dicembre

Santo Stefano è il primo martire, ossia colui il quale è stato il primo a dare la vita per Cristo e per il Vangelo, dopo Gesù. Il 26 è un giorno festivo però per volontà dello Stato e non della Chiesa.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Santo Stefano è il primo martire cristiano. La ricorrenza in Italia decade il 26 dicembre, il giorno dopo Natale. Si festeggia anche in Irlanda, Danimarca, Catalogna, Austria, Germania, Croazia e Romania. Per gli Ortodossi invece la data è il 27 dicembre.

Questo Santo è protettore dei diaconi, fornai e mal di testa.

Chi era Santo Stefano

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Stefano era greco, uno dei sette diaconi scelti a Gerusalemme dalla comunità cristiana per aiutare gli apostoli. Visse il periodo in cui il messaggio cristiano iniziava a diffondersi.

Si tratta del primo martire cristiano, ossia colui il quale ha dato la vita per testimoniare la fede in Cristo e nel Vangelo. La vicenda è descritta negli Atti degli Apostoli. Stefano venne ucciso tramite lapidazione, alla presenza di Paolo di Tarso, che poco dopo da persecutore diventerà il più accanito sostenitore e divulgatore del Vangelo, pur non avendo conosciuto di persona Gesù, come gli altri Apostoli.

L’uccisione di Santo Stefano avvenne nel 26 d.C., un periodo di vuoto amministrativo, dopo la deposizione di Ponzio Pilato. Negli Atti degli Apostoli viene così riportato il martirio e la sua tortura:

Stefano, pieno di Spirito Santo, fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra e disse: ‘Ecco, io contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio’.

Proruppero allora in grida altissime turandosi gli orecchi; poi si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo.

E i testimoni deposero il loro mantello ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: ‘Signore Gesù, accogli il mio spirito’. Poi piegò le ginocchia e gridò forte: ‘Signore, non imputar loro questo peccato’. Detto questo, morì.

Santo Stefano: perché si festeggia il 26 dicembre, ed è festivo

Santo Stefano si festeggia il 26 dicembre perché dopo il Natale vennero fissati i Comites Christi, ossia i più vicini nel loro percorso terreno che diedero testimonianza della loro fede, anche con il martirio. Il primo è Santo Stefano il 26 dicembre, poi il 27 si festeggia San Giovanni Evangelista, e via dicendo.

É stato lo Stato italiano, nel 1947, a rendere festivo il giorno dopo Natale. Prima era un normale giorno lavorativo. Essendo una festività non di precetto lo Stato ha deciso in questo modo di prolungare le feste di Natale.

Leggi anche: Natale e Capodanno all’estero: gli italiani scelgono Europa e mete esotiche

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