Omicidio di Saman Abbas, il procuratore Isabella Chiesi: “Stiamo cercando il corpo”

L'omicidio della giovane Saman sarebbe scaturito in seguito al suo rifiuto di sottostare a un matrimonio combinato, rifiuto che ha portato la ragazza a essere sequestrata e poi uccisa.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Fatta luce sull’omicidio di Saman Abbas, 16 anni. Secondo la procura di Reggio Emilia, nella figura della procuratrice Isabella Chiesi, la morte di Saman Abbas sarebbe stato un fatto premeditato. La ricostruzione dei fatti, grazie al fratello della ragazza, ha fornito un quadro dell’omicidio, ma anche familiare, agghiacciante.

Omicidio di Saman Abbas: il movente

Una questione che si portava dietro degli strascichi da parecchio tempo e che sarebbe culminata nella maniera più drammatica.

Il movente dell’omicidio pare l’unica cosa veramente chiara in tutta questa storia. L’omicidio di Saman Abbas è scaturito dal rifiuto della giovane a sottostare a un matrimonio combinato con un marito, sembrerebbe un cugino alla lontana, che la sua famiglia aveva scelto per lei.

Il tira e molla tra Saman e i suoi proseguiva già da parecchio tempo, la ragazza a gennaio aveva infatti denunciato i suoi genitori con l’accusa di costrizione o induzione al matrimonio.

Il matrimonio fissato a dicembre scorso, era saltato la prima volta per la fuga di Saman in Belgio, per poi essere ospitata da una comunità e infine fare ritorno a casa dove ha continuato a manifestare il suo dissenso a non condurre una vita che non si era scelta da sola.

Le indagini sulla sparizione

Al momento la famiglia pakistana di Novellara sarebbe indagata dalla procura di Reggio Emilia (i genitori, lo zio e due cugini), come confermato dalla procuratrice Isabella Chiesi, secondo la quale Saman Abbas è stata uccisa, e aggiunge che a breve si procederà con la ricerca dei resti della ragazza:

Le ricerche a breve partiranno con l’aiuto di un elettromagnetometro e saranno eseguite sotto la sorveglianza di un ingegnere.

Io penso che un mese sia un periodo che consente di trovare i resti con strumenti che danno conto della discontinuità del terreno.

Quando è stata accertata la sparizione di Saman, tutta la sua famiglia era già sparita.

Durante il mese di maggio 2021, i militari dell’Arma dovevano notificare un atto alla giovane adolescente e in quell’occasione avevano notato non solo lo stato di improvviso abbandono dell’abitazione da parte dei componenti familiari.

I genitori in quel momento erano già in Pakistan, ma non con la figlia. Raggiunto telefonicamente verso fine maggio da una testata locale emiliana, e interpellato riguardo la sparizione della figlia,  Shabbar Abbas aveva risposto così:

Mia figlia è viva. E’ in Belgio ospite di un ragazzo. L’ho sentita due giorni fa.

Il 10 giugno tornerò a Malpensa e la chiamerò insieme ai carabinieri.

Uccisa? Non è vero. Ha visto anche lei che sta succedendo un casino e le ho detto di tornare in Italia. Non so se lo farà.

Omicidio di Saman Abbas, la ricostruzione dei fatti grazie a suo fratello: “Volevo uccidere mio zio per quello che aveva fatto”

Secondo le indagini della procura di Reggio Emilia sull’omicidio di Saman Abbas, la sedicenne avrebbe mandato l’ultimo messaggio, prima di sparire, al fidanzato, alle 23.30 del 30 aprile, con un telefono utilizzato di nascosto.

Poi da li la lite furiosa con padre e madre, le urla e gli insulti. Il tentativo di fuga. La telefonata del padre: “Saman è scappata di nuovo”. L’intervento dello zio, descritto come un uomo violento

La lite domestica e la ricostruzione dell’omicidio grazie alle dichiarazione del fratello di Saman

La ricostruzione dell’omicidio di Saman Abbas per gli inquirenti è stata possibile grazie anche alle dichiarazioni strazianti del fratello di Saman. Ecco la ricostruzione.

Saman Abbas esce, quindi scappa, di casa la sera tra il 30 aprile e il 1 maggio poco dopo mezzanotte. Ha da poco finito di litigare furiosamente con entrambi i genitori Shabbar Abbas (46) e Nazia Shaheen (47).

Saman rivoleva indietro a tutti i costi i suoi documenti d’identità, le erano stati sequestrati per impedire altre fughe a causa del suo opporsi al matrimonio combinato che la famiglia aveva programmato per lei.

Lei invece è innamorata di un ragazzo italiano di 21 anni, e vuole stare con lui, tra l’altro in quel momento Saman e il fidanzato parlano tramite messaggi, lei gli descrive tutta la lite, dalle 23:30 non si sentiranno più.

Dopo la fuga della ragazza, l’arrivo dello zio Danish ritenuto dagli inquirenti l’esecutore materiale dell’omicidio di Saman Abbas, insieme a due cugini di Saman: Ijaz Ikram (28) e Nomanulhaq (33). Escono dunque a cercarla insieme al padre.

Secondo i racconti del fratello di Saman, il padre sarebbe poi ritornato, accompagnato dallo zio di Saman, a casa con uno zaino color avorio, che la ragazza aveva sulla spalle al momento della fuga da casa. Lo zio avrebbe detto al padre: “tienilo in casa e nascondilo”. Una volta rientrato a casa però il padre si sarebbe sentito male scoppiando poi in un pianto di dolore.

Alcune frasi del fratello di Saman, descrivono perfettamente il clima che si è poi venuto a creare subito dopo:

Se mio papà avesse detto qualcosa di quanto avvenuto ai carabinieri mio zio ci avrebbe uccisi tutti.

Il ragazzo dice anche come sarebbe stata ammazzata la sorella secondo lui:

A me non mi hanno detto come sia successo. Se lo avesse fatto mia padre si sarebbe tolto la vita. Secondo me mio zio l’ha ammazzata strangolandola perché quando è entrato non aveva nulla in mano.

Io poi ho chiesto dove fosse seppellita per abbracciarla un’ultima volta, ma mi è stato detto di non potermelo dire.

Mio zio Danish ha ucciso Saman. Ho pensato anche di ucciderlo mentre dormiva visto ciò che ha fatto. Ma poi ho pensato che sarei finito in prigione.

Anche la madre sarebbe stata complice, quantomeno nella copertura dell’omicidio della figlia, e al fratello di Saman ripeteva spesso:

Se ti chiedono qualcosa devi dire che Saman è partita

Omicidio di Saman Abbas, la procura di Reggio Emilia: “Un’azione premeditata”

La procuratrice di Reggio Emilia, Isabella Chiesi ha definito l’omicidio di Saman Abbas “premeditato”. Infatti alcuni giorni prima dell’omicidio, il 26 aprile, lo zio Danish aveva acquistato dei biglietti aerei ai genitori per fuggire in Pakistan.

Fuga che sarebbe avvenuta i primi di maggio da Milano Malpensa.

La procura ieri ha inoltre diffuso una serie di fotogrammi delle videocamere di sorveglianza della casa dove lo zio e i due cugini si Saman vengono ripresi la sera del 29 aprile mentre escono di casa con delle pale, le quali potrebbero essere state usate per scavare la fossa di Saman.

Leggi anche: Spose bambine, il fenomeno di cui nessuno parla

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