Saman Abbas: arrestato a Parigi lo zio ritenuto responsabile dell’omicidio della ragazza

Questa mattina è stato arrestato lo zio di Saman Abbas, ritenuto responsabile dell'omicidio della nipote. Il pakistano si trovava in un'appartamento della periferia parigina.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Questa mattina a Parigi è stato arrestato Danish Hashnain, zio di Saman Abbas, la diciottenne che è stata uccisa per essersi opposta ad un matrimonio combinato. La ragazza è scomparsa da Novellara, in provincia di Reggio Emilia, il 30 aprile, e il suo corpo non è stato ancora ritrovato.

Sarebbero cinque i parenti coinvolti nell’omicidio di Saman Abbas, ma Hashnain è ritenuto l’esecutore materiale. L’uomo, di origini pakistane, è stato bloccato dalla polizia francese, in collaborazione con i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia. Si tratta del secondo parente arrestato dopo il cugino Ikram Ijaz, anche lui in Francia, e intercettato su un bus diretto in Spagna.

Saman Abbas: sia fatta giustizia per la sua morte

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La polizia francese ha fatto irruzione in un appartamento della periferia parigina dove si trovava Danish Hashnain, lo zio di Saman Abbas, in compagnia di alcuni connazionali. Il pakistano non avendo documenti con se è stato riconosciuto da un neo sul volto.

A tradirlo sarebbe stato l’utilizzo di profili social riconducibili all’utenza dell’appartamento dove è stato poi trovato l’uomo.

A sostegno dell’accusa di omicidio, nei confronti di Hashnain, c’è la testimonianza del fratello di Saman, il quale ha dichiarato alla polizia che secondo lui lo zio ha ucciso la sorella strangolandola perché quando era rientrato a casa non aveva nulla in mano. Inoltre l’uomo aveva scritto in una chat “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”, e secondo gli inquirenti si tratterebbe dell’omicidio della giovane ragazza, commesso dallo zio con la partecipazione di due cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Il primo è attualmente in carcere in Francia mentre il secondo è ricercato dalla polizia.

Un’altra prova a carico dello zio risulta essere un video che lo ritrae insieme ai due cugini della ragazza, nei pressi di un casolare di Novellara, con una pala e un piede di porco. Gli investigatori ritengono che gli uomini stessero andando a scavare una buca per Saman.

Saman Abbas: il corpo non ancora ritrovato

Latitanti anche i genitori della ragazza, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, che sarebbero partiti per il Pakistan il primo Maggio.

Hashnain invece era partito per la Francia insieme ai due cugini e al fratello di Saman, fermato dalla polizia il 10 maggio e collocato in una comunità perché minorenne. Per la procuratrice di Reggio Emilia, Isabella Chiesi, grazie all’arresto del pakistano sarà possibile ricostruire la dinamica degli eventi, mettendo insieme la versione dell’uomo e del primo cugino, Ikram Ijaz, che è già in carcere, nella speranza di ricevere informazioni anche riguardo al luogo in cui si trova il corpo di Saman.

Leggi anche: Omicidio di Saman Abbas, il procuratore Isabella Chiesi: “Stiamo cercando il corpo”

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Michela Sacchetti
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