Come sta Re Carlo? Dalle voci di aggravamento alla smentita: “Torna agli impegni pubblici”

Se i media parlano dell’aggiornamento per i piani del funerale, un comunicato ufficiale smentisce le voci di aggravamento precisando che martedì Carlo III riprenderà gli impegni pubblici.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Di recente sui giornali britannici e americani sono circolate voci sul pericoloso aggravamento delle condizioni di Re Carlo III. Buckingham Palace ha smentito di fatto quanto diffuso, annunciando un imminente ritorno agli impegni pubblici del sovrano.

Già martedì prossimo dovrebbe visitare, insieme alla Regina Camilla, un centro per la cura del cancro, direttamente coinvolto nelle sue cure mediche.

Re Carlo riprende gli impegni pubblici: l’annuncio che smentisce le voci di peggioramento

re carlo

Oltre alla visita di martedì, a giugno è prevista la visita dell’imperatore e dell’imperatrice del Giappone. Si tratta di un evento eccezionale, considerando che la prima visita nel Regno di un capo di Stato nipponico risale al 1998. Ad annunciare la ripresa degli impegni pubblici di Re Carlo è stato un portavoce di Buckingham Palace, che ha così dichiarato:

Sua Maestà il Re tornerà presto ai compiti pubblici dopo un periodo di cure e recupero in seguito alla sua recente diagnosi di cancro.

Per contribuire a celebrare questo traguardo, martedì prossimo il re e la regina effettueranno una visita congiunta a un centro per la cura del cancro, dove incontreranno medici specialisti e pazienti.

Questa visita sarà la prima di una serie di impegni esterni che Sua Maestà intraprenderà nelle prossime settimane.

Il portavoce ha poi sottolineato che il programma di cure del re continuerà, “ma i medici sono sufficientemente soddisfatti dei progressi compiuti finora che il re è ora in grado di riprendere una serie di compiti rivolti al pubblico”, aggiungendo quanto sia troppo presto per fare previsioni sulle tempistiche del trattamento. Il team medico del sovrano “è molto incoraggiato dai progressi compiuti finora e rimane positivo riguardo alla continua guarigione del re”.

Re Carlo: le voci di aggravamento sulle sue condizioni di salute

L’annuncio del portavoce giunge poche ore dopo la diffusione delle voci che parlavano di un quadro clinico in complicazione. Una persona, che afferma di essere un vecchio amico della famiglia reale, descrivendo le condizioni di salute del monarca al giornale online americano The Daily Beast, aveva detto:

Tutti rimangono ottimisti, ma lui sta davvero molto male. Più di quanto venga lasciato intendere.

E ancora, secondo quanto riportato da Sky News, i funzionari di Buckingham Palace avrebbero già aggiornato il documento che delinea il piano per l’Operazione Menai Bridge, che fa riferimento ai funerali del sovrano. Al riguardo un’altra fonte avrebbe dichiarato al The Daily Beast che l’aggiornamento del piano per i funerali non sarebbe in realtà una cosa inusuale: “Non è niente di più di quello che ti aspetteresti dato che al Re è stato diagnosticato un cancro”.

Pare che l’Operazione Menai Bridge sia stata ripetutamente aggiornata, come confermato da funzionari militari, i quali hanno sottolineato che “pianificare il peggio” rientra nei compiti dei militari, vista la portata dell’evento.

La richiesta di Re Carlo di vedere i nipoti Archie e Lilibet

Re Carlo III, inoltre, vorrebbe vedere i suoi nipoti, Archie e Lilibet, tanto da invitarli, insieme al principe Harry e sua moglie Meghan Markle, a trascorrere l’estate con a lui a Balmoral. Secondo il The Daily Star, la moglie del principe non sarebbe disposta a portare i figli nel Regno Unito, nonostante l’appello del sovrano.

Il principe Harry, secondo l’Express, vorrebbe tornare in Gran Bretagna ma sarebbe deluso dagli ultimi sviluppi riguardanti la sua sicurezza nel Regno Unito. Pur volendo tornare per il decimo anniversario degli Invictus Games, probabilmente non lo farà per il fatto che non gli viene garantito un livello adeguato di sicurezza.

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Michela Sacchetti
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